William Shakespeare e “Romeo e Giulietta”, il sole come metafora dell’amore *
Quanto amore è stato raccontato dagli intellettuali e dagli artisti! William Shakespeare è forse fra gli autori che più associamo al tema, perché con le sue magnifiche opere ha saputo emozionarci un secolo dopo l’altro, generazione dopo generazione. Con il testo che condividiamo con voi questa sera, tratto dal dramma “Romeo e Giulietta“, vogliamo rivivere le sensazioni di chi ama follemente e desidera con ardore, di chi sente il cuore bruciare e la mente completamente assorbita dal pensiero della persona amata.
“Silenzio! Quale luce irrompe da quella finestra lassù?” di William Shakespeare
Raccontare l’amore
Con questo meraviglioso brano, William Shakespeare racconta il sentimento che lega Romeo a Giulietta. Tutto in questi versi urla ardore, passione, ammirazione. La peculiarità di questo testo risiede infatti nell’assenza di mezzi termini. Ciò che predomina nella descrizione dell’amore di Romeo per la fanciulla veronese che gli ha rubato il cuore è la forza, una potenza che poi nella tragedia si sviluppa nel dramma della morte dei protagonisti, che realizzano la loro unione nella morte.
Nel testo concepito da Shakespeare si rincorrono le immagini naturali del sole, della luna, delle stelle e del cielo, tutte funzionali alla descrizione di Giulietta e all’espressione della potenza del sentimento di Romeo, che culmina nella dolcezza del desiderio di un contatto semplice quanto quello di una carezza:
William Shakespeare
William Shakespeare nasce il 23 aprile 1564 a Stratford-upon-Avon. Della sua vita non si hanno molte testimonianze, se non che sposa Anne Hathaway e dalla donna ha tre figli. L’autore di “Romeo e Giulietta” e di tante altre opere celeberrime, è stato uno scrittore straordinario e prolifico vissuto nell’età elisabettiana.
Ha scritto 154 sonetti e recitato, insieme alla sua compagnia, al Globe Theatre di Londra, il primo teatro all’aperto del periodo elisabettiano, costruito per la prima volta nel 1599 dalla compagnia teatrale di Shakespeare, “The Lord Chamberlain’s Men“, in seguito chiuso - era il 1642 - e ricostruito nel 1614.William Shakespeare muore a Stratford-upon-Avon nel 1616, all’età di 52 anni.
Un uomo ricco di esperienza artistica e grande sensibilità e ricchezza emotiva come William Shakespeare è stato capace di concepire personaggi unici e senza tempo. Le sue storie, i suoi drammi e le sue tragedie ruotano sempre intorno a temi universali come l’amore, l’odio, la vita e la morte, declinati tutti attraverso il filo conduttore del “misunderstanding”, ovvero l’equivoco.
* FONTE: LIBRERIAMO, 9 Maggio 2023 (RIPRESA PARZIALE).