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Ev-angelo: Buona-novella. Dio è Amore ("Charitas"). Il valore ha una sua propria logica ed è la logica del Dio-Valore, Mammona (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

IL VATICANO E IL VALORE ASSOLUTO DELLA VITA. La critica anticipatrice di Carl Schmitt e di Federico Fellini della tradizionale e poco evangelica teologia di Papa Ratzinger - a cura di Federico La Sala

sabato 15 novembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] «Il messaggio potrebbe forse essere cripticamente racchiuso nelle frasi iniziali: ’ci sono uomini e oggetti, persone e cose [...] le cose hanno un valore, le persone hanno una dignità’. Certo, anche la dignità è diventata un valore - e molto prima di quanto Schmitt non creda, dal momento che, a ben vedere, è già con Kant che compare quell’identificazione ­, tuttavia per Schmitt bisogna pensare a ’un tempo, quando la dignità non era ancora un valore, ma qualcosa di essenzialmente (...)

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> IL VATICANO E IL VALORE ASSOLUTO DELLA VITA. -- Giulietta Masina, i 100 anni di un clown perfetto e anima gemella di Fellini (di Chiara Ugolini).

lunedì 22 febbraio 2021

Giulietta Masina, i 100 anni di un clown perfetto e anima gemella di Fellini. Le 10 cose da sapere

La grande artista nasceva a San Giorgio di Piano, nel Bolognese, il 22 febbraio 1921, un anno e un mese dopo quello che sarà il grande amore della sua vita. Attrice talentuosissima, di lei Chaplin diceva: "È l’attrice che ammiro di più"

di Chiara Ugolini *

      • [Foto]Giulietta Masina in ’La strada’

Attrice talentuosissima, maschera sensibile e grande intelligenza Giulietta Masina ha un po’ sofferto l’essere "moglie di" un genio come è stato Federico Fellini, ma probabilmente lei non sarebbe stata d’accordo. Il loro era un sodalizio sentimentale e professionale unico, i cui segreti probabilmente sapranno sempre e solo loro. -Ecco dieci cose che occorre sapere sulla grandissima interprete che il 22 febbraio avrebbe compiuto 100 anni.

Dalla Romagna a Roma, l’infanzia di Giulietta

È nata a San Giorgio di Piano, nel bolognese, il 22 febbraio 1921, un anno e un mese dopo Federico Fellini. I genitori erano un violinista e una maestra, ma all’età di quattro anni si trasferì a Roma a vivere con una zia rimasta vedova e frequentare le elementari e poi il collegio delle Orsoline. Il primo teatro

Fu nel teatrino delle Orsoline che Giulietta scoprì l’amore per il palcoscenico che continuò a calcare anche durante l’università. La prima scrittura la ottenne nella Compagnia del Teatro Comico Musicale.

Galeotta fu la radio

Masina incontrò Federico Fellini nel 1943, lui aveva 23 anni, lei 22 e galeotta fu la radio. Giulietta interpretava Pallina, personaggio ideato proprio da Federico, nella commedia radiofonica Le avventure di Cico e Pallina che ebbero molto successo.

Federico e Giulietta e gli auguri di Alberto Sordi

Federico e Giulietta si sposarono il 30 ottobre 1943, dando vita a quell’unione artistica e sentimentale unica che durò esattamente mezzo secolo. Dopo il matrimonio Fellini andò a vedere a teatro Alberto Sordi di cui era amico e dal palco Sordi disse al pubblico: "Non sono andato alle nozze di questo mio amico perché stavo qua, fategli un regalo che costa poco: un applauso". Nel 1945 ebbero un bambino, Pier Federico, che morì a pochi giorni e poi non hanno mai più avuto figli.

      • Con Fellini

Applausi a scena aperta a Venezia

Il primo successo per Giulietta fu alla Mostra del cinema di Venezia nel 1948, strappando un applauso a scena aperta per la toccante scena di Senza pietà di Alberto Lattuada dove, come giovane prostituta in fuga, abbraccia la compagna di sventura (Carla Del Poggio). Il personaggio della prostituta è tornato spesso nella sua carriera dopo anche nel primo film del marito Lo sceicco bianco.

Gelsomina e le lodi di Chaplin

Di tutti i personaggi che ha interpretato nella sua lunga carriera il più emozionante rimane quello di Gelsomina in La strada, ideato apposta per lei dal marito che aveva rifiutato qualsiasi altra candidatura per il dolce clown che accompagna lo zingaro Zampanò (Anthony Quinn). Quel ruolo le fece guadagnarle il soprannome di Chaplin al femminile. E pare che lo stesso maestro del muto dicesse di lei "She’s the actress I admire the most", è l’attrice che ammiro di più. Insieme al fumetto che Disney fece della versione de La strada dopo che aveva vinto l’Oscar, era il riconoscimento a cui sia Fellini che Masina tenevano di più.

      • Con Anthony Quinn

Una vita per il cinema e per Fellini

Tra cinema e televisione, dove ha lavorato un po’ alla fine della carriera, Giulietta Masina ha realizzato una trentina di film. Quelli insieme a Fellini sono sette: il primo ruolo fu per Lo sceicco bianco (1952), una prostituta di nome Cabiria che avrà poi il film tutto suo. L’ultimo è stato Ginger e Fred del 1986, in cui Masina tornò a lavorare con il marito a vent’anni da Giulietta degli spiriti e con il grande amico Marcello Mastroianni.

      • In ’Ginger e Fred’ con Marcello Mastroianni

"Giulietta, please stop crying"

Nel 1993, pochi mesi prima di morire, Federico Fellini ha ricevuto l’Oscar alla carriera dalle mani di Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Il suo discorso sul palco dell’Academy terminò con “Giulietta, please stop crying” rivolto alla moglie che in sala non smetteva di piangere.

      • Festival del cinema di San Marino, l’omaggio a Giulietta Masina

Insieme sempre

Giulietta è morta il 23 marzo 1994, cinque mesi dopo Fellini ed è sepolta accanto al marito. La loro tomba, nel cimitero monumentale Rivabella a Rimini, è sovrastata da una scultura di Arnaldo Pomodoro, Le vele, ispirata al film La nave va. Al suo funerale venne suonato dal trombettista Mauro Maur il tema di Nino Rota.

Non solo cinema: dalla cucina all’arredamento

Giulietta amava viaggiare ed era appassionata di arredamento, le piaceva sistemare le case di amici e parenti. Tra il 1966 e il 1969 fu conduttrice di una popolare rubrica radiofonica, Lettere a Giulietta Masina, poi diventati un libro. Giulietta era una gran cuoca e cucinava in quantità industriali perché il marito era capace di chiamare alle 9 e dire "non siamo quattro a cena ma 15".

* la Repubblica, 22 Febbraio 2021 (ripresa parziale).


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