Il PAD è una coalizione di gruppi contrari al ritorno al potere dell’ex premier Thaksin
Thailandia, Parlamento circondato: un morto e centinaia di feriti negli scontri
Manifestanti dell’Alleanza popolare per la Democrazia chiedono che il governo venga sciolto entro oggi. Il primo ministro è stato costretto a lasciare la sede delle Camere in elicottero. Centinaia i parlamentari bloccati all’interno dell’edificio. Il vicepremier lascia: si è assunto la responsabilità del fallimento dei negoziati per arrivare ad un accordo con i dimostranti
Bangkok, 7 ott. (Adnkronos/Ign) - E’ di un morto ed un centinaio di feriti il bilancio degli scontri tra polizia e dimostranti antigovernativi avvenuti oggi intorno al parlamento di Bangkok. La vittima era l’autista di una jeep parcheggiata vicino alla sede della Camere ed esplosa per cause ancora non chiarite.
Una vera e propria guerriglia quella che è andata in scena davanti la sede del Parlamento accerchiata stamattina da migliaia di manifestanti dell’Alleanza popolare per la Democrazia (PAD) il cui obiettivo era impedire alle due camere di tenere la sessione con cui doveva essere approvata la dichiarazione politica programmatica del nuovo governo. L’assemblea si è comunque svolta, ma i dimostranti sono riusciti a bloccare le vie d’uscite dell’edificio, costringendo il primo ministro thailandese, Somchai Wongsawat, ad abbandonare il Parlamento in elicottero e bloccando all’interno centinaia di parlamentari.
Vano il tentativo degli agenti antisommossa di disperdere i manifestanti con cariche e gas lacrimogeni. Gli opppositori al governo si sono rifiutati di lasciare la zona e alcuni si sono armati di mazze da golf, sbarre di ferro e bastoni. Settanta dimostranti del PAD sono stati feriti, alcuni in modo grave, e testimoni accusano la polizia di aver fatto ricorso a proiettili di gomma.
L’attacco della polizia è stato immediatamente condannato dai gruppi per i diritti umani e dal Partito democratico di opposizione che, in segno di protesta, si è rifiutato di prendere parte alla seduta parlamentare.
’’Vogliamo che il governo sciolga il Parlamento entro le sei di questo pomeriggio’’, ha intimato Sonthi Limthongkul, esponente di spicco del PAD, che dal 26 agosto scorso occupa la sede del governo. ’’Nel caso contrario adotteremo misure forti contro il governo’’, ha avvertito.
Intanto, il vicepremier thailandese Chavalit Yongchaiyudh ha rassegnato le dimissioni assumendosi la responsabilità del fallimento dei negoziati per arrivare ad un accordo tra dimostranti e governo. Yongchaiyudh era stato nominato numero due del governo il mese scorso e a lui era stata assegnata la responsabilità sulla sicurezza e l’incarico di negoziatore capo del governo nei colloqui con i manifestanti del PAD per arrivare ad una composizione pacifica della crisi in corso.
Il PAD è una coalizione di gruppi contrari al ritorno al potere dell’ex premier Thaksin Shinawatra, cacciato con un colpo di stato militare il 19 settembre 2006: l’attuale governo, guidato dal Partito del potere del popolo (PPP), strettamente legato a Thaksin, è attualmente capeggiato dal cognato dell’ex premier, Somchai.