Farsa all’Alta Corte
di LUIGI LA SPINA (La Stampa, 15/11/2008)
L’occasione è buona, proprio perché nessuno può mettere in dubbio i meriti del nuovo presidente della Corte Costituzionale e le sue attitudini a ricoprire l’alto incarico che gli è stato affidato. Giovanni Maria Flick, sia per le sue competenze scientifiche, sia per le qualità di indipendenza, equilibrio, capacità organizzativa, sia per aver sempre dimostrato di essere persona assolutamente per bene, sarà un presidente di massima garanzia per tutti.
Sgombrato il campo da qualsiasi dubbio sulla persona, si può esigere, senza rischi di alimentare sospetti ed equivoci, che questo malcostume di affidare, per pochi mesi, la guida della Consulta al giudice più anziano finisca al più presto. La convenienza ad allargare il più possibile il numero di coloro che possono fregiarsi del titolo di «emerito», con annessi vantaggi, è chiara. Ma è altrettanto chiaro il danno che questo espediente arreca alla autorevolezza, credibilità e prestigio dell’Alta Corte.
Questi giudici, chiedono, spesso, di essere difesi dagli attacchi strumentali nei loro confronti. Per pretenderlo dagli altri, dovrebbero prima difendersi da se stessi.