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TERREMOTO E COSTITUZIONE. LA LUNGA E BRILLANTE CAMPAGNA DI GUERRA DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA" CONTRO L’ITALIA ...

A FURIA DI "FORZA ITALIA", L’ITALIA INTERA E’ FINITA NELLE MANI DELL’UOMO DELLE TENDE AZZURRE. Intervista a Edoardo Sanguineti di Pietro Spataro - a cura di Federico La Sala

Rileggere Marx, questo dobbiamo fare se vogliamo riorientarci. Dico Marx, ma anche Gramsci e Benjamin: credo possano ancora aiutarci
martedì 14 aprile 2009 di Federico La Sala
[...] «Una volta mi chiesero quale fosse la mia migliore qualità e quale il mio peggior difetto. Risposi: l’ostinazione. Mi ostino, come Berlinguer, a dire che non si vive per accumulare ricchezza e penso che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro e non sul consumo. Qui invece ti dicono grazie solo perché consumi. E allora io ripeto: no grazie. E mantengo la mia ostinazione».
Ha descritto un quadro fosco: quindi è pessimista per il futuro?
«Userei questa espressione: ottimismo (...)

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> Specchio, bello specchio... El País e il settimanale tedesco Der Spiegel hanno ricevuto una lettera di rimprovero da parte degli ambasciatori d’Italia in Spagna e in Germania. Il primo per avere scritto che Berlusconi è uno dei leader ”più sinistri”, il secondo per aver pubblicato in prima pagina un titolo giudicato sprezzante per l’Italia: ”Lo stivale puzzolente” (di Philippe Ridet - "Le Monde").

giovedì 16 aprile 2009


-  Specchio, bello specchio...

-  di Philippe Ridet

-  (Le Monde, 13 aprile 2009 - traduzione dal francese di José F. Padova)

Da un mese a questa parte Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio, rettifica tutte le informazioni pubblicate dalla stampa estera ritenute offensive per l’Italia e gli italiani. Il Times, che aveva ironizzato sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che consigliava agli sfollati del terremoto de L’Aquila (Abruzzi) di ”passare il fine settimana al mare”, si è visto immediatamente bacchettare da un comunicato ufficiale, mercoledì 8 aprile: ”Se l’inviato speciale britannico fosse stato sul posto, avrebbe potuto verificare la reazione positiva degli sfollati alle parole di conforto (...), pronunciate con un tono divertente, per convincere le famiglie a lasciare le tende per recarsi in uno degli alberghi della costa messi a loro disposizione”.

Un altro quotidiano britannico, The Guardian, ha anch’esso avuto diritto a rimostranze ufficiali per avere scritto che la fusione fra i partiti Alleanza Nazionale e Forza Italia avrebbe fatto nascere una formazione ”post-fascista”. Il quotidiano spagnolo El País e il settimanale tedesco Der Spiegel hanno ricevuto una lettera di rimprovero da parte degli ambasciatori d’Italia in Spagna e in Germania. Il primo per avere scritto che Berlusconi è uno dei leader ”più sinistri”, il secondo per aver pubblicato in prima pagina un titolo giudicato sprezzante per l’Italia: ”Lo stivale puzzolente”.

Suscettibile, Silvio Berlusconi? Si, ma non più degli italiani, che rifiutano di riconoscersi nello specchio che la stampa straniera mette loro davanti. Eppure non sono avari di critiche su loro stessi. Hanno perfino inventato una parola per questo, autolesionismo, per evocare la loro propensione a vedersi come gli ultimi della classe, i disprezzati d’Europa. Ma se qualcun altro lo fa al posto loro subito gli stessi che si descrivevano come ”abitanti di un Paese dove nulla funziona” inforcano il cavallo dell’orgoglio nazionale. L’atteggiamento pieno di dignità offesa di Silvio Berlusconi che rifiuta l’aiuto internazionale dopo il dramma de L’Aquila ne è un’illustrazione.

Questa questione dell’identità dell’Italia come viene percepita all’estero è stata perfino oggetto di un intervento durante un seminario per gli ambasciatori, il marzo scorso. Invitati dalla Farnesina (il ministero italiano degli Affari etseri), il corrispondente del Wall Street Journal e quello di Le Monde sono stati pregati di spiegare come essi vedevano l’Italia e in che modo ne dessero notizia. I due giornalisti si sono trovati d’accordo nel dire, in termini altrettanto diplomatici di quelli usati dal loro uditorio, che almeno quattro ostacoli impedivano loro di fare l’elogio quotidiano della Penisola: la mafia (e le sue declinazioni locali), l’inefficienza dell’amministrazione e dello Stato in generale, la politica xenofoba esaltata - e talvolta messa in atto - dalla Lega Nord e le pessime battute di Silvio Berlusconi.

”Saremo sempre gli italiani di un tempo”, si è lagnato qualche giorno fa il quotidiano Il Giornale (proprietà del fratello di Berlusconi) dopo la comparsa sulla stampa straniera di articoli che riguardavano le violenze contro gli stranieri. Le vittime dei pregiudizi: Il Paese della pizza e del mandolino è diventato il Paese dei razzisti”.

L’Istituto Ipsos ha presentato a Siena, nel dicembre 2008 e in occasione di un incontro organizzato dalla Fondazione Intercoltura, un sondaggio qualitativo centrato sulla percezione della Penisola da parte di una dozzina di testate estere, fra le quali Le Monde, realizzato fra giugno e settembre 2008. Secondo questo studio soltanto gli argomenti che riguardano coltura e patrimonio [artistico] portano all’elogio. Per il resto, l’evocazione della “dolce vita” provoca ”ironia”. La crisi economica e finanziaria porta a giudizi ”sovente negativi”, l’azione del governo è valutata con un ”approccio critico e severo”. I più indulgenti? La stampa russa e indiana. I più critici: i giornali francesi e argentini. In conclusione, Ipsos spiegava: ”Come riuscire a fare parlare delle cose belle e positive? Questa è la sfida per il futuro degli italiani e dell’Italia”.

Per la stampa che preferisce i treni che arrivano in ritardo a quelli puntuali l’Italia è un paradiso. I giornali della Penisola, che sono anch’essi una delle fonti d’informazione dei corrispondenti stranieri, traboccano di storie di malversazione, d’incuria, di corruzione, di crimini mafiosi. Silvio Berlusconi, che possiede più dell’80% dei mezzi audiovisivi italiani in quanto presidente di Mediaset e del Consiglio, tiene ugualmente d’occhi i giornali. Rimprovera loro di non vedere l’Italia con gli occhiali rosa e si lagna di essere maltrattato, poco amato, mal giudicato: ”Sono tentato di applicare misure dure” nei confronti della stampa, ha dichiarato recentemente.

Il terremoto de L’Aquila gli verrà in aiuto? I quotidiani italiani cominciano a lodare l’energia che ha ostentato per rassicurare le vittime e sovrintendere all’organizzazione impeccabile dei soccorsi. Perfino El País gli ha dedicato un editoriale elogiativo. La notizia è stata bene diffusa, sicuramente. Affinché ci ispiri?


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