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LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E IL "GIOCO" DEL PARADOSSO DEI MENTITORI ISTITUZIONALI ...

LA CRISI DELLA "BORSA" DEGLI ITALIANI E IL MONTE DI PIETA’. LA MISERIA DI TUTTI E LA RICCHEZZA DI UNO SOLO. E’ TUTTA INVIDIA: "FORZA ITALIA"!!! UNA SOCIAL CARD PER TUTTI - a cura di pfls

Crisi, da Milano a Palermo aumenta la fila al Monte di Pietà
venerdì 28 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
Da Milano a Palermo sempre più persone si rivolgono al Monte di Pietà.

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> LA CRISI DELLA "BORSA" DEGLI ITALIANI E IL MONTE DI PIETA’. --- Tremonti presenta la social card. Un "bancomat" da 40 euro mensili destinato a 1 milione 300 mila persone.

mercoledì 26 novembre 2008


-  Un "bancomat" da 40 euro mensili destinato a 1 milione 300 mila persone
-  Per chi ha più di 65 anni o figli entro i 3 anni con un reddito massimo di 6000 euro

-  Tremonti presenta la social card
-  "Allo Stato costerà 450 milioni"

-  "Significative donazioni da Eni, 200 milioni, e Enel, 50 milioni"
-  "Non è un intervento caritatevole, i bisognosi esistono e vanno considerati"

ROMA - Un bancomat "anonimo", azzurro, del valore di 40 euro mensili più gli sconti delle catene commerciali convenzionate. Chi lo riceverà entro il 31 dicembre avrà già un credito di 120 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. E, a regime, sulle casse dello Stato peserà per 450 milioni di euro. Queste alcune delle caratteristiche della social card presentata oggi dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, con una conferenza stampa a Palazzo Chigi, a due giorni dal Consiglio dei ministri che dovrà varare il decreto anticrisi. "Uno strumento nuovo, nel quale crediamo, assolutamente in linea con le raccomandazioni della Commissione europea" ha detto, ricordando che si tratta di un provvedimento diffuso in altri paesi e che in Italia sarà necessaria, adesso, "una fase di adattamento". Un rammarico: solo il 5% della grande distribuzione, quindi le catene di supermercati, ha aderito al progetto della social card. "Speriamo che la percentuale salga", ha auspicato.

Il costo. Il ministro ha anche spiegato, per la prima volta, quanto la social card, a regime, costerà allo Stato: 450 milioni di euro. "Ci sono già state significative donazioni nel 2008 da Eni, 200 milioni - aggiunge Tremonti - e da Enel, 50 milioni".

A chi è destinata. I beneficiari, secondo le stime dell’Economia, saranno 1 milione 300 mila: cittadini ultrasessantacinquenni e famiglie con figli piccoli (fino a 3 anni) che abbiamo un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 6000 euro, non più di una casa, non più di un’auto. Per chi ha più di 70 anni, la soglia di reddito Isee che dà accesso alla carta acquisti è fino a 8000 euro. Nel caso di più figli sotto i 3 anni, gli accrediti si sommano. Chi non riceverà la lettera, ma ritiene di avere i requisiti, potrà rivolgersi alle Poste.

Accesso alle tariffe sociali Enel. La social card serve anche per aderire alle "tariffe sociali dell’Enel, che esistevano già ma erano in freezer, nel senso che se non si andava allo sportello dell’Inps per richiederla, si restava fuori. Così, invece - precisa Tremonti - l’adesione alla tariffa sociale è automatica".

"Non è carità". "Rifiutiamo l’interpretazione - sottolinea Tremonti - della social card quale visione compassionevole della società". Il ministro ribadisce che "le situazioni di bisogno non si proclamano per legge, non è una questione di ingegneria sociale del governo". Coloro che hanno bisogno, insiste, "ci sono, e non sono stati mai sufficientemente considerati".

Garantito l’anonimato. La social card, o carta acquisti, "è anonima - ha spiegato il rirolare dell’Economia - quindi nessuno può dire che segna i portatori. La può usare chiunque". Tremonti annuncia che "già molte lettere sono state inviate a quelli che secondo i nostri archivi sono i beneficiari", e tutto è stato fatto "nel modo più semplice possibile". Per eventuali chiarimenti, ha concluso il ministro, "confidiamo nell’Inps, nelle associazioni di volontariato e nei Caaf".

* la Repubblica, 26 novembre 2008


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