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EPIFANIA A GAZA. Conto alla rovescia per attacco di terra...

"Gaza", "Israele" e "Palestina". Bush ed Ehud Barak, il ministro israeliano della guerra, continuano a "parlare"!!! E Barack Obama e Hillary Clinton continuano a tacere!!! Una nota di Mario Calabresi

Ehud Barak lo ha detto senza mezzi termini davanti alla Knesset: quella contro Hamas è una guerra all’ultimo sangue.
martedì 30 dicembre 2008 di Federico La Sala
[...] Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, esprimendosi per la prima volta sulla crisi nella Striscia di Gaza, ha accusato Hamas di terrorismo e ha respinto l’ipotesi di una nuova tregua "unilaterale" che permetterebbe agli estremisti palestinesi di continuare i loro attacchi contro Israele. «Un altro cessate-il-fuoco unilaterale che condurrebbe a attacchi con i razzi contro Israele non è accettabile» ha dichiarato il presidente statunitense nel suo discorso radiofonico (...)

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> "Gaza", "Israele" e "Palestina". Bush ed Ehud Barak, il ministro israeliano della guerra, continuano a "parlare"!!! --- Israele segue "con attenzione" anche la situazione al confine con il Libano ed è pronta a qualsiasi evenienza". Lo ha detto stasera il ministro della difesa israeliano Ehud Barak.

sabato 3 gennaio 2009

Ansa» 2009-01-03 21:31

-  GAZA: VIA OFFENSIVA DI TERRA
-  MISSILE SU MOSCHEA: STRAGE

TEL AVIV/GAZA - Forze di terra israeliane sono entrate stasera in due diversi punti della Striscia di Gaza. Lo ha confermato un portavoce militare israeliano. L’operazione ’durera’ molti giorni’, si legge in un comunicato diffuso dall’esercito israeliano che parla di ’seconda fase’ dell’operazione ’Piombo fuso’ avviata il 27 dicembre.

Il portavoce militare israeliano, nel suo comunicato, ha precisato: "L’obiettivo in questa fase é di distruggere la infrastruttura terroristica di Hamas nelle zone di operazione. Intendiamo inoltre assumere il controllo di alcune zone di lancio di razzi utilizzate da Hamas, allo scopo di ridurre in maniera significativa la quantità di razzi sparati contro Israele e contro i suoi civili". Secondo il portavoce stanno partecipando alla operazione "ingenti forze di fanteria, carri armati, unità del genio militare, di artiglieria e di intelligence, con il sostegno dalla aviazione, della marina e dello Shin Bet (servizi di sicurezza interna)".

Il portavoce ha aggiunto che "gli abitanti della Striscia di Gaza non sono un obiettivo per questa operazione. Coloro che usano i civili, gli anziani e i bambini come ’scudi umani’ (allusione a Hamas, ndr) sono responsabili per ogni perdita tra la popolazione". Infine, un avvertimento: "Chiunque nasconda un terrorista o armi nella propria abitazione sarà considerato alla stregua di un terrorista".

Israele ha richiamato i riservisti posto in stato di allerta il nord del paese, in previsione di possibili ostilità anche in questa regione che confina col Libano e con la Siria. Lo ha riferito il Canale 10 della Tv.

BARAK: PRONTI AD OGNI EVENTUALITA’ AL CONFINE COL LIBANO

Israele segue "con attenzione" anche la situazione al confine con il Libano ed è pronta a qualsiasi evenienza". Lo ha detto stasera il ministro della difesa israeliano Ehud Barak, con un chiaro avvertimento al movimento sciita Hezbollah. L’offensiva lanciata da Israele contro Hamas "non sarà facile e nemmeno breve - ha detto Barak - Non voglio illudere nessuno e anche gli abitanti nel sud di Israele passeranno giorni non facili". "Noi seguiamo con attenzione la situazione sul confine nord. Noi non vogliamo uno scontro e speriamo che il fronte nord resti calmò ma siamo pronti a ogni eventualità ", ha continuato.

HAMAS, ISRAELE PAGHERA’ PESANTE TRIBUTO

GAZA - Israele "pagherà un pesante tributo" per la sua operazione a Gaza. Lo ha detto stasera il movimento estremista islamico che controlla la Striscia di Gaza. L’annuncio è giunto da Abu Obeida (il portavoce del braccio armato di Hamas), in un comunicato letto alla televisione al-Aqsa del suo movimento. Abu Obeida ha chiarito che i miliziani di Hamas si sono addestrati da mesi per far fronte a questa evenienza e dunque ha espresso la convinzione che "Israele pagherà un tributo pesante".

ABU MAZEN CONDANNA INVASIONE E CHIEDE RIUNIONE ONU

RAMALLAH - Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) ha condannato la operazione militare sferrata oggi da Israele a Gaza. Lo ha detto alla stampa il negoziatore Saeb Erekat secondo cui l’Anp chiede la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fermare gli spargimenti di sangue. Secondo Mustafa Barghuti, un noto esponente politico palestinese, le forze israeliane sono appena entrate nel campo profughi di Jabalya, non lontano da Gaza City.

NUOVO BILANCIO PRIMA FASE, 460 MORTI, 2300 FERITI

Con il bombardamento della moschea di Beit Lahya - avvenuto nel pomeriggio di oggi - è salito ad almeno 460 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi a Gaza nel corso dell’operazione ’Piombo Fuso’. Lo riferiscono fonti mediche locali. I feriti sono stimati in oltre 2.300. Queste cifre non includono tuttavia le vittime dei combattimenti delle ultime ore, seguite all’invasione terrestre da parte delle forze israeliane di diverse zone nella striscia di Gaza. A quanto risulta sono in corso duri combattimenti in diverse località di Gaza, ma finora non è stato possibile valutare il numero delle nuove vittime.

