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GOLPISMO STRISCIANTE E CONNIVENZA. UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE E REALIZZA LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA...

PARLAMENTO ITALIANO. TUTTI CONTRO DI PIETRO, SOLIDARIETA’ AL QUIRINALE, AL GRIDO DEL PARTITO UNICO: FORZA ITALIA!!! Di Pietro al Presidente Napolitano: "A lei che dovrebbe essere arbitro possiamo dire che a volte il suo giudizio è poco da arbitro e da terzo".

mercoledì 28 gennaio 2009 di Federico La Sala
[...] "Manifestiamo solidarietà al presidente Napolitano davanti al volgare attacco" di cui è stato fatto segno da Antonio Di Pietro: lo ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto incassando applausi non solo dai deputati del Pdl ma anche da quelli del Pd, dopo aver letto dichiarazioni pronunciate dal leader dell’Idv nei confronti del capo dello Stato. Contro Cicchitto è insorto Fabio Evangelisti dell’Idv, protagonista, peraltro, di un duro battibecco con il (...)

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> PARLAMENTO ITALIANO. TUTTI CONTRO DI PIETRO, SOLIDARIETA’ AL QUIRINALE, AL GRIDO (DEL PARTITO): FORZA ITALIA!!! --- “Il silenzio è mafioso e per questo non voglio rimanere in silenzio”, ha insistito Di Pietro. E di nuovo rivolto al Presidente della Repubblica, ha aggiunto: “Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo”.

mercoledì 28 gennaio 2009

Di Pietro attacca Napolitano: «Il silenzio è da mafiosi». Bufera sul leader Idv *

È bufera su Antonio Di Pietro per le sue affermazioni sul Capo dello Stato, Napolitano. “Noi la rispettiamo - ha assicurato il leader Idv - ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d’accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d’accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate?”.

“Il silenzio è mafioso e per questo non voglio rimanere in silenzio”, ha insistito Di Pietro. E di nuovo rivolto al Presidente della Repubblica, ha aggiunto: “Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo”.

Le dichiarazioni di Di Pietro sono arrivate dopo i fischi partiti da alcuni dei partecipanti, a piazza Farnese, a Roma, alla manifestazione dell’Italia dei Valori. A causare la reazione della folla è stato la rimozione di uno striscione su cui era scritto: «Napolitano dorme, l’Italia insorge». Dal palco, Antonio Di Pietro ha stigmatizzato la rimozione dello striscione e si è rivolto direttamente a Napolitano: «Lei dovrebbe essere l’arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi», ha detto.

Le dichiarazioni di Di Pietro sono subito state attaccate dal resto delle forze politiche e una nota del Quirinale ha spiegato che il Colle era “totalmente estraneo alla vicenda dello striscione nella manifestazione di Piazza Farnese” e definisce “del tutto pretestuose comunque da considerare le offensive espressioni usate dallo stesso Di Pietro per contestare presunti ’silenzi’ del capo dello Stato, le cui prese di posizione avvengono nella scrupolosa osservanza delle prerogative che la Costituzione gli attribuisce”.

Sulla vicenda è intervenuto in Aula alla Camera il presidente Gianfranco Fini: "L’aula ribadisce il fatto che è lecito, com’è più che naturale in una democrazia, il diritto sacrosanto alla critica politica, ma che mai quel diritto può travalicare il rispetto a chi rappresenta tutta la nazione. L’applauso corale - ha proseguito Fini - con cui l’Aula ha salutato gli interventi a solidarietà per il presidente Napolitano è la più evidente dimostrazione di come il presidente della Repubblica rappresenti non solo per la Costituzione l’intera Nazione ma anche che la Camera ritenga che l’attuale presidente sia garante solerte dei diritti e dei doveri dei cittadini e rispetti e difenda le prerogative del Parlamento".

Dure critiche a Di Pietro sono venute da Walter Veltroni. «Il ruolo e le parole del presidente della Repubblica non possono essere messe in discussione nè essere oggetto di polemiche politiche strumentali», ha dichiarato il segretario del Pd in una nota. «In un momento difficile per il paese il presidente Napolitano rappresenta un punto di riferimento per l’intero paese, per il suo ruolo di garanzia, per la saggezza e l’equilibrio dei suoi interventi», ha sottolineato. «Quanto accaduto a piazza Farnese, le frasi pronunciate dall’onorevole Di Pietro, gli striscioni esibiti sono inaccettabili e inqualificabili», ha poi commentato, «torniamo a esprimere al capo dello Stato la nostra piena solidarietà e fiducia».

Critiche anche dal resto del Pd: "Conosco la passione che guida da sempre l’azione politica di Antonio Di Pietro. La conosco e la condivido, anche se non sempre ho condiviso anzi talvolta ho dissentito da suoi gesti, scelte o espressioni. Mi consenta Di Pietro di dissentire dal suo attacco al Presidente Napolitano" ha detto Arturo Parisi.

* l’Unità, 28 gennaio 2009


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