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ITALIA 1994-2009. DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"? CHI E’ IL MENTITORE ISTITUZIONALE?!

CASO BERLUSCONI - MILLS: DIMISSIONI E IMPEACHMENT PER BERLUSCONI. Debora Serracchiani: «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l’impeachment» - a cura di Federico La Sala

BERLUSCONI FA FINTA DI NIENTE E CONTINUA L’ATTACCO ALLA COSTITUZIONE. IL PRESIDENTE DELL’ ITALIA SONO IO: "FORZA ITALIA"!!!
venerdì 22 maggio 2009 di Federico La Sala
[...] Sulle conseguenze della sentenza Mills, come su molte altre cose, è tranchant nella video-intervista de l’Unità. «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l’impeachment» [...]
"FATTORIA ITALIA". LA SCRITTA SUL CANCELLO D’ENTRATA: "IL POPOLO DELLA LIBERTA’" ....
A FUTURA MEMORIA. APPROVATO IL "LODO ALFANO". L’IMMUNITA’ AD PERSONAM SALVA IL PRESIDENTE DI "FORZA ITALIA" DA TUTTO, MA NON DALL’IMMANE VERGOGNOSO REATO DELL’AVER RUBATO (...)

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> CASO BERLUSCONI - MILLS: DIMISSIONI E IMPEACHMENT PER BERLUSCONI. --- Ormai sembra chiaro che si crede Napoleone. Il problema è che non è un signore di passaggio, ma il presidente del Consiglio (Dario Franceschini).

giovedì 21 maggio 2009

Berlusconi: «Parlamento dannoso e inutile» *

«Adesso diranno che offendo il Parlamento ma questa è la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducente». È un passaggio dell’intervento del premier Silvio Berlusconi all’assemblea di Confindustria nel quale il presidente del Consiglio ha sottolineato come le modalità di voto spingano i molti parlamentare a seguire le indicazioni di voto dei capigruppo.

«Avete un governo che per la prima volta è retto da un imprenditore e da una squadra di ministri che sembrano membri di un Cda per la loro efficienza. Dobbiamo però fare i conti con una legislazione da ammodernare perchè il premier non ha praticamente nessun potere e dovremo arrivare ad un ddl di iniziativa popolare perchè non si può chiedere ai capponi e ai tacchini di anticipare il Natale». Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ribadisce, davanti alla platea di Confindustria, la necessità di rafforzare i poteri del presidente del Consiglio. «Il presidente del Consiglio - aggiunge Berlusconi - non ha nessun potere perchè la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e quindi tutti i poteri sono stati dati al Parlamento e non al premier».

Poi l’affondo sulla giustizia: «La giustizia penale è una patologia nel nostro sistema. I giornali oggi dicono che non è possibile criticare i giudici, ma criticare i giudici è un diritto di ogni cittadino». A questo passaggio la platea ha applaudito. «È come se Mourinho fosse l’arbitro di una partita Milan-Inter».

«Metteremo tutto il nostro impegno nella riforma della giustizia penale e non ci fermeremo fino alla divisione delle carriere», ha annunciato il premier, attaccando "certa" magistratura e affermando la sua determinazione a fare la riforma della giustizia «nell’interesse dei cittadini italiani». «Io sono esacerbato e voglio dichiarare pubblicamente la mia indignazione. Io ne sono fuori - spiega - perchè abbiamo il lodo Alfano che sposta la prescrizione e poi ho le spalle larghe, più mi picchiano più mi rinforzano ma un cittadino normale con questa situazione paga un prezzo troppo alto».

«Rispetto» per i singoli magistrati e l’intera istituzione giudiziaria. È quello che chiede l’Associazione nazionale magistrati al presidente del Consiglio, dopo le ultime esternazioni sulle toghe. «La magistratura non vuole essere trascinata su un terreno di contrapposizione che non le appartiene» dice il presidente Luca Palamara, che avverte che «il clima di scontro fa male al Paese».

Mentre tocca a Fini intervenire per difendere il ruolo del Parlamento. «Quando riesce ad operare attraverso procedure "aperte" è e viene percepito dalla società come un interlocutore ineludibile, qualificato ed impegnato», replica il presidente della Camera, aprendo a Montecitorio i lavori di un seminario proprio sul Ruolo del Parlamento nella transizione verso il federalismo fiscale: «L’iter della legge sul federalismo fiscale smentisce la tesi dell’inevitabile tramonto del ruolo del Parlamento come legislatore, della sua presunta marginalizzazione nella definizione delle leggi».

«Ormai sembra chiaro che si crede Napoleone. Il problema è che non è un signore di passaggio, ma il presidente del Consiglio, quindi sarebbe prudente non ridere». Così il segretario del Pd, Dario Franceschini, commenta l’intervento di oggi del premier Silvio Berlusconi all’assemblea di Confindustria.

* l’Unità, 21 maggio 2009


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