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"FORZA ITALIA"!!! "Ma stiamo scherzando o siamo in uno stato serio?" (Armando Spataro e Ferdinando Pomarici)).

CASO ABU OMAR: PRODI E BERLUSCONI UNITI NELLA LOTTA!!! Duro attacco di Armando Spataro e Ferdinando Pomarici - a cura di pfls

martedì 2 dicembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Un presidente del consiglio non può decidere lui quali processi si possono fare e quali no. . Il segreto di Stato non significa impunità. Tanto più che il segreto in questione è ormai il segreto di Pulcinella". Per l’altro pm Ferdinando Pomarici "la presidenza del consiglio dei ministri utilizza il segreto di stato retroattivamente su fonti di prova già legittimamente acquisite nel processo" [...]

Duro attacco di Armando Spataro e Ferdinando (...)

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> CASO ABU OMAR: PRODI E BERLUSCONI UNITI NELLA LOTTA!!! --- Abu Omar, chiesti 13 anni per Pollari e e condanne per 26 agenti della Cia.

mercoledì 30 settembre 2009


-  La lunga e dura requisitoria del pm Spataro al processo per il sequestro dell’ex imam
-  "Dieci anni per Mancini". Assoluzione per tre funzionari minori del Sismi

-  Abu Omar, chiesti 13 anni per Pollari
-  e condanne per 26 agenti della Cia
*

MILANO - Tredici anni di reclusione per l’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, definito "il regista di un sistema criminale": questa la condanna chiesta dal pubblico ministero Armando Spataro, al termine della sua lunga requisitoria del processo per il sequestro di Abu Omar. Il magistrato ha invocato la condanna anche per i 26 agenti della Cia coinvolti nel rapimento, con pene comprese tra i 10 anni e i 13 anni di reclusione. Per l’ex capo del controspionaggio militare italiano, Marco Mancini, l’accusa ha chiesto 10 anni di detenzione. Richiesta di proscioglimento, invece, per tre funzionari minori del Sismi, Raffaele Di Troia, Luciano Di Gregorio e Giuseppe Ciorra.

Secondo la ricostruzione del sequestro fatta in aula da Spataro, il Sismi diretto da Pollari non solo offrì copertura alla Cia nel rapimento dell’ex imam, avvenuto a Milano, ma collaborò. Probabilmente senza dire nulla al governo. "Forse le autorità governative - ha affermato il pm milanese - non sono state avvertite di un accordo preso da Pollari. O almeno non c’è prova che lo abbia fatto". E questo dimostrerebbe, a suo giudizio, il "silenzio imbarazzato" con il quale i governi Prodi e Berlusconi hanno affrontato la vicenda: non hanno mai detto una parola in sede di Commissione europea, e nemmeno si sono presentati alle audizioni.

Nel corso dell’udienza Spataro ha ricostruito le indagini svolte, ha letto i passaggi principali delle dichiarazioni rese dagli indagati nel corso dell’inchiesta, ha letto ampi stralci delle intercettazioni telefoniche. Puntando il dito, in particolare, contro quella che più volte ha definito "la banda Pollari-Mancini", contro cui ci sono "prove ineluttabili". E Pollari, in particolare, viene indicato come "il principale responsabile di quello che è avvenuto, colui il quale ha detto sì illegalmente a Jeff Castelli (ex capo centro della Cia in Italia, ndr)".

In una pausa dell’udienza di oggi uno dei legali dell’ex direttore del Sismi, l’avvocato Nicola Madia, ha detto di "provare stupore per il fatto che quelle che erano le indicazioni della Consulta in tema di segreto di Stato non siano state rispettate alla lettera dal pubblico ministero".

* la Repubblica *30 settembre 2009


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