Dal blog di Roberto Galullo
Eccole qui - cari amici di blog - due proposte stagionate (gallina vecchia fa buon brodo) per capire veramente chi è dalla parte della legalità e chi no.
Visto che non c’è nulla di più inedito del già scritto (è un vecchio adagio giornalistico) vi sottopongo un test facile facile: basta barrare virtualmente la casella “sì” e non prendere neppure per un istante in considerazione la casella “no”.
Il test lo giriamo paro paro ai nostri (...)

Buona sera, Trovo imprudente il Suo articolo. Non mi permetterei mai di sparare a zero su una categoria di lavoratori. Vede io funzionario di Polizia Penitenziaria ho un dovere, affidatomi dalla Legge, assicurare la sicurezza e l’ordine dell’istituto che ho l’onore di Comandare. Tanto lo devo fare nel rispetto della Legge, della dignità delle persone ristrette, delle superiori disposizioni dell’Autorità Giudiziaria. Lei giornalista ha un dovere, informare. Mi corregga, noti la mia umiltà, le hai un dovere di informare dopo essersi informato? Io non ho il potere di scrivere un articolo letto da milioni di persone, Lei ha questo onore e trovo che in questa circostanza è stato imprudente. Non nascondiamo i fatti accertati, non abbiamo l’incoscienza di non prestare la massima attenzione ad ogni aspetto che possa minare la sicurezza dei nostri istituti, ma come Poliziotti siamo soliti verificare prima di denunciare. Se lei è a consocenza di qualche nuovo fatto,non accertato, non punito, da buon cittadino, farebbe bene recarsi presso la più vicina Procura. Il resto mi perdoni lo trovo offensivo e imprudente, a meno di voler fare a meno dell’uomo e incaricare dei più delicati mestieri dei "Robot"dai quali avere matematica certezza di disumanità. Distinti Saluti V.C. Dr. Morali Luca