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EU-ANGELO E COSTITUZIONE . "CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST" (1 Gv., 4. 1-16). «Et nos credidimus Charitati...»!!!!

LA PAROLA DI DIO, IL SINODO DEI VESCOVI, E UN OMAGGIO AI FRATELLI MAGGIORI E A SIGMUND FREUD. Il teologo Ratzinger scrive da papa l’enciclica "Deus caritas est" (2006) e, dopo due anni, nessuno ne sollecita la correzione del titolo. Che lapsus!!! E che confusione spirituale di lunga durata!!! - di Federico La Sala

giovedì 9 ottobre 2008 di Maria Paola Falchinelli
Caro BENEDETTO XVI ...
Corra, corra ai ripari (... invece di pensare ai soldi)! Faccia come insegna CONFUCIO: provveda a RETTIFICARE I NOMI. L’Eu-angélo dell’AMORE (“charitas”) è diventato il Van-gélo del ’caro-prezzo’ e della preziosi-tà (“caritas”), e la Parola (“Logos”) è diventato il marchio capitalistico di una fabbrica (“Logo”) infernale ... di affari e di morte?! Ci illumini: un pò di (...)

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> LA PAROLA DI DIO, IL SINODO DEI VESCOVI, E ---- IL REVISIONISMO CATTOLICO-ROMANO: PERCHE’ RATZINGER TENTA LA RIVALUTAZIONE DI PIO XII E NE RIPROPONE LA BEATIFICAZIONE IN CUI IL VATICANO HA MAI SMESSO DI CREDERE (+ Joannes Climacos MAPELLI)

venerdì 10 ottobre 2008

comunicato stampa - anticipazione

EDITORIALE

della RIVISTA ECCLESIA DEI

rivista di teologia e storia della Chiesa

edita dal CST - Centro Studi Teologici di Milano

PERCHE’ RATZINGER TENTA LA RIVALUTAZIONE DI PIO XII E NE RIPROPONE LA BEATIFICAZIONE IN CUI IL VATICANO HA MAI SMESSO DI CREDERE: PERCHE’ E’ IN ATTO UN PROGETTO IDEOLOGICO CHE TENDE A MINIMIZZARE L’ANTISEMITISMO DELLA CHIESA CATTOLICA CHE HA PREPARATO QUELLO NAZIFASCISTA E SI VUOL NEGARE - con la revisione storica - TUTTE LE COMPLICITA’ del VATICANO CON I REGIMI DITTATORIALI, E PERCHE’ BENEDETTO XVI SI IDENTIFICA IN LUI, IL PAPA PRECONCILIARE E IL MONARCA ASSOLUTO CHE FU PACELLI NEL SECOLO SCORSO.....

si dice che anticipò i temi del Concilio Vaticano II e che aprì agli studi esegetici sulla Bibbia..

in parte è vero... ma il suo Pontificato fu monarchia assoluta in contrasto totale verso i principi fondanti del Concilio (e contro ogni ecclesiologia autentica ortodossa e orientale ) e durante il suo papato vi furono purghe e processi tremendi verso teologi ed esegeti come Pierre Teillard de Chardin e Padre Ive Congar e tanti altri.....

PIO XII non è stato un Papa Santo come tanti entusiasti estimatori continuano a sbandierare secondo una loro particolare versione dei fatti: forse perchè dicevano che avesse visto il Signore Gesù Cristo quando camminava nei giardini vaticani.

Che fosse un mistico era risaputo, che avesse visioni pure...

Ma ci vuol ben altro per eserre Santi!...

Durante il suo mandato come Nunzio Apostolico prima a Monaco di Baviera e poi a Berlino, fu un solerte fautore dell’accordo del centro cattolico popolare tedesco con il nascente nazismo, e fu lui a spianare la strada all’ascesa di Hitler come cancelliere....

Divenuto poi Segretario di Stato con Pio XI favorì i patti con tutte le dittature possibili e immaginabili: quelli del ’29 firmati dal suo predecessore cardinale Gasparri e Mussolini, poi quelli del ’33 con Hitler.

La Chiesa guidata prima da Pio XI Ratti e poi da lui stesso con il nome di Pio XII (nessuna fantasia nemmeno nel cambiare o scegliere un nome! tanto era meticoloso pedissequo burocrate di corte pontificia... pignolo esecutore di ordini e pignolo nel darne)

è stata collusa in tutto e per tutto con i due peggiori regimi mai sorti in Europa, quello fascista e quello nazista.

