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L’EUROPA, L’ITALIA, E LA COSTITUZIONE: "AVERE IL CORAGGIO DI DIRE AI GIOVANI CHE SONO TUTTI SOVRANI ..." (don Lorenzo Milani).

ESAME DI MATURITA’: PRIMA PROVA SCRITTA. Tracce .... im-possibili - a cura di Federico La Sala

mercoledì 18 giugno 2014
IL NOVECENTO: "MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO". CON GRAMSCI, PRIMO LEVI E KURT H. WOLFF - SULLA ZATTERA DELLA MEDUSA, SU UN OCEANO DIPINTO, CON L’AMORE COGNITIVO. Materiali sull’argomento
ESAME DI MATURITA’, PER POLITICI, INTELLETTUALI, FILOSOFI, E ISTITUZIONI. Una traccia proposta dagli studenti e dalle studentesse, dai e dalle prof, di tutta l’Italia

[...] TRACCIA N. 4
DONNE E UOMINI, DEMOCRAZIA, E RICERCA SCIENTIFICA. Nei regimi totalitari, l’attività del cervello (...)

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> ESAME DI MATURITA’ 2009 - 2010: PRIMA PROVA SCRITTA. Tracce .... im-possibili ---- LA CRISI E UNA STRATEGIA PER LA SOPRAVVIVENZA. Sette lezioni di vita (con intervista - di Jacques Attali).

martedì 22 giugno 2010

"O sancta semplicitas! In mezzo a quale strana semplicità, in quale falsità, vive l’uomo!" sarebbe tutto così facile se ci fosse qualcuno in grado di sentire, di capire quelle che sono le necessità dell’uomo. Un "uomo" capace di manifestare i propri impulsi, un uomo capace di distinguere il bene dal male, un uomo che sappia agire nei limiti delle proprie parole, dei propri pensieri, in funzione di quel bene che s’era fissato... Non lo trovereste. Trovatemi un uomo che messo nelle condizioni di averne di più non ne prenderebbe ancora. "La causa sui è la miglior contraddizione di sè sin qui concepita, una sorta di stupro e artificiosità logica" ma è in realtà, vi dirò, "la causa sui" in realtà é la bibbia della società occidentale, della politica, dell’economia tutta o almeno della maggioranza... Sembra che le cose siano state stravolte del tutto, sembra di essere tornati qualche decennio in dietro, sì forse non è passato nemmeno un secolo, quando la nostra economia fece crack, e poi quando la nostra politica fece Crack, questo giro... abbiamo fatto CRACK! Sì, punto il dito verso la società tutta, o sempre, almeno quella maggioranza, che non ha imparato a vivere secondo quelle regole che si era dettata, che dopo tante guerre, lotte, dopo tanto sangue non ha onorato la propria vittoria più grande. Sì, perchè noi abbiamo vinto in realtà, voglio dire, su carta, noi abbiamo vinto! L’ONU! Quella è la più grande vittoria per il bene sul male possibile l’umanità tutta-ora qui me lo consento-, anche se a rigor di vero erano solo 192 paesi ad avere seduti a quel tavolo i loro rappresentanti a decidere i diritti ma anche i limiti dell’uomo. Qualcuno, più di uno, mi sembra, si sedette a tavolino e scrisse con stilografiche una costituzione; ancora prima si scrissero libri con penne d’oca che, anche loro, erano rivolti all’uomo per l’uomo. Purtroppo l’uomo si è dimenticato di sè stesso, o di nessuno, troppo stanco e impegnato a fare altro, distratto da quella che non era la sua natura ma che egli stesso aveva scelto. La soluzione a tutto l’avevamo trovata: era l’uomo, riconosciuto nei suoi limiti ma nella sua infinità... Ma me pare di essere caduti nel Paese delle Meraviglie dove tutto ciò che che non è sarebbe, e dove tutto ciò che non è è. Parlo da profana, ma l’economia non era quella cosa, quel qualcosa che avrebbe dovuto soddisfare dei bisogni?, sui libri c’è scritto bisogni di famiglia, allora com’è che le famiglie non arrivano a fine mese, che i bambini muoiono ogni giorno; scusate ma l’economia non era divenuta mondiale già da un po’... Ci hanno preso in giro ci hanno voluto far credere di avere la libertà di sceglierci in funzione di qualcosa che in realtà non volevamo. Ma cos’è questa cosa? L’egoismo, l’individualità, per dirla bella, potrà sembrare banale ma lì, dove si accresce il proprio Io a discapito di quello altrui, lì è situata la più grande falla della sociètà moderna, che in partenza, come idea nasce con tutte le potenzialità della società giusta, ma che però nei fatti mi sembra un po’ il declino dell’Ultima Respubblica. l’uomo, un uomo che voglia sopravvivere in questo mondo dettato da ideali inesistenti, ma che comunque fanno il mondo quello che è, e quindi fanno questa la realtà, quell’uomo, mi hanno insegnato, per cambiarlo, per sovvertire l’ordine delle cose deve sapersi affermare in quella realtà e una volta che abbia raggiunto quel fatidico momento in cui ha l’occasione di superarsi deve superarsi e superare quella falla dove tutti cadono e vengono risucchiati. in realtà la missione di quell’uomo sarebbe affermare un valore, e questa volta non monetario, da superare. o sintetizzare, si perchè questo è un pensiero che mi è balenato in mente spesse volte, decidere solo i limiti, le necessità, immaginate un mondo dove le guerre scoppiano solo per il valore della vita e non per soldi, immaginate che bel mondo se questi due singoli concetti fossero applicati in transfert con tutti le loro più svariate aggettivazioni... immaginate che bello cadere in mondo del genere. « Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte[1] nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole [...] » pensavo una decisione fosse un pensiero volitivo.

-  scusate so di essere uscita dal seminato, ho cominciato a scrivere e c’ho preso gusto, non ho letto nemmeno i documenti, è una notte un po’ insonne... ho letto molte delle traccie che avete proposto, non riuscivo a smettere di pensare e ho scritto a raffica-

buona notte


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