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L’EUROPA, L’ITALIA, E LA COSTITUZIONE: "AVERE IL CORAGGIO DI DIRE AI GIOVANI CHE SONO TUTTI SOVRANI ..." (don Lorenzo Milani).

ESAME DI MATURITA’: PRIMA PROVA SCRITTA. Tracce .... im-possibili - a cura di Federico La Sala

mercoledì 18 giugno 2014
IL NOVECENTO: "MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO". CON GRAMSCI, PRIMO LEVI E KURT H. WOLFF - SULLA ZATTERA DELLA MEDUSA, SU UN OCEANO DIPINTO, CON L’AMORE COGNITIVO. Materiali sull’argomento
ESAME DI MATURITA’, PER POLITICI, INTELLETTUALI, FILOSOFI, E ISTITUZIONI. Una traccia proposta dagli studenti e dalle studentesse, dai e dalle prof, di tutta l’Italia

[...] TRACCIA N. 4
DONNE E UOMINI, DEMOCRAZIA, E RICERCA SCIENTIFICA. Nei regimi totalitari, l’attività del cervello (...)

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> ESAME DI MATURITA’ 2009 - 2010: PRIMA PROVA SCRITTA. --- L’ART. 54 DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E "IL CAV CHE ABBAIA".

giovedì 18 marzo 2010

Cav. che abbaia

di Massimo Gramellini (La Stampa, 18 marzo 2010)

Nei Paesi normali, un capo del governo che urla a un’autorità dello Stato «fate schifo», «siete una barzelletta» e ordina di chiudere un programma del servizio pubblico sarebbe costretto ad andarsene nel giro di un’ora. Sempre in quei famosi Paesi, quando un’autorità dello Stato viene trattata dal capo del governo alla stregua di una cameriera, si dimette in un sussulto d’orgoglio oppure esegue l’ordine.

Ma noi siamo nella terra degli arlecchini: più servili che servi. Tutti inchini e promesse, niente sostanza. Attraverso il sipario trasparente delle intercettazioni osserviamo questi funzionari mentre si sorbiscono le reprimende del Capo in silenzio (il silenzio degli Innocenzi). Cercano di ammansirlo con parole vaghe, alzano fumo, ma alla fine che fanno? Niente. Lasciano Santoro al suo posto (per fermarlo un misero mese hanno dovuto appiedare pure Vespa) e il Cav. in preda a un delirio di onni-impotenza. Poi, passata la tempesta telefonica, si sfogano con gli amici: «Aho’, quello me manda a fare in c. ogni tre ore!». E lo dicono senza dignità, ma anche senza paura, come se la loro essenza millenaria di burocrati li mettesse al riparo persino dalle ire del padrone.

Montanelli sosteneva che durante il ventennio l’unica resistenza al fascismo la fecero gli impiegati pubblici, contro l’abolizione della pausa cappuccino. Chinavano il capo, allargavano le braccia. E continuavano ad andare al bar. Fu pensando a loro che Mussolini ammise: «Governare gli italiani non è difficile, è inutile». Una grave iattura, certo, ma talvolta consente di evitarne di peggiori.


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