Fu lui dopo il Papa di Desio che fece un abbraccio mortale con i regimi dittatoriali che distrussero l’Europa e diede in mano la Chiesa cattolica ai due cialtroni criminali di Mussolini e Hitler ( Achille Ratti Pio XI almeno si era ricreduto sul fascismo e sul nazismo alla vigilia della morte e negli ultimi anni, quando ormai era tardi, con l’enciclica Mitt Brennender Sorge e poi con un’altra enciclica, che avrebbe dovuto condannare il nazismo e l’antisemitismo, ispirata dai gesuiti, rimasta invece segreta e non pubblicata poichè il Ratti morì l’11 febbraio del 1939 poco prima di poterla pubblicare).

Lui no, lui con la motivazione plausibile o la scusa del pericolo del comunismo bolscevico si è buttato in relazioni più che ottime con i due despoti che hanno fatto uccidere una quantità immane di uomini e di donne in Italia e nel mondo.

Lui ha dato insieme con PIO XI ogni avallo spirituale, ripeto "AVALLO SPIRITUALE" al regime fascista in Italia e nazista in Germania.

Che adesso Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sera, scriva dalle pagine dell’Osservatore Romano che è una "leggenda nera" l’aver diffamato Pacelli perchè salvò, nel silenzio, tanti ebrei, ci stupisce non poco!

Ci pare che Mieli sia ebreo di origini, però non basta salvare un po’ di ebrei per passare da complice dei carnefici ad anima buona che salva i derelitti.

E’ una responsabilità tutta ecclesiale e politica che ci fa’ gridare NO!

Che Pacelli non fu un Papa all’altezza di quel compito che la Chiesa si prefigge e che NON fu Santo, come facilmente e strumentalmente i curiali di ogni risma continuano a propinarci, poichè non basta vestire di bianco per essere bianchi dentro.

Sono le parole chiare e i gesti chiari che fanno la verità di un uomo, e di un uomo di Chiesa pure non le messe in scena , le coreografie e le commedie: "il vostro parlare sia sì sì no no", diceva il Signore Gesù Cristo, di cui Lui diceva di essere il Vicario!

Tutto ciò che contro il monito evangelico non ha fatto....

Il suo silenzio è solo l’epilogo forse imbarazzato di gesti ben più eloquenti di contatti, relazioni diplomatiche, affari intrapresi e onorificenze e privilegi, credito e benedizioni, dati ai due despoti assassini del mondo democratico e libero.

La sua responsabilità è atroce e rimane tutta intera e non basterà a questo vivente pontefice tedesco rivalutarne a 50 anni dalla morte una figura ormai destinata oggi ad un altro silenzio siderale altrettanto pesante ma per noi tutti liberatorio.

Cosa c’entra l’aver salvato nei monasteri d’Italia un po’ di ebrei?

non ha fatto che quel che doveva...?

Ha fatto in pratica quel minimo che la sua coscienza di cristiano gli dettava di fare, ma con l’accortezza di non disturbare troppo i governanti di allora, senza intralciare i loro sogni di distruzione, dominio e morte....

Prima ha rafforzato benedicendo i regimi, poi ha salvato qualche vittima di questi regimi...

e questo si definisce essere un Santo?

Non doveva forse lanciare la sua Chiesa mondiale da subito contro questi energumeni del male, sorti sulle rovine della Prima guerra mondiale?

Non doveva predicare il Vangelo sine glossa di fronte a quelli che impugnavano una croce uncinata che non era quella certamente del Cristo ebreo ucciso?

Persino da Castel Gandolfo Pio Xi durante la visita di Hitler a Roma, dove si era ritirato, aveva ammonito che la croce uncinata non era il simbolo dei cristiani e di salvezza, ma di sciagure ben diverse.

Morto Ratti, Pacelli PIO XII si limitò a radiomessaggi annacquati e generici, ritirò l’enciclica del predecessore, che doveva condannare Hitler e il suo regime, indebolì il fronte dei Vescovi antinazisti, boicottò tante iniziative contro la Germania influenzato da quella dispotica Suora tedesca Pasqualina Lehnert che (quasi fosse una sua amante nemmeno tanto segreta) si teneva alla faccia di tutti i prelati vaticani, dentro l’appartamento pontificio.... mentre preti considerati "modernisti" venivano processati e perseguitati anche solo per un sospetto concubinato...

Una Suora inquietante, questa religiosa tedesca, e il cui vero ruolo è tutto da accertare ancora, soprattutto per quanto concerne il silenzio papale sugli ebrei , che forse verrà approfondito e studiato se gli archivi potranno un giorno aprirsi... e se non interverranno le solite censure preventive e prudenziali di cui Santa Romana Chiesa è Maestra secolare.

Si diceva che la Pasqualina gli aveva salvato la vita durante gli scontri di anarco-comunisti a Monaco, entrati in nunziatura nel 1948 durante le sommosse, sicuramente però gli ha dannato l’anima, quando lo ha paralizzato e irretito di fronte ad ogni sopruso nazista della sua Germania e davanti ad ogni grido di dolore e di denuncia che arrivavano sul suo tavolo in Vaticano da varie ambasciate, nunziature e dalle Diocesi di mezzo mondo.

