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Memoria della libertà....

A FREUD (Freiberg, 6 maggio 1856 - Londra, 23 settembre 1939), GLORIA ETERNA!!! IN DIFESA DELLA PSICOANALISI. Federico La Sala risponde a Dario Antiseri. E lo scontro piace. La loro dialettica è tutta da gustare - lo scritto è del prof. Federico La Sala

A seguire, i testi di riferimento
venerdì 16 maggio 2008 di Emiliano Morrone
[...] "anche se il futuro riplasmerà o modificherà questo o quel risultato delle sue ricerche, mai più potranno essere messi a tacere gli interrogativi che Sigmund Freud ha posto all’umanità; le sue scoperte scientifiche non si possono né negare, né occultare (...) e se mai alcuna impresa della nostra specie umana rimarrà indimenticabile, questa sarà proprio l’impresa di Sigmund Freud" (Thomas Mann) [...]
Costituzione dogmatica della chiesa "cattolica"... e costituzione dell’Impero del Sol (...)

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> A FREUD (Freiberg, 6 maggio 1856 - Londra, 23 settembre 1939) --- PSICOANALISI E STORIA: IL CORAGGIO DI SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA - FINO ALLA FINE.

mercoledì 19 gennaio 2022

PSICOANALISI: STORIA E STORIOGRAFIA. UN INVITO...

      • Il mio piccolo libro, attualmente in stampa, è intitolato ‘Mosè e il monoteismo’. [...] Contiene un’indagine, fondata su presupposti psicoanalitici, delle origini della religione e in modo particolare del monoteismo ebraico, ed è sostanzialmente la prosecuzione e l’ampliamento di un’altra opera da me pubblicata venticinque anni fa sotto il titolo di ‘Totem e tabù’. Un uomo vecchio non può avere idee nuove; non gli resta altro che ripetersi.
      • Può essere considerato un attacco alla religione nel senso che ogni indagine scientifica di una fede religiosa ha per presupposto l’incredulità. Non è un segreto, per chiunque mi conosca o legga le mie opere, che io sono un incredulo radicale [...].
      • Naturalmente non è che io offenda volentieri i miei compagni di stirpe. Ma che posso farci? Durante tutta la mia lunga vita, non ho fatto altro che pronunciarmi a favore di ciò che ritenevo fosse la verità scientifica, anche se questa era scomoda e sgradevole per il mio prossimo. Non posso chiuderla con un atto di abiura.
      • Nella Sua lettera si trova l’assicurazione [...] secondo cui tutto quello che scriverò provocherà equivoci e - mi sia lecito aggiungere - indignazione. Ora, si rimprovera a noi ebrei di essere diventati dei vili nel volgere dei tempi. (Un tempo eravamo una nazione coraggiosa). A questo cambiamento io non ho avuto alcuna partecipazione. Dunque, debbo, rischiare.” (Sigmund Freud, "Lettera a Charles Singer - 31 ottobre 1938", in “Freud. Lettere 1873-1839", Boringhieri, 1960).

... A RIPARTIRE proprio da "Mosè e il monoteismo", da questa affermazione "difensiva" di Freud (a Charles Singer, del 31 ottobre 1938): "Un uomo vecchio non può avere idee nuove; non gli resta altro che ripetersi"!

INTERPRETARE BENE E, AL CONTRARIO, CAPOVOLGENDO LO SGUARDO, RILEGGERE PROPRIO A PARTIRE DAL CORAGGIO DI QUESTA ULTIMA OPERA (portata a compimento a Londra e pubblicata ad Amsterdam nel 1938), non solo TOTEM E TABU’ ma la stessa INTERPRETAZIONE DEI SOGNI.

Solo così lo straordinario "mosaico" dell’ampio e profondo lavoro archeologico di Sigmund Freud può apparire alla luce in tutta la sua audacia e brillantezza antropologica, filosofica e scientifica.

IL MONOTEISMO DI UNA LINGUA E DI UNA RELIGIONE E IL PROBLEMA MOSE’...

Il lavoro archeologico (e psicoanalitico) di Freud, a mio parere, non mira a "criticare" la propria o un’altra "lingua-religione" per imporre la sua "religione-lingua" (nonostante tentazioni nel suo percorso e di molti suoi psicoanalisti "seguaci" ci siano state e ci sono ancora), ma a "trovare" e capire la sorgente antropologica comune a tutte le "lingue-religioni", sì da evitare illusioni di fondamentalismo "linguistico-religioso", proprie del monoteismo faraonico (narcisistico ed edipico) di tutte le religioni e dialogare con tutte le altre "lingue-religioni".

USCIRE DALL’INFERNO. In questo Sigmund Freud è molto prossimo alla sollecitazione già e anche di Dante Alighieri (ricordare la sua Divina Commedia e la sua Monarchia e la lezione sui Due Soli) che ha criticato fortemente e duramente il patto di alleanza di lunga durata della Chiesa Cattolica con Costantino e s’interrogava su come entrare in comunicazione, in dialogo con altri esseri umani di terre lontane e di lingue diverse...

SAPERE AUDE! (Kant): AVERE IL CORAGGIO DI SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA - FINO ALLA FINE...

Sigmund Freud: "[...] Dunque, debbo rischiare" (Lettera a Charles Singer del 31 ottobre 1938)! A partire da "Mosè e il monoteismo" rileggere "Totem e Tabù", non viceversa!

Contrariamente a quanto Freud stesso dice ("io sono un incredulo radicale"), per lo più, si è finito per credere alla sua mezza verità, che l’opera sia una semplice ripetizione di vecchie idee: un giudizio assolutamente offensivo per Freud e autodistruttivo per la psicoanalisi!

Come se l’opera su "L’uomo Mosè e la religione monoteistica" non fosse mai stata scritta e Freud non fosse mai arrivato a Londra !

P. S. - GIOGO E GIOCO: REPRESSIONE, ESPRESSIONE, E DISAGIO NELLA CIVILTA’...

STORIA E CULTURA. Non è un caso che lo storico olandese, Johan Huizinga abbia scritto, nel 1935, "La crisi della civiltà" e tre anni dopo, nel 1938, un’opera fondamentale sul "gioco come funzione sociale", intitolata Homo Ludens. E, nello stesso anno, Freud riesce a raggiungere Londra e ad Amsterdam pubblica la sua ultima opera su "Mosè e il monoteismo".

Federico La Sala


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