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Editoriale

Calabria: Mario Oliverio, che scende sotto il 50% a San Giovanni in Fiore, va al ballottaggio per la Provincia di Cosenza

Una campagna elettorale costosissima, con azioni prepotenti e irrispettose, non gli è valsa all’intronizzazione
domenica 14 giugno 2009 di Emiliano Morrone
Mario Oliverio ha perso. È un fatto. Il candidato del Pd, quattro volte deputato, consigliere e assessore regionale in un ventennio, non è riuscito a farsi rieleggere presidente della Provincia di Cosenza.
Ora ha il magone del ballottaggio, il che è una goduria immensa: dovrà bussare a ogni porta, compresa la mia, chiusa da anni per trasferimento obbligatorio. Sarà costretto a supplicare chicchessia, a prospettare il paradiso, per rientrare a palazzo, in una provincia squassata da (...)

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> Calabria: Mario Oliverio, che scende sotto il 50% a San Giovanni in Fiore, va al ballottaggio per la Provincia di Cosenza

lunedì 15 giugno 2009

Caro Francesco,

penso che tu possa parlare per te e non per Vattimo. Se non altro perchè il voto è personale. Io non so cosa voterebbe Vattimo alla provinciali, se potesse votare; so soltanto che al ballottaggio delle comunali di San Giovanni in Fiore dichiarò di stare dalla parte di Barile (allora FI) e contro una sinistra borghese e autoreferenziale. Credo, inoltre, che Berlusconi avrà vita lunga, finché non si saranno spazzate via le macerie di un centro-sinistra oramai in frantumi. Solo allora si potrà ricostruire un’alternativa - seriamente e veramente di sinistra - a Berlusconi. Quanto alla "candidabilità" o meno di Gentile e Oliverio, se vogliamo fare un discorso legalitario dovremmo mandare in galera parecchi parlamentari europei, nazionali e regionali di Pdl e Pd. Ma non essendo io un tribunale, non posso pronunciarmi sulla dignità legale di essere candidati; peraltro le inchieste giudiziarie sono così complesse e intrecciate che non sono in grado di venirne a capo. Quello che faccio - nell’avvicinarmi al voto - è una valutazione politica, quella che ogni cosentino in senso lato dovrebbe fare, sul merito e le capacità. Conosco persone di destra che alle comunali votarono Vattimo e persone di sinistra che in massa hanno appena votato Barile. Il voto può essere un "atto di disobbedienza, che come atto di libertà, è l’inizio della ragione".

Con amicizia,

Vincenzo Tiano


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