Ansa» 2008-11-08 19:01
UNIVERSITA’: ASSEMBLEA NAZIONALE MOVIMENTO STUDENTI A FIRENZE
ROMA - Si è aperta a Firenze la prima assemblea nazionale dei movimenti studenteschi universitari che protestano contro la legge 133 e contro la riforma Gelmini. Fra i più di 300 presenti, mancano i rappresentanti della Sapienza di Roma che in un comunicato hanno scritto: "Non siamo stati contattati. Non abbiamo capito di cosa si discuterà". Presenti invece studenti di una ventina di università tra cui Napoli, Bologna, Torino, Milano, Palermo. Dalla capitale, sono arrivati soltanto alcuni rappresentanti di Roma3. Nella lettera, firmata "Atenei in mobilitazione di Roma" c’é scritto: "Non vorremmo che qualcuno stesse pensando di costruire un’assemblea di una parte del movimento, lontano dallo spirito unitario che ha generato l’onda anomala". Una lettera a cui risponde Francesco Epifani, leader degli Studenti di sinistra toscani e fra gli organizzatori della riunione fiorentina: "Con Roma c’é stato un fraintendimento - ha spiegato Epifani - ma non una rottura. Il 14, 15 e 16 novembre saremo a Roma per la manifestazione e per l’assemblea nazionale. Quello di oggi è un momento di incontro che il movimento come esigenza, per dare una forma al movimento studentesco. Ricordo che a Firenze, al Polo scientifico di Sesto, il 6 ottobre c’é stata la prima occupazione".
Sono 4 gli studenti arrivati dalla capitale. Si tratta di iscritti a Roma3 che parlando con i giornalisti hanno spiegato di non essere in rappresentanza del movimento romano, pur facendone parte, ma di essere arrivati a Firenze come semplici uditori. "Non interverremo - ha spiegato una di loro, Francesca - siamo degli osservatori".
Indipendenti dai partiti e dalle sigle per una protesta che vada oltre alle contestazioni sulle norme che riguardano l’università. E’ il contenuto di alcuni degli interventi degli studenti universitari arrivati a Firenze. Marco, dell’università di Palermo ha lanciato un appello affinché non ci si dimentichi dei "metalmeccanici e dipendenti pubblici che il 12 scenderanno in piazza. Siamo indipendenti dai partiti politici e dalle sigle, ma non dai lavoratori e dagli operai". Dopo l’intervento di Marco, a cui sono seguiti degli applausi, è stata la volta di Katia dell’università di Firenze: "Il nostro - ha spiegato - è un movimento che vive e si nutre con la piazza. L’obiettivo è il ritiro della 133 ma non dobbiamo fermarci a questo". Durante altri interventi è stato sottolineato come le occupazioni siano state pacifiche e non violente. Per Emanuele di Milano "la lotta sarà lunga, anche se il governo spera di sfiancarci. Siamo irrappresentabili, non abbiamo bandiere, ma la mobilitazione non è bipartisan. In piazza Navona c’é chi le ha date e chi le ha prese. Facciamo dimettere questo ministro. Sono circa 50 gli interventi che si dovrebbero susseguire. Fra le prime a parlare una studentessa di architettura di Firenze che ha chiesto di far partecipare "alla nostra mobilitazione altre fasce della società", ricordando fra l’altro la crisi degli ammortizzatori sociali.
SCONTRI A ROMA: FILMATI AL VAGLIO DELLA DIGOS
La Digos della questura di Roma sta vagliando i filmati sugli scontri tra studenti e polizia avvenuti ieri alla stazione Ostiense quando un gruppo di universitari, in occasione di un corteo di giovani dei tre atenei della capitale, ha tentato di occupare i binari dello scalo ferroviario. Al momento, a quanto si è appreso, non ci sono denunciati. Negli scontri sono rimasti contusi alcuni agenti, uno studente ed una giornalista.
"Non conosco esattamente la dinamica dei fatti, ma posso solo rivolgere un invito al movimento studentesco affinché isolino i violenti e scelgano luoghi per manifestare che non creino intralcio alla città e disagio agli altri cittadini". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine dell’esposizione dei mezzi delle Forze Armate al Circo Massimo, intervenendo sugli scontri avvenuti ieri tra manifestanti e forze dell’ordine, durante il corteo degli studenti a Roma.
"Le forze dell’ordine sono intervenute nel modo in cui in democrazia è consentito". Lo ha detto il prefetto di Roma Carlo Mosca a proposito degli scontri di ieri tra manifestanti e forze dell’ordine durante il corteo studentesco nella capitale. Mosca, che è intervenuto a margine dell’inaugurazione di una mostra sulla Grande guerra al museo Vittoriano, ha aggiunto che "come è accaduto in altre circostanze quella di ieri è stata comunque una manifestazione pacifica".