Ieri ho visto almeno quattro anime alla manifestazione di Roma per la giustizia. C’era la società civile, composta, consapevole, solidale, reattiva. C’era Beppe Grillo, col suo copione di scena, riciclato e ripetitivo. C’era Antonio Di Pietro, politico, che ha definito mafioso il silenzio, quando occorre parlare. C’era la stampa, infine, pronta a selezionare, con successiva lavorazione, del materiale buono a squalificare l’evento.
Nella società civile c’erano Salvatore Borsellino, che ha (...)
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