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La Sala

L’AMORE NON E’ LO ZIMBELLO DEL TEMPO: "AMORE E’ PIU’ FORTE DI MORTE" (Cantico dei cantici: 8.6). Un omaggio a William Shakespeare* e a Giovanni Garbini** - progetto e selezione a cura del prof. Federico La Sala

lunedì 6 febbraio 2006 di Emiliano Morrone
SHAKESPEARE, SONETTO 116
Let me not to the marriage of true minds
Admit impediments. Love is not love
Which alters when it alteration finds,
Or bends with the remover to remove:
O, no! it is an ever-fixed mark,
That looks on tempests and is never shaken;
It is the star to every wandering bark,
Whose worth’s unknown, although his height be taken.
Love’s not Time’s fool, though rosy lips and cheeks
Within his bending sickle’s compass come;
Love alters not with his brief hours and (...)

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> L’AMORE NON E’ LO ZIMBELLO DEL TEMPO: "AMORE E’ PIU’ FORTE DI MORTE" (Cantico dei cantici: 8.6). Un omaggio a William Shakespeare* e a Giovanni Garbini** --- ROMEO E GIULIETTA TRA EBREI E MUSULMANI (di Francesca Pierleoni).

domenica 23 novembre 2008

Ansa» 2008-11-23 18:34

ROMEO E GIULIETTA TRA EBREI E MUSULMANI

di Francesca Pierleoni

ROMA - La storia di ’Romeo e Giulietta’ con protagonisti musulmani e ebrei, che vivono i propri sentimenti al di là del conflitto. E’ la chiave con cui almeno tre film quest’anno rielaborano la tragedia di Shakespeare: ’In Fair Palestine’, realizzato da alcuni liceali di Ramallah; David and Fatima di Alain Zaloum, sull’amore tra un soldato israeliano e una ragazza palestinese, e il canadese Adam’s wall di Michael MacKenzie, sul legame a Montreal tra un ragazzo di origine israeliana e una giovane libanese.

Dopo il debutto a gennaio in Palestina, sarà a dicembre al Sottodiciotto Festival di Torino, In Fair Palestine: a story of Romeo and Juliet, la docu-fiction realizzata ’no budget’ dagli studenti delle due ultime classi superiori della Quaker-run Friends’ School di Ramallah. Coordinato da un professore di inglese, Doug Hart, il film diretto da uno dei ragazzi, Yazan Al Nahhas, e interpretato dai suoi compagni, mescola la rilettura della vicenda di Romeo e Giulietta, a scene di vita di tutti i giorni dei ragazzi palestinesi.

"Abbiamo pensato di usare una piece che ha valori e principi universali e che tratta di matrimoni combinati, guerre tra famiglie, amore a prima vista, vita di adolescenti per esprimerci in una maniera diversa da quella in cui i media occidentali ci rappresentano" ha spiegato Tarek Knorn, cosceneggiatore e attore nel film. In questa versione modernizzata, che segue fedelmente il testo shakespeariano, i palestinesi Romeo (Abdul-Majeed Tahboub) e Giulietta (Deema Totah), appartenenti a famiglie rivali, si incontrano a una festa che celebra il pellegrinaggio alla Mecca. L’elemento del conflitto israeliano-palestinese, trattato solo marginalmente nel film dei ragazzi, è centrale invece in David and Fatima dell’egiziano-canadese Alain Zaloum, che comprende nel cast in ruoli di contorno, Martin Landau (nella parte di un rabbino anticonvenzionale) e Tony Curtis. La pellicola (che ha debuttato a Los Angeles a settembre), ambientata a Gerusalemme, ma girata quasi interamente negli Stati Uniti (più qualche scena in Israele) con interpreti statunitensi, ha vinto il Mondavi Award per la pace e la comprensione culturale. La storia è quella di David (Cameron Van Hoy) israeliano idealista impegnato nel servizio di leva, che nella città santa incontra e si innamora di una ragazza palestinese, Fatima (Danielle Pollack). Come prevedibile, la loro relazione incontra l’ostilità feroce delle rispettive famiglie. "Sono nato in Medioriente e ho una moglie israeliana, quindi penso di capire le ragioni e le tensioni tra le due parti - ha detto Zaloum -. Il fatto di essere di religione cristiana forse mi ha dato più obiettività nel raccontare questa storia".

L’amore contrastato tra un ebreo e una musulmana ritorna in Adam’s Wall di Michael MacKenzie. Il film, prodotto e da poco distribuito in Canada ha avuto la sua prima mondiale al Festival du Nouveau Cinema du Montreal. Protagonisti della vicenda sono Adam (Jesse Aaron Dwyre), adolescente i cui genitori sono stati uccisi in Israele, che vive a Montreal con il nonno ebreo ortodosso, e Yasmine (Flavia Bechara), ragazza musulmana emigrata dal Libano con parte della sua famiglia, attivista per i diritti dei palestinesi. I due si incontrano a una protesta studentesca e tra loro scatta un legame immediato.

Ad ostacolarlo, l’odio del nonno di Adam per gli arabi e nuove tensioni legate all’improvvisa scomparsa in Libano della mamma di Yasmine. "Intorno a questo conflitto c’é una grande rabbia e io non volevo mostrarlo in una versione edulcorata - ha spiegato il regista - allo stesso tempo la storia è riportata a un contesto quotidiano. Non esistono soluzioni immediate per uno scontro come questo ma va ricordato che anche un piccolo gesto può aiutare".


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