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La Sala

L’AMORE NON E’ LO ZIMBELLO DEL TEMPO: "AMORE E’ PIU’ FORTE DI MORTE" (Cantico dei cantici: 8.6). Un omaggio a William Shakespeare* e a Giovanni Garbini** - progetto e selezione a cura del prof. Federico La Sala

lunedì 6 febbraio 2006 di Emiliano Morrone
SHAKESPEARE, SONETTO 116
Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O, no! it is an ever-fixed mark,
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth’s unknown, although his height be taken.
Love’s not Time’s fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle’s compass come;
Love alters not with his brief hours and (...)

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> L’AMORE NON E’ LO ZIMBELLO DEL TEMPO: "AMORE E’ PIU’ FORTE DI MORTE" (Cantico dei cantici: 8.6). --- Ha 4.600 anni la storia d’amore più lunga. Gli archeologi hanno trovato l’uomo e la donna ancora uniti. Hanno liberato dalla terra le loro ossa intrecciate e hanno notato che tra le braccia stringevano anche due bambini.

martedì 18 novembre 2008

ANTROPOLOGIA

-  Ecco la famiglia
-  più antica del mondo

Scoperta in Sassonia la sepoltura di una coppia con due figli. Vissuti nell’età della pietra, morti in guerra, furono tumulati uniti

di ELENA DUSI *

Ha 4.600 anni la storia d’amore più lunga. Gli archeologi hanno trovato l’uomo e la donna ancora uniti. Hanno liberato dalla terra le loro ossa intrecciate e hanno notato che tra le braccia stringevano anche due bambini. In piena età della pietra, quella venuta alla luce a Eulau in Germania è la prima famiglia umana di cui si abbia una conoscenza certificata con il test del Dna: niente a che vedere con l’uomo dalla clava in mano dei fumetti, ma un’immagine di unione e pietas familiare. Anche se le circostanze della morte della coppia e dei loro figli parlano di un’epoca di violenza furiosa fra le varie tribù di umani.

Le ultime ore della famiglia di Eulau sono state trascorse in battaglia, probabilmente con il gruppo di un altro villaggio. Il figlio minore di 4 o 5 anni ha il cranio sfondato. I genitori e il primogenito di 8 o 9 anni hanno fratture sugli avambracci, come se avessero tentato di difendersi. Attorno ai loro scheletri sono state deposte le asce e i gioielli che gli appartenevano in vita. Alcune sepolture più in là, una donna ha una punta di freccia conficcata in una vertebra. In tutto tredici individui sono stati sotterrati nella collina di Eulau. Oltre alla coppia con due figli, c’è una donna con i suoi tre bambini, un uomo con due "cuccioli" di 4 e 5 anni e un’altra madre con quello che probabilmente era suo figlio e aveva 5 anni al momento della battaglia.

Dopo la strage, qualcuno che era scappato mentre asce e lance roteavano, è tornato per ricomporre i cadaveri. E li ha sepolti tenendo conto dei loro legami familiari, sistemando in un abbraccio millenario l’uomo e la sua donna con i due bambini accoccolati al petto, come se proteggerli servisse ancora a qualcosa. "La loro unione nella morte suggerisce un’unione anche nella vita" scrivono i ricercatori inglesi e tedeschi delle università di Bristol e di Mainz guidati da Wolfgang Haak. Anche se la tomba di Eulau è stata scavata a partire dal 2005, è solo oggi che la rivista Pnas (Proceedings of the national academy of sciences) pubblica i risultati degli esami svolti con il Dna, la datazione al radiocarbonio e l’analisi delle molecole contenute nelle ossa e nei denti.

Qualche elemento in più sui rapporti fra uomo e donna nell’età della pietra arriva proprio dallo studio dei denti. La loro composizione racconta infatti di quali alimenti si sia nutrito un individuo durante l’infanzia, quando incisivi e canini si sviluppano. Tutte le donne sepolte a Eulau, hanno scoperto Haak e i colleghi, hanno seguito una dieta diversa dagli uomini e dai figli che sono nati dalle loro unioni. "Segno che erano originarie di villaggi diversi e si sono trasferite nella dimora del marito nel momento in cui hanno generato i bambini".

I ricercatori non si illudono però che nel terzo millennio avanti Cristo le famiglie umane avessero assunto una forma simile a quella codificata con il matrimonio moderno. "Quella che abbiamo scoperto è la famiglia più antica il cui legame sia stato confermato dal test del Dna" scrivono. "Ma sappiamo anche che in quel contesto e quell’epoca le unioni poligame erano prevalenti e le coppie vivevano spesso vicende personali turbolente".

* la Repubblica, 18 novembre 2008


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