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PACCHETTO SICUREZZA - E INCIVILTA’ ....

"SICUREZZA"?! I PRESIDI E I PROFESSORI, COME I MEDICI, CAMBIARE LA LEGGE: SIAMO EDUCATORI NON POLIZIOTTI. Nelle scuole parte la protesta. Una nota di Caterina Pasolini - a cura di pfls

martedì 5 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] "Questo provvedimento, che prevede l’obbligo di denuncia se lo studente non ha il permesso di soggiorno, è inumano, repressivo, foriero di gravi disagi per la convivenza civile. Danneggia il minore, toglie un diritto", sbotta Armando Catalano, che rappresenta più di duemila presidi della Cgil che sul sito www.flcgil.it hanno cominciato a raccogliere firme all’insegna di "io educo non denuncio". Perché, ripete, le leggi sanciscono il diritto all’istruzione, stabiliscono che l’unico (...)

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> "SICUREZZA"?! I PRESIDI E I PROFESSORI, COME I MEDICI, CAMBIARE LA LEGGE ---- LEGGE DI SICUREZZA PER IL GOVERNO!!! Voto di fiducia, schiaffo al Parlamento

mercoledì 6 maggio 2009

Fiducia sulla sicurezza, schiaffo al Parlamento

Voto di fiducia per la legge sulla sicurezza, voto di fiducia per la legge sulle intercettazioni. E’ un baratto in piena regola tra Berlusconi e la Lega, ancora una volta sulle spalle del Parlamento. Il Consiglio dei ministri dà il via libera con uno stringato comunicato. Poi il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, annuncia soddisfatto che "è finita una telenovela". La Lega può tirare un sospiro di sollievo: con tutti i dissensi e le contrarietà anche nella maggioranza sui temi più caldi del provvedimento - dalle ronde alla detenzione di sei mesi dei clandestini nei Cie - un voto libero del Parlamento rischiava di riservare amare sorprese per il provvedimento tanto inseguito dal partito di Bossi. Il voto di fiducia azzera i pericoli: e poco importa se il Parlamento riceverà l’ennesimo schiaffo e se gli appelli del presidente Napolitano cadranno nel vuoto. Del resto è lo stesso ministro Maroni ad ammettere, in serata, le ragioni della scelta del governo: "il voto segreto prescinde dal merito del provvedimento. i malumori che ci sono in una parte della maggioranza, ed escludo che questa parte sia la lega, si rendono evidenti con il voto segreto".

Un fatto normale lo definisce Umberto Bossi nell’annunciare che la fiducia sarà posta oggi alla Camera e che sarà votata domani. Ancora più esplicito Maroni: "Bisogna votare domani altrimenti 250 immigrati irregolari potranno uscire dai Cie"

Il ricorso alla fiducia avviene "per imbrigliare una maggioranza che ogni volta che può esprimersi con voto segreto contraddice le scelte del governo". E’ il commento di Massimo D’Alema commentando a Montecitorio la decisione del governo di porre la fiducia sul ddl sulla sicurezza. Secondo D’Alema, "tra decreti e fiducia il Parlamento non è messo nelle condizioni di svolgere il suo ruolo. È grave - conclude - il ricorso al voto di fiducia su un provvedimento di questo tipo".

Dello stesso tenore tutte le reazioni dell’opposizione. "Appena c’è un voto segreto vanno sotto. La maggioranza va sotto e usano la fiducia per tenerla unita con la forza», afferma il segretario del Pd, Dario Franceschini. E Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: "La decisione di porre l’ennesima fiducia, tra l’altro su un provvedimento che riguarda la sicurezza dei cittadini, dimostra la fragilità di questa maggioranza e conferma che il Parlamento non può svolgere la sua funzione". Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd a palazzo Madama. "Purtroppo assistiamo impotenti a questo ulteriore colpo di mano. Noi continuiamo a denunciarlo ma sarebbe ora che lo facessero anche i tanti osservatori e commentatori che lodano quotidianamente il comportamento, la compattezza e la forza di questa maggioranza. La verità -conclude la Finocchiaro- è che senza fiducia non stanno in piedi, altro che coerenza con le priorità dell’ azione di governo!".

Commenta il leader Idv Antonio Di Pietro:"Il piano sulla sicurezza è un piano repressivo, che non prevede un euro in più per la sicurezza. I poliziotti rincorrono delinquenti mettendo di tasca propria la benzina alle auto e mio figlio che fa il poliziotto ed è aumentato di cinque chili non ha nemmeno i pantaloni da mettere. Altro che legge sulla sicurezza".

* l’Unità, 06 maggio 2009


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