CARRO ARMATO UCCIDE BIMBO, NE FERISCE UNDICI

GAZA - Un bambino palestinese è stato ucciso e undici altri sono stati feriti stasera da una cannonata sparata da un carro armato israeliano nella città di Gaza. Sono le prime vittime dell’offensiva terrestre, secondo testimoni e fonti mediche.

La cannonata del blindato è caduta su una casa del quartiere di Zeitun, nell’est della città. Lo ha precisato il dottor Muawiya Hassanein, direttore dei servizi di soccorso per la Striscia di Gaza. Numerose persone sono state anche ferite da un’altra cannonata sparata da un carro armato israeliano a Beit Lahya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito testimoni e parenti delle vittime senza poter precisare il numero dei feriti.

STRAGE IN MOSCHEA, ARTIGLIERIA IN AZIONE

di Furio Morroni

TEL AVIV/GAZA - Almeno 16 palestinesi, tra cui quattro bambini, sono morti e circa 50 sono rimasti feriti stasera in un raid aereo israeliano nel quale è stata colpita una moschea a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Oggi, nell’ottavo giorno dell’operazione ’Piombo fuso’ lanciata dalle forze armate di Israele contro il movimento integralista palestinese Hamas, sono entrati in azione anche i cannoni israeliani, che potrebbero preludere a un attacco di terra.

Nella moschea, hanno riferito i testimoni, al momento dell’ attacco si trovavano circa 200 fedeli in preghiera. Con le vittime di oggi, secondo fonti mediche palestinesi, i morti hanno superato i 450 (tra cui circa 80 bambini e quasi 30 donne) mentre i feriti, di cui circa 300 gravi, sono quasi 3.000. Intanto si muove la diplomazia internazionale: domani arriva nella regione, con l’obiettivo di ottenere un "immediato cessate il fuoco", una missione della troika dell’Unione europea, prima iniziativa della nuova presidenza di turno della Repubblica ceca e guidata dal ministro degli esteri ceco, Karel Schwarzenberg. Lunedì inoltre è attesa anche una missione del presidente francese, Nicolas Sarkozy, e le due delegazioni si incontreranno lunedì a Ramallah. Il presidente americano, George W. Bush, da parte sua ha detto che gli Stati Uniti "lavorano ad un cessate il fuoco", ribadendo però che i razzi di Hamas sono un "atto di terrore".

Sul terreno, mentre si è sensibilmente ridotto il numero dei razzi sparati da Hamas contro Israele, sono proseguiti i raid dei caccia israeliani e i cannoneggiamenti dal mare ai quali, per la prima volta dall’inizio delle ostilità (il 27 dicembre), si è unita questo pomeriggio l’artiglieria di terra, che ha cominciato a bombardare con i mortai varie località all’interno della Striscia, tra cui Beit Hanun e Jabaliya nel nord e Khan Yunis a sud. L’intenso bombardamento ha fatto presagire a diversi commentatori tv israeliani (e temere ai palestinesi) la possibilità di un imminente lancio di un’offensiva terrestre, perché anche in passato le incursioni delle forze armate israeliane (Idf) sono sempre state precedute da pesanti bombardamenti d’artiglieria. Hamas minaccia, in caso di invasione terrestre, di rapire altri soldati israeliani, dicendo che in quel caso "Gilad Shalit avrà nuovi amici", riferendosi al militare catturato da Hamas il 25 giugno 2006 e da allora prigioniero a Gaza. I caccia con la stella di David intanto hanno provveduto a tenere sotto pressione Hamas compiendo solo in nottata 25 incursioni e più di 40 in 24 ore. In uno degli attacchi aerei notturni è rimasto ucciso un alto esponente del movimento radicale palestinese, il terzo in tre giorni: Abu Zakaria al-Jamal, 40 anni, uno dei comandanti di Ezzedine al Qassam, braccio armato di Hamas, responsabile dell’ organizzazione e del coordinamento in tutta la Striscia di Gaza del lancio di razzi verso il sud di Israele. Sempre nelle prime ore di oggi, sotto diversi bombardamenti, erano morti una bambina palestinese di 13 anni a Gaza City, due miliziani di al Qassam e un civile a Khan Yunis, e un guardiano dell’American School di Gaza, anch’essa colpita dai missili israeliani.

Anche Hamas, da parte sua, aveva ripreso stamani all’alba gli attacchi contro diverse città nel Sud di Israele sulle quali sino a sera sono caduti, senza fare vittime ma solo alcuni feriti lievi, circa 20 razzi contro i 36 di ieri. Le località prese di mira, come di consueto in quest’ultima settimana, sono state Ashqelon, Netivot, Eshkol, Sderot, Ashdod e Bnei Daron. Ezzedine al Qassam, tramite un portavoce ha intanto fatto sapere che la scorsa notte suoi miliziani hanno respinto un’incursione di uomini delle forze speciali israeliane che tentavano di penetrare all’interno della Striscia nei pressi di Shijaiyah. Secondo la fonte, gli israeliani - contro i quali sarebbero stati esplosi sei salve di mortaio - si sono ritirati senza subire vittime. Un portavoce dell’Idf, da parte sua, si è limitato a dire di non essere a conoscenza dell’incidente.


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