Inviare un messaggio

In risposta a:
Memoria della libertà....

A FREUD (Freiberg, 6 maggio 1856 - Londra, 23 settembre 1939), GLORIA ETERNA!!! IN DIFESA DELLA PSICOANALISI. Federico La Sala risponde a Dario Antiseri. E lo scontro piace. La loro dialettica è tutta da gustare - lo scritto è del prof. Federico La Sala

A seguire, i testi di riferimento
venerdì 16 maggio 2008 di Emiliano Morrone
[...] "anche se il futuro riplasmerà o modificherà questo o quel risultato delle sue ricerche, mai più potranno essere messi a tacere gli interrogativi che Sigmund Freud ha posto all’umanità; le sue scoperte scientifiche non si possono né negare, né occultare (...) e se mai alcuna impresa della nostra specie umana rimarrà indimenticabile, questa sarà proprio l’impresa di Sigmund Freud" (Thomas Mann) [...]
Costituzione dogmatica della chiesa "cattolica"... e costituzione dell’Impero del Sol (...)

In risposta a:

> A FREUD, GLORIA ETERNA!!! IN DIFESA DELLA PSICOANALISI. --- Nuovi modelli clinici.Dina Vallino la chiama «consultazione partecipata» (di Manuela Trinci - Questioni di cuore sul lettino).

lunedì 8 febbraio 2010


-  Nuovi modelli clinici
-  Lo psicanalista, i genitori e il bambino, tutti insieme nella stessa stanza

-  Questioni di cuore sul lettino

-  Dina Vallino la chiama «consultazione partecipata», un’esperienza creativa: mette al centro il fatto che l’analisi diventa un campo di studio per i genitori e per il bambino.

-  di Manuela Trinci (l’Unità, 08.02.2010)

«Questioni di cuore» quelle che arrivano nella stanza di analisi infantile portate da babbi e mamme alle prese con l’incomprensibile malessere dei loro bambini. Genitori con le lacrime a fior di pelle, tormentati dalla colpa di aver commesso chissà quanti e quali errori, o paralizzati da un senso di inadeguatezza per scelte educative impellenti, e comunque sia genitori che chiedono consiglio e aiuto coi cuori palpitanti per il futuro dei loro piccini. E sono proprio le «questioni di cuore» ad essere messe al centro dell’ultimo, avvincente, libro di Dina Vallino psicoanalista didatta della Società Psicoanalitica Italiana e psicoanalista infantile - intitolato Fare psicoanalisi con genitori e bambini (Ed. Borla, pp. 293, euro 30,00).

Un lavoro psicoanalitico tanto straordinario quanto inedito rispetto alla tradizione quello proposto dalla psicoanalista milanese dove all’unisono genitori e figli sono i protagonisti in azione. Indubbiamente, in quella che Dina Vallino chiama la «consultazione partecipata» si annuncia un nuovo modello clinico. Un modello corale, dalle molte facce, focalizzato sulla collaborazione tra lo psicoanalista e i genitori, integralmente riconosciuti «nelle loro funzioni naturali, che sono quelle di accudire, curare, vigilare sui loro figli».

Ma non sembri scontato perché, anche in un recente passato, l’analisi infantile, costruita sulle analogie con quella degli adulti, giustificava il lasciare fuori dalla stanza d’analisi i genitori, centrandosi piuttosto sulla relazione intrapsichica fra analista e piccolo paziente. Nel tempo, le riflessioni su questa stessa esperienza ne hanno contraddetto i presupposti, mostrando la solitudine dei genitori nonché il loro sentirsi esautorati ed esclusi da un’esperienza così importante. Senza considerare che sono stati proprio i nuovi scenari familiari - dal progressivo sgretolamento del welfare state, con mamme strangolate fra corse in carriera o angosce di disoccupazione, all’aumento di divorzi e big-family conseguenti, alle tantissime adozioni ecc... a dirottare più o meno forzatamente la psicoanalisi verso un’apertura diversa ai problemi dei genitori con i figli.

In tale modificato panorama, la «consultazione partecipata» (a ben guardare leggibile come una sorta di estensione dell’Infant observation, che genera la consuetudine a stare con i genitori e il loro bambino, insieme) è una delle esperienze più creative che mette al centro il fatto che l’analisi diventa un campo di studio: per i genitori, per riconoscere i loro fraintendimenti e, per il bambino, per apprendere come avviene il confronto con la realtà di punti di vista diversi dai suoi.

GUARDARE CON OCCHI NUOVI

Parlare con il bambino anziché parlare di lui, predisporre uno schermo sul quale madre e padre abbiano l’opportunità di guardare il figlio con occhi nuovi e di capire il legame che passa tra loro, cogliere l’atmosfera emotiva familiare, rendere i genitori consapevoli di come anche un bebé sia sensibile ai loro lamenti o commenti, di come per i piccoli perdere la cacca possa essere pauroso, così come allontanarsi troppo dalla mamma gattonando, così come andare a scuola o mangiare o dormire. Ecco, durante questo lavoro di cooperazione, le paure, come qualsiasi altro segnale o sintomo dei bambini, devono essere osservati, segnalati.

Bisogna andare oltre i comportamenti, cogliere le sofferenze interne, mostrare ai genitori la vulnerabilità del bambino, il suo bisogno di protezione e di sicurezza ma anche il suo il suo talento. Cambiare, ribaltare l’ottica... e, dunque, far respirare i legami che già ci sono, raccogliere le note di fiducia rispetto alla stanchezza, liberare il campo dai fraintendimenti per arrivare a relazioni più schiette. Nella «consultazione partecipata» emergono conflitti, rabbioni, rimproveri, desideri; e i pensieri segreti possono essere narrati, trovando un «luogo» immaginario, ma concreto, per farsi riconoscere da tutti.

Così bambini e genitori si fanno inventori di sogni e brandelli di storielle ascoltate, di cartoon, di quotidiana banalità possono venire ricamati, tessuti, cucinati, raccontati o messi in scena giocando. Dal fraintendimento alla comprensione confortante, sotto l’occhio poetico di Dina Vallino, i genitori ritrovano quella tenerezza che aiuta a crescere. Tutti.❖


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: