Cgil boccia l’incontro di ieri con Gelmini, Cisl e Uil siglano un documento
che il ministro sottoporrà alla valutazione di Tremonti e Brunetta
Università, i sindacati si spaccano
la Cisl revoca lo sciopero di venerdì
Gli studenti intanto si organizzano: tre i cortei previsti a Roma*
ROMA - I sindacati si spaccano sulla riforma dell’università. Da una parte la Cgil che, dopo l’incontro di ieri con Maria Stella Gelmini, boccia come "del tutto insufficienti" le proposte del ministro, dall’altra la Cisl che revoca lo sciopero di venerdì dopo aver firmato, insieme alla Uil, un documento con le richieste per il settore, che la Gelmini si è impegnata a sottoporre al vaglio dei ministri dell’Economia e della Funzione pubblica, Giulio Tremonti e Renato Brunetta. Intanto gli studenti di tutta Italia si preparano a partire per Roma, dove il 14 novembre sono previsti tre cortei. La Rete degli studenti medi annuncia che aderirà alla manifestazione.
Sciopero revocato. Cisl-università e Cisl-ricerca hanno deciso di revocare lo sciopero dei due settori indetto per venerdì 14. Il sindacato, dunque, non sarà neanche alla manifestazione di Roma. "Vogliamo proseguire il confronto che si è aperto ieri con il ministro Gelmini per arrivare ad una riforma condivisa dell’università" spiega Antonio Marsilia, segretario generale del settore università del sindacato. Anche la Uil sta ragionando sulla revoca dello sciopero. Secondo il leader della Uil-università, Alberto Cirica, la Cgil "è dell’idea che lo sciopero vada fatto a tutti i costi e per questo non ha nemmeno firmato il documento. A noi interessa invece discutere del merito del problemi".
I punti del documento. I punti che più stanno a cuore ai sindacati, e che sono stati inseiti nel documento siglato durante l’incontro con la Gelmini, riguardano la stabilizzazione del precariato del personale tecnico-amministrativo, dei ricercatori e dei docenti dell’Afam (Alta formazione artistica e musicale), l’alleggerimento dei tagli al turn-over e alle risorse finanziarie, l’apertura di un tavolo di confronto per concordare le linee del ddl di riforma dell’università e migliorare il decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale.
La Cgil conferma la mobilitazione. Il segretario della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, dice che il suo sindacato, anche se non ha firmato il documento, è disponibile a partecipare all’incontro previsto per domani con Brunetta, ma aggiunge che per il momento da Palazzo Vidoni non è giunta alcuna convocazione ufficiale. Il ministro, riferisce Pantaleo, ha però in programma un incontro con i presidenti degli enti di ricerca ed è possibile che Cgil, Cisl e Uil siano ricevute subito dopo. "Abbiamo apprezzato alcune aperture del ministro Gelmini e vogliamo affrontare seriamente un percorso riformatore - osserva Pantaleo - ma bisogna sgomberare il campo da alcune scelte del governo e revocare i tagli previsti dalla 133. Il decreto non è una risposta - sottolinea - e anche il disegno di legge annunciato dal ministro, se rispetterà i tagli della 133, avrà un destino segnato". Pantaleo conferma lo sciopero di venerdì perché la Gelmini ha proposto un meccanismo "incerto e aleatorio", prendendo atto solo di alcuni punti di interesse dei sindacati, sui quali inoltre si rende necessaria una complicata verifica con altri ministeri per arrivare a soluzione.
I cortei di venerdì. L’appuntamento con gli universitari della Sapienza è alle 9.30 in piazzale Aldo Moro, mentre gli studenti di Roma Tre si concentreranno alla Piramide e gli studenti medi in piazza della Repubblica. I manifestanti proseguiranno per piazza Venezia per unirsi al corteo della Cgil che invece parte alle 9.30 da piazza della Bocca della Verità per dirigersi poi a piazza Navona.
* la Repubblica, 12 novembre 2008