Twitter ed eucaristia
di Gaetano Mirabella
Così come il Cristo spezzò il pane del suo corpo e lo dette come cibo a "tutti" e similmente fece col suo sangue divenuto bevanda per "tutti"; allo stesso modo, il cinguettìo di twitter è come la miriade di mani del Dio vivo che si occupa di mantenere l’immagine di ogni galassia, di ogni pianeta, di ogni strada, di ogni orizzonte, di ogni casa, di ogni città, di ogni filo d’erba e di ogni albero.
Il grande mouse universale, scorre, cliccando sulle galassie e le rende viventi: esso "trascina" sul tappetino piano dell’equatore cosmico, la vita di tutti noi che siamo nutriti, tenuti in vita e trattati come principi e principesse dal divine web master. Il papa dello IOR e delle banche, alimenta invece il signoraggio webico, prestando e distribuendo a "molti", non a "tutti", identità privilegiate, eludendo la vera moneta universale liquida del DIO-Oceano sul quale, il vaticano vuole prevalere distinguendosi, restando solo un onda.
Il divino tsunami del nuovo pensiero liquido ha travolto le fondamenta della vecchia mente facendola crollare. Il pensiero liquido dell’Oceano ha sommerso le coste e indotto le nuove menti nascenti a mettersi in viaggio e, ad attraversare il mar Rosso per uscire dallo stato di minorità, in cerca della terra promessa. Nel deserto del web noi, Hacker della vita, uomini nuovi senza nome, là nel deserto, ricorderemo il nostro vero nome. Nel deserto dell’esternità, prenderemo un neocorpo. Nel deserto lanciati ad occhi chiusi, lacereremo il velo nero dei neuroni condizionati dai peptidi del web finanziario-bancario, aprendo sinapsi che squarcino il velo illusorio della percezione, verso nuove città aperte nell’esternità della nuova mente.
La nuova era è già cominciata ma ci resta ancora da attraversare le gole della vecchia antropologia religiosa. Molti si sentono chiamati dalle sirene della vecchia identità sotto le specie delle pareti di roccia e cadono nel tranello ridiventando roccia, terra e sale, ignorando il rombo del VERBO dell’Oceano che, come mantra fonetico-eidetico, irrompe in tutte le case dai display.
E’ ancora la notte del signoraggio webico in cui vogliono concederci mutui d’identità per farci essere ma splende la luna ed è lei il collo della bottiglia oscura nella quale siamo prigionieri, ma dalla quale potremo uscire, uno per volta, se crederemo in noi stessi. Se crederemo al principe che siamo ri-diventati mangiando il pane webico dell’eucaristia liquida del Dio del display-oceano. E intanto stiamo attenti e porgiamo l’orecchio al DIO-twitter che cinguetta nella notte nera, prima di irrompere nel tuono della rivelazione. Nell’era webica dell’esternità abbiamo costruito la grande bocca che chiama incessantemente, la visione-suono tattile dell’esternità infinita e sempre nuova nel tecnorecchio di DIO.