Caro Francesco,
penso che tu possa parlare per te e non per Vattimo. Se non altro perchè il voto è personale. Io non so cosa voterebbe Vattimo alla provinciali, se potesse votare; so soltanto che al ballottaggio delle comunali di San Giovanni in Fiore dichiarò di stare dalla parte di Barile (allora FI) e contro una sinistra borghese e autoreferenziale. Credo, inoltre, che Berlusconi avrà vita lunga, finché non si saranno spazzate via le macerie di un centro-sinistra oramai in frantumi. Solo allora si potrà ricostruire un’alternativa - seriamente e veramente di sinistra - a Berlusconi. Quanto alla "candidabilità" o meno di Gentile e Oliverio, se vogliamo fare un discorso legalitario dovremmo mandare in galera parecchi parlamentari europei, nazionali e regionali di Pdl e Pd. Ma non essendo io un tribunale, non posso pronunciarmi sulla dignità legale di essere candidati; peraltro le inchieste giudiziarie sono così complesse e intrecciate che non sono in grado di venirne a capo. Quello che faccio - nell’avvicinarmi al voto - è una valutazione politica, quella che ogni cosentino in senso lato dovrebbe fare, sul merito e le capacità. Conosco persone di destra che alle comunali votarono Vattimo e persone di sinistra che in massa hanno appena votato Barile. Il voto può essere un "atto di disobbedienza, che come atto di libertà, è l’inizio della ragione".
Con amicizia,
Vincenzo Tiano