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La società sparente: Si nascondevano in un casolare perfettamente mimetizzato tra i boschi della Sila i due latitanti catturati dai Carabinieri del comando provinciale di Crotone e dello squadrone eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia

’NDRANGHETA: Si nascondevano in Sila: arrestati 2 capiclan - Operazione dei Carabinieri del comando provinciale di Crotone

’NDRANGHETA: In manette sono finiti Cataldo Marincola e Silvio Farao noscosti in un casolare in Sila. Il libro "La società sparente" insiste sul territorio silano, ritenuto dalla politica puro e immacolato
giovedì 6 novembre 2008 di Francesco Saverio Alessio
CROTONE - Si nascondevano in un casolare perfettamente mimetizzato tra i boschi della Sila i due latitanti catturati dai Carabinieri del comando provinciale di Crotone e dello squadrone eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia. Si tratta di Cataldo Marincola, 47 anni, e Silvio Farao, 60 anni, entrambi di Cirò, ritenuti i capi - insieme a Giuseppe Farao - dell’omonima cosca della ‘ndranghita che da anni estende il suo dominio su gran parte della provincia di Crotone e sul versante ionico di quella cosentina.

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giovedì 6 novembre 2008

‘NDRANGHETA: SI NASCONDEVANO NEL COSENTINO LATITANTI ARRESTATI

(AGI) - Crotone, 5 nov. - Erano nascosti in un casolare tra i boschi di Monte Nero, una localita’ nel comune di Aprigliano, nella Sila cosentina, i latitanti Cataldo Marincola e Silvio Farao, ritenuti a capo dell’omonima cosca di Ciro’, scovati l’altra notte dai carabinieri del comando provinciale di Crotone. L’edificio a due piani, che originariamente era di proprieta’ dell’Opera valorizzazione Sila, si trova vicino ad un gruppo di altre case tra i boschi di Aprigliano, una zona impervia di montagna alla quale si arriva da una strada sterrata. A rivelare i particolari della cattura di Marincola e Farao, nel corso di una conferenza stampa tenuta questa mattina, e’ stato il tenente colonnello Mario Conio, che guida i Carabinieri del comando provinciale di Crotone, il quale ha aggiunto che ora le indagini mirano proprio ad accertare chi abbia messo a disposizione dei due latitanti quell’abitazione e, dunque, a individuare la rete di fiancheggiatori e favoreggiatori della quale si avvalevano. Davanti al covo non c’erano autovetture ma in compenso il frigorifero era molto ben rifornito, persino di una torta che probabilmente a Silvio Farao, nato il 3 novembre 1948, serviva a festeggiare il compleanno se non fossero arrivati i carabinieri; gli armadi, inoltre, erano pieni di vestiti: tutti segnali insomma, che i due uomini si apprestavano a restare in quel rifugio per un lungo periodo. Nel momento in cui i militari dello squadrone Cacciatori, al comando del tenente Alessandro Albiero, hanno fatto irruzione nel casolare, dopo aver sfondato la porta, Farao e Marincola stavano dormendo, ma non erano completamente svestiti. I due uomini, che non erano armati, sono rimasti sorpresi, poi si sono complimentati con i carabinieri. Nel covo - ha spiegato il maggiore Luigi Di Santo che comanda il reparto operativo dell’Arma di Crotone - non sono stati trovati telefoni cellulari ne’ pizzini e neppure documenti falsi; su un comodino, invece, c’era una copia del vangelo. (AGI) AGI


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