RIPENSARE LA #TEMPESTA NEL SUO #PROGRESSO. QUESTA LA DOMANDA ("THE QUESTION"), E LA SFIDA DI SHAKESPEARE: A CHE #GIOCO SI CONTINUA A GIOCARE, NEL #PIANETATERRA ("DANIMARCA")?
#HAMLET: "REST, REST, PERTURBED SPIRIT" (I.5). A mio parere, se si considera la famosa risposta di #Amleto (allo #spirito del Padre-Re) che "Il mondo è fuor di sesto" e che "è una sorte maledetta ch’io sia nato per rimetterlo a posto" (I.5), si potrebbe anche pensare che la vicenda di Amleto sia messa da #Shakespeare in parallelo con quella di #Gesù (Lc. 22. 42: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice!") in modo consapevole e strategico, proprio nell’ottica di un invito a tutta la cultura inglese ed europea a un ripensamento storiografico generale.
CON LAERTE (Amleto, I.3), SHAKESPEARE richiama l’intera Odissea (e non solo): ci dice che è in ’compagnia’ non solo con il padre di Ulisse e con gli Argonauti, ma con l’intera tradizione culturale europea (laica e religiosa): rispondere alla domanda di Amleto ("essere, o non essere?") non è una "barzelletta", è l’antica domanda della Sfinge (Edipo). Per Shakespeare significa voler dare una risposta la più possibile all’altezza dell’antropologia, della teologia, e della politica del tempo (e dell’eternità) e vincere la morte!
La grandezza di Shakespeare e l’importanza del suo "Amleto" è analoga a quella di #Sofocle e del suo "Edipo Re": della loro lezione, anche dopo la sollecitazione di Freud, si stenta ancora a capire il legame tra il familismo amorale e le manipolazioni istituzionali della Legge (divina ed umana).
#ECCEHOMO. La ricerca di Shakespeare si colloca alla stessa altezza del cammino di #DanteAlighieri: ritrovare la via d’accesso al "paradiso terrestre" e ricostruire la "monarchia temporale"! Con la sua Opera, e con l’#Amleto in particolare, Shakespeare cerca di ridisegnare (al di là di ogni pretesa androcentrica,fondamentalistica e imperialistica) la figura dell’#Ecce #Homo (di ogni essere umano) e la forma della terra promessa ’sognata’ dall’intera umanità!