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La lettera che ’non conta nulla’ e il ... "non capire niente"!!!

LA QUESTIONE DELLA "H": IL NON CAPIRE UN’ ACCA E LA SCIATTERIA NAZIONALE. Una nota di Piero Ottone e una di Giulio Nascimbeni - a cura di Federico La Sala

lunedì 18 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] NON CAPIRE UN’ACCA - Il significato di questo modo di dire è «non capire niente». Eppure «h» è l’ ottava lettera dell’ alfabeto, però è priva di suono proprio. In italiano «h» è presente nelle voci verbali «ho, hai, ha, hanno» che testimoniano la derivazione dal latino (habeo, habes, habet, habent) e nelle esclamazioni «ah!, ahi!, deh!, ehi!», ma non ha alcun valore agli effetti della pronuncia e quindi corrisponde a «niente, nulla» [...]
SE UN PAPA TEOLOGO SCRIVE LA SUA PRIMA (...)

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> LA QUESTIONE DELLA "H": IL NON CAPIRE UN’ ACCA E LA SCIATTERIA NAZIONALE. --- ASCOLTARE (ANCORA E SEMPRE) LA LEZIONE DI PONZIO PILATO E NON CAPIRE UNA "H" (ACCA)?!

domenica 1 marzo 2020

L’ORAZIONE SULLA DIGNITA’ DELL’UOMO - A UNA DIMENSIONE.

Da Giovanni Pico della Mirandola* a Herbert Marcuse** e ...

CARO ARMANDO, PER IMPARARE "a vivere meglio senza lasciarci condizionare dalla paura della morte, cioè dalla religione, qualunque essa sia", CREDO CHE SIA NECESSARIO riconsiderare il problema di "come nascono i bambini" (a tutti i livelli)! Hai ragione: "Non possiamo permetterci, con le Sibille, Maria Vergine, Cristo come dio, Maometto ed altre favolette l’illusione di un altro Messia"! Ci siamo addormentati nella tradizione cattolico-costantiniana e illuministica acritica (contro Kant), e abbiamo finito per "concepire" noi stessi e noi stesse secondo la bio-logia e l’andro-logia “unidimensionale” dell’omuncolo!

L’«ECCE HOMO» di Ponzio Pilato, al contrario!, ci dice proprio questo - la fine delle "favolette" e di ogni "illusione di un altro Messia". Il discorso è di diritto e di fatto, romanamente universale, vale a dire, antropologico (non limitato all’«omuncolo» di qualche "uomo supremo" o “superuomo”!):

      • PONZIO PILATO «disse loro: "Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa". Uscì dunque Gesù, portando la corona di spine e il mantello di porpora. Pilato disse loro: "«Ecco l’uomo» (gr. «idou ho anthropos», vulg. «ecce homo»)". Vedendolo, i sommi sacerdoti e i loro inservienti gridarono: "Crocifiggi! Crocifiggi!" Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui colpa". Gli risposero gli Ebrei: "Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto figlio di Dio"» (Gv. 19, 4-7).

SE SIAMO ANCORA CAPACI DI LEGGERE, COSA VA SIGNIFICANDO NEL TEMPO LA LEZIONE DI PONZIO PILATO?! Non è una lezione critica contro i "sovranisti" laici e religiosi di ieri e di oggi?!

Che vogliamo fare? Continuare a riportare noi stessi e noi stesse davanti a Pilato e ripetere da scemi e da sceme la stessa scena, riascoltare il suo "Ecce Homo" e non capire una "H" (acca)?!


* Discorso sulla dignità dell’uomo.

** L’uomo a una dimensione.

P.S. - RICORDANDO ... GLI ARCADI DI TERRA D’OTRANTO, VIRGILIO, E IL “VECCHIO DI CORICO”. A SOLLECITAZIONE E CONFORTO DELL’IMPRESA.

Federico La Sala


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