Neppure si affacciò da quella sua finestra la mattina che gli ebrei vicino a Borgo Pio, a due passi dal suo palazzo, vennero caricati sui camion per essere condotti al macello nei lager di Polonia e di Germania... neppure quando fu scongiurato a farlo da molti nobili aristocratici del suo rango ad agire.

Parafrasando Dante potremmo dire che Egli fu " Colui che fece per viltade il gran silenzio!" togliendo così l’immeritata infamia su un altro pontefice invece ben più evangelico e santo che è l’eremita Celestino V, Pietro Angelieri da Morone.

Un uomo indegno del papato, che già è indegno di suo,perchè usurpazione della potestà unica e celeste di Cristo. Un uomo mediocre, un uomo ignavio, un uomo senza qualità, un uomo grigio che ha contribuito a rendere il clero pusillanime e indeciso di fronte al male che avanzava....

pochi i preti che combattevano a fianco dei partigiani, pochi gli uomini di religione che si ribellavano all’orda criminale...

molti di questi uccisi o torturati nonostante il silenzio del Papa (Padre Maximilian Kolbe per i cattolici e Dietrich Bonhoeffer per i protrestanti )

Grande solerzia invece dell’aristocratico parvenu prelato romano nel far scappare in America Latina i peggiori criminali nazisti con il passaporto dello Stato Vaticano (la sua nobiltà dovuta al Nonno paterno che fu gentiluomo di Papa PIO IX Mastai Ferretti e da questi nominato principe, poichè contribuì a far ammazzare un bel po’ di rivoltosi della breve Repubblica Romana, soffocando i moti popolari quando il Papa dovette fuggire a Gaeta, e permettendo con i francesi al pontefice di tornare sul suo oscurantista trono che tiranneggiava gli italiani e fomentava dissidi in mezza Europa).

Questo l’uomo politico Pacelli, che con la fuga dei tanti nazisti in America Latina contribuì alla nascita di quei regimi sanguinari, appoggiati poi dalla CIA americana, che sorsero a metà degli anni ’70, come quello di Videla e Massera in Argentina e quello di Augusto Pinochet in Cile, tanto per citarne due tra i più noti e feroci, gli stessi che fecero torturare e massacrare tanti giovani dissidenti e studenti, poi desaparecidos, e persino suore e frati e preti e pastori di altre Chiese cristiane (tutti accusati di comunismo e di essere rivoluzionari, soltanto perchè si ribellavano al terrore della dittatura e combattevano politicamente per la libertà).

Un Vescovo profetico mons. Carlos Duarte Costa proclamato santo dalla Chiesa nazionale del Brasile, separatasi dal Vaticano, denunciò questi misfatti operati da Papa Pacelli, l’infallibile proclamatore di dogmi, quando fece fuggire i gerarchi nazisti con i passaporti vaticani in quel continente, e fu da questo visionario mistico pontefice scomunicato.

Una scomunica con la bolla del 2 luglio 1945 (che gli impostori facitori di iniquità che stanno dentro le sacre mura delle secreterie dei palazzi vaticani tengono ben nascosta) che gli fa’ onore , dato che è stata comminata da un uomo divenuto pontefice che ha agito pressochè sempre contro l’Evangelo di Cristo Signore!

Ecco una parte di quel che ha fatto, o non ha fatto, il cosiddetto Vicario di Cristo: Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli qui sibi nomen imposuit PIUS DUODECIMUS il 2 marzo del 1939, giorno del suo 63°compleanno (che veramente si credeva infallibile...)

Certo un uomo non fa’ tutto del male, ma si può farne tanto anche quando non si contrasta il male.... e il male trionfa quando i buoni stanno a guardare impassibili.

Lui è stato a guardare il male che avanzava, e mentre era solerte tessitore di arti diplomatiche (arti diaboliche di uno Stato che Cristo non ha mai voluto! " I CAPI DELLE NAZIONI COMANDANO SU DI ESSE E SPADRONEGGIANO, MA PER VOI MIEI DISCEPOLI NON SIA COSI’ " diceva Cristo! Vero scandalo per i cristiani! ) e si accompagnava a braccetto con i peggiori despoti del secolo scorso, ha taciuto sui misfatti più atroci e sullo sterminio di sei milioni di ebrei, tra i quali i bambini più inermi.

A che serve mai vestirsi di bianco?... fare radiomessaggi al mondo urbi et orbi?... benedire con ampie braccia dispiegate... e anche avere visioni di presunti Cristo che girano per i giardini vaticani, quando non si è illuminati affatto ma accecati da presunzione personale e affetti da miopia evangelica e paralizzati da mutismo ignavio?

Lui Pacelli amava l’ossequio acritico delle masse, pensava di irretirle e affascinarle ammutolendole con i suoi gesti carismatici spalancando le braccia, per pura forza di immagine, bianco o nelle sontuose vesti dorate, come una divinità antica faraonica, che si ergeva sulle teste non pensanti dei fedeli....

e di fronte a tutto il resto bastava questa devozione per santificare e per rendere buoni... (beata illusione!)

NO, sono i gesti e le parole profetiche, chiare e dirette, contro gli operatori del male, i fascisti e i nazisti, senza tacere dei comunisti (di cui spesso parlò) che dovrebbero fare grande un uomo, un papa...

il resto è mistificazione sottile....

Profezia, testimonianza, parola....

Cose che non accaddero affatto e che lo condannano al giudizio ineludibile della Storia.

Mieli e altri lo sanno, possono forse distrarci un po’ dal punto cruciale, ma esso ritorna imperterrito senza nè alibi nè giustificazioni di sorta.

FORSE CE LO METTERANNO SUGLI ALTARI, CON IL PLAUSO DEL PONTEFICE TEDESCO PIU’ IDEOLOGICO E DOTTRINARIO MAI APPARSO IN QUESTI ULTIMI SECOLI : GLI ALTARI ORMAI DA TEMPO OSPITANO VERI CRIMINALI FATTI PASSARE PER SANTI ( da alcuni primi Padri della Chiesa feroci persecutori di "eretici" , in Oriente e in Occidente, passando per S. Carlo Borromeo eSan Roberto Bellarmino, santi cardinali inquisitori, che portano l’eredità di migliaia di vite processate, torturate e trucidate, fino al fondatore dell’Opus Dei, da poco canonizzato, colluso con il fascismo in Spagna e in America Latina...)

GLI ALTARI ORMAI PIU’ CHE PER LA PREGHIERA VERA E PER LA SANTIFICAZIONE SERVONO A PORTARE DEVOZIONI SCIOCCHE E DENARO.

Domine salva nos, perimus!

mons. + Joannes Climacos MAPELLI

Arcivescovo Primate

e i Teologi del CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO

CENTRO ECUMENICO


-  segue

-  un riassunto dell’agenzia ASCA,
-  circa l’articolo di Paolo Mieli sull’Osservatore Romano in data odierna

PIO XII: MIELI SU OSSERVATORE ROMANO, PAZZESCO AVVICINARLO A HITLER

(ASCA) - Citta’ del Vaticano, 8 ott - ’’Una cosa pazzesca!’’ che si sia ’’formato un senso comune per cui Pio XII viene visto come un Pontefice addirittura complice del Fuhrer nazista’’: alla vigilia della messa che papa Benedetto Xvi celebrera’ domani nell’ambito del Sinodo dei vescovi a 50 anni dalla morte di papa Pacelli, l’Osservatore Romano intervista il direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli che difende l’operato del pontefice che collega la cosiddetta ’’leggenda nera’’ sulla sua figura al fatto di essere stato ’’anche - e sottolineo ’’anche’ - anticomunista’’.

’’In questi decenni di polemiche gli e’ stato spesso rimproverato di essere stato turbato da questa visione’’, spiega Mieli in riferimento ad alcuni discorsi di Pacelli nel ’37 in Francia e nel ’38 in Ungheria, in cui attaccava piu’ duramente le persecuzioni del regime comunista piuttosto che quelle del regime nazista. Mieli ricorda pero’ che ’’la tematizzazione della Shoah come noi oggi la recepiamo e’ di molti decenni successiva alla fine della seconda guerra mondiale. Negli anni Trenta pochissimi avevano l’idea di quello che poteva accadere agli ebrei’’. ’’Percio’ - prosegue - quando noi parliamo di un Papa alla fine degli anni Trenta, possiamo comprendere come fosse piu’ sensibile alle persecuzioni anticristiane in Unione Sovietica rispetto a quanto stava emergendo nel mondo nazista; questo non vuol dire che fosse un nazista camuffato’’.

Per Mieli, una interpretazione ’’maliziosa’’ del ruolo di Pio XII, nata ’’all’interno alla Chiesa stessa, contrapponeva a Pio XII la figura di Giovanni XXIII. ’’Fu un’operazione devastante - spiega il direttore del Corriere della Sera -: si e’ trattato Giovanni XXIII come un Papa che avrebbe avuto nel corso della seconda guerra mondiale quelle sensibilita’ che invece Pio XII non aveva avuto. Una tesi molto bizzarra.

E tra le righe delle invettive contro Pacelli, sembra emergere che al Pontefice sia stato presentato il conto per il suo anticomunismo. In realta’ Pio XII e’ stato un Papa in linea con la storia della Chiesa cattolica del Novecento’’.

asp/mcc/ss


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