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CALABRIA. Rinascimento della filosofia e della scienza...

V CENTENARIO DELLA NASCITA DI BERNARDINO TELESIO (Cosenza, 1509 - 1588). Un’occasione imperdibile, da non sciupare. Una nota di Franco Crispini - a cura di Federico La Sala

venerdì 27 marzo 2009
[...] Ci si può aspettare dalla ricorrenza centenaria altri passi in avanti (già ne sono stati compiuti di interessanti nel 1988, anno Centenario della morte) in una ricerca che riguardi l’insieme delle questioni telesiane sulle quali ancora sussistano lacunosità e perplessità proprie della critica filosofica?
C’è da augurarsi che almeno su due punti si aprano nuovi spiragli: all’origine di quella che è stata chiamata la "rivoluzione scientifica" moderna, quale idea di scienza si ritrova (...)

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> Tommaso Campanella. La misura del Sole contro tirannide, sofismi e ipocrisia. --- Il rapporto con e "contra Dante" sul tema della "Monarchia".

martedì 17 gennaio 2023

ILIESI. *

TOMMASO CAMPANELLA. LESSICO

      • Dante Alighieri

-  Dico dunque che il fine delle monarchie è già venuto, e che ogni | cosa ha da venire all’imperio de santi e della Chiesa, il che sarà finite le | quattro monarchie e morto l’Anticristo, che durarà tre anni e mezzo, | secondo Lattanzio, S. Ireneo, Tertulliano, Origene, Vittorino, S. Bernardino, | l’abate Gioachino, Dante, Petrarca e altri teologi, filosofi, | profeti e poeti, come altrove || dichiarai. Mon. Spagna 24.
-  Overamente si deve risolvere che il Papa non abbia dominio in | temporalibus e farlo restare senza niente come un vescovo suo cappellano. | E questo è contraddetto ancora da Dio, il quale ha constituito un | sacerdozio regale con il gladio spirituale e materiale armato, altrimenti | sarebbe Cristo legislatore diminuto, ed è, come prova san Paolo, | secondo quel di Melchisedech, che fu Re e sacerdote, il che fa più | riverente e sicuro l’Imperio, come mostrai contra Dante nella mia | Monarchia, che scioccamente solo mirò al sacerdozio d’Aaron, volendo | dare al Papa solo lo spirituale e le decime. 48.
-  La mirabile invenzione del Mondo nuovo, toccata da santa Brigida | e chiaramente predetta da Seneca in Medea a punto con quei | modi e nomi che si ritrovò, secondo dalle Sibille avea inteso, ha fatto | maravigliare il nostro emisfero tutto. Poiché si credevano i filosofi | altri che quella parte fosse tutta acqua, come Senofane; altri che non | vi fosse mondo sopra cui il sol giri, come sant’Agostino e Lattanzio | Firmiano; altri che non vi fosse gente, ma il paradiso terrestre, come | Dante; altri dubitaro, come Aristotele; altri l’asseriro, come Platone e | con lui Origene. 338.
-  Dante || concorda con costoro, et dice, che disse Christo: Quae sunt Caesaris | Caesari, quae sunt Dei Deo, et divise le giurisdittioni, e che Roma | haveva doi soli, che mostravano la strada del secolo, e del cielo, | essendo hora confusi in uno per usurpatione di potestà cadde nel | fango, et se fe brutta, e la soma. Mon. Messia 73. Erra Dante grassamente, quando | dice che il papa non deve havere dominio temporale, perché del | rettaggio i figli di Levi furono essenti, perché non è levitico sacerdote | il papa, ma melchisedecchio. 85.
-  E qui si chiaman David li prencipi, ma li sacerdoti dèi, et angeli. | Dunque è stoltitia pensare che essi possano giudicare li clerici, o che | habbino authorità alcuna che non sia dependente dal papa, perché | s’è vero quello d’Ezechiele: Erit rex imperans omnibus unus, nec dividentur | amplius in duo regna, chiaro è che non può essere re alcuno | nel mondo, che non dependa da quello uno; e questi divisori d’imperio | e di sacerdotio scompongono tutta la Bibbia e fanno altro capo | independente dal primo, come Dante doi soli per non fare luna | l’imperatore, e dipendente dal papa. 131. però non s’ammiri Dante poeta, che l’uomo | non fa l’officio suo fondamentale, a cui è secondo la natura idoneo, perché, || stando ammascherati, tutti semo forzati a far quel che la maschera era | prescritta; Politici 145.
-  Onde Dante | poeta disse: «Sempre la commistion delle persone fu ( cagione del mal | delle cittadi», etc. E però li Giudei quando provaro l’altre sette, si | fecero Saducei ateisti. E li gentili romani per le tante sette diventaro | ateisti, e oggi gli Germani dopo tante altre sette son giunti | all’ateismo, e fecero leggi che mutando il principe religione la muti il | popolo, e ritengon i titoli che ricevettero dal Papa predicato da Lutero | per Anticristo. Dunque essi sarebben Anticristiani. Mon. Francia 496.

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
-  Monarchia di Spagna, 1598-1600*
-  La città del Sole, 1601-1602*
-  Aforismi politici, fine del 1601*
-  Del senso delle cose e della magia, 1604*
-  L’ateismo trionfato, 1606-1607*
-  Monarchia del Messia, 1606-1607*
-  Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
-  Monarchia di Francia, 1636*

  • Probabile data di redazione del testo.
    -  ° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

* I testi del CLERP


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