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PIANETA TERRA. SULLE ALI DELLO SPIRITO DI FILADELFIA E DI GIOACCHINO DA FIORE, PER IL DIALOGO E LA PACE ...

AGENDA G8 DELL’AQUILA. PER L’AFRICA: OBAMA ("Per la mia terra è l’ora del riscatto"), CARDINALE MARTINI ("L’Africa in questo momento ha grande bisogno di aiuto disinteressato"). Attesa per il discorso del presidente Usa ad Accra - a cura di Federico La Sala

venerdì 10 luglio 2009 di Federico La Sala
[...] L’Africa in questo momento ha grande bisogno di aiuto disinteressato, che le permetta di ricostruire le istituzioni venute meno e la provveda di uomini politici attenti al benessere del continente e del loro Paese, al di là degli interessi puramente tribali. Ci si augura che il prossimo G8 sia attento anche a queste realtà, come lo sarà per tante altre in difficoltà, in particolare per la città e la regione dell’Aquila. Un mondo che proceda in unità e corresponsabilità è un mondo che (...)

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> AGENDA G8 DELL’AQUILA. PER L’AFRICA ---- La mia Liberia, più scuole e meno corrotti (di ELLEN JOHNSON-SIRLEAF)

domenica 5 luglio 2009

La mia Liberia, più scuole e meno corrotti

di ELLEN JOHNSON-SIRLEAF (La Stampa, 5/7/2009) *

Per più di un decennio la maggior parte dell’Africa ha fatto dei passi avanti. L’economia è cresciuta, la povertà si è ridotta e i governi democratici si sono diffusi. Ma la crisi economica globale minaccia di annullare questi progressi, riducendo gli investimenti, le esportazioni e gli aiuti proprio nel momento incui dovrebbero aumentare per consolidare il successo.

Mentre l’attenzione della comunità internazionale è stata - comprensibilmente - rivolta soprattutto verso il Darfur, la Somalia e lo Zimbabwe, altri Paesi del continente come il Ghana, la Tanzania, il Mozambico e la Liberia hanno operato una svolta lontano da ogni clamore. I tassi di crescita economica di molte nazioni hanno regolarmente superato il 5 per cento. La chiave di questo progresso è una leadership africana più forte e una governance più trasparente. Oggi, più di 20 Paesi africani sono delle democrazie, negli anni ’80 erano solo tre. Questi Paesi hanno elezioni libere, uno standard migliore del rispetto dei diritti umani e media molto più liberi.

Questi progressi sono stati sostenuti da un assistenza allo sviluppo sempre più efficace. Prendiamo quello che è successo nel mio Paese, la Liberia. Dopo 14 anni di devastante guerra, abbiamo affrontato sfide enormi. Per questa svolta il nostro governo eletto democraticamente ha collaborato con partners internazionali e con un numero sempre maggiore di investitori privati. Negli ultimi tre anni abbiamo raddoppiato