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TEMA DI MATURITA’ 2009, PER L’ITALIA. EMERGENZA POLITICO-EDUCATIVA: LA COSTITUZIONE, IL MENTITORE ISTITUZIONALE, E LA SCHISMOGENESI.

IL SOGNO DEL MINISTRO BRAMBILLA, IL LAVORO DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA", E IL "DISFATTISMO" DELLA STAMPA ITALIANA. Due articoli sul tema - a cura di Federico La Sala

"Ancora una volta si riempiono i giornali di spazzatura e di falsità. Io non mi farò certo condizionare da queste aggressioni e continuerò a lavorare, come sempre, per il bene del Paese".
martedì 16 giugno 2009 di Federico La Sala
[...] Questa volta a far arrabbiare Silvio Berlusconi, che in una dichiarazione diffusa oggi attacca nuovamente la stampa, è il Corriere della Sera, con le notizie, riportate in prima pagina, sull’inchiesta della procura di Bari relativa ad appalti nel settore sanità concessi in cambio di mazzette, con intercettazioni nelle quali alcuni imprenditori coinvolti parlerebbero di soldi versati a ragazze per partecipare a feste nelle abitazioni romane e sarde di Silvio Berlusconi [...]
CRISI (...)

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> IL SOGNO DEL MINISTRO BRAMBILLA, IL LAVORO DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA", E IL "DISFATTISMO" DELLA STAMPA ITALIANA. --- Ragazze a pagamento per le feste del premier. Sigillate le registrazioni della D’Addario.

giovedì 18 giugno 2009


-  Ascoltate 5 ragazze nell’indagine a Bari su donne a pagamento nelle residenze di Berlusconi
-  L’ipotesi: l’imprenditore Tarantini "ammorbidiva" persone influenti con escort per avere aiuti

-  Ragazze a pagamento per le feste del premier
-  Sigillate le registrazioni della D’Addario

-  L’inchiesta resta a Bari: "Il contratto illecito è stato stipulato e perfezionato nel capoluogo"

ROMA - Il pm teme le fughe di notizia e le registrazioni degli incontri tra il premier e il teste chiave dell’inchiesta sulle feste a palazzo Grazioli, sono finite nella cassaforte della Procura di Bari. Una delle ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori è che l’imprenditore Giampaolo Tarantini abbia ingaggiato escort per ingraziarsi persone di potere che avrebbe incontrato durante le feste nella residenza romana di Silvio Berlusconi.

Per ora è solo "un’ipotesi investigativa" come dicono nella Procura di Bari, ma i magistrati vogliono vederci chiaro e sull’azienda Tecnohospital dei fratelli Tarantini hanno chiesto accertamenti per scoprire eventuali relazioni tra l’ingaggio delle donne - quindi il reato di induzione alla prostituzione - e la fornitura di materiale medico.

Sigilli alle audiocassette degli incontri. La figura chiave dell’inchiesta resta Patrizia D’Addario che ha raccontato di essere stata a due feste nella residenza romana del premier e di avere le prove, depositate in Procura, comprese le registrazioni audio e video degli incontri. Per evitare fughe di notizie, il pm ha sigillato le audiocassette registrate dalla quarantaduenne barese durante due feste a Palazzo Grazioli con il premier. "La prima volta - ha detto la donna al Corriere della sera - lo scorso ottobre: eravamo una ventina. Giampaolo (Tarantini, ndr), mi diede mille euro. Un’altra volta sono rimasta a dormire a palazzo Grazioli. Era la sera dell’elezione di Obama". Di solito i nastri vengono ascoltati dal magistrato inquirente e dagli investigatori e, successivamente, affidate ad un consulente che si occupa di eliminare i rumori di fondo e trascrivere i dialoghi. Ma per ora, il contenuto delle audiocassette consegnate dalla D’Adario è in cassaforte e non sarà trascritto.

Ascoltate cinque ragazze. Verifiche sono state condotte anche sugli spostamenti di alcune donne che avrebbero partecipato, dietro pagamento, alle feste organizzate nelle residenze private di Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. Cinque ragazze sono state già ascoltate dagli investigatori ed altre lo saranno nei prossimi giorni insieme ai testimoni che, a detta delle ragazze, hanno partecipato con loro alle feste.

Controlli in hotel e all’aeroporto. Controlli di Polizia sono stati infine ordinati anche sulle intestazioni di biglietti aerei e i pernottamenti in alcuni hotel romani dove le ragazze ascoltate dalla Procura avrebbero detto di essere state ospitate prima dell’incontro con il premier.

L’indagine resta a Bari. Una cosa è certa: l’inchiesta rimane a Bari. A chi sussurrava che l’indagine potesse essere trasferita a Roma, fonti inquirenti spiegano che "la competenza barese è confortata dal fatto che il contratto illecito, cioè l’incarico che sarebbe stato dato alla D’Addario, è stato stipulato e perfezionato a Bari".

* la Repubblica, 18 giugno 2009 (ripresa parziale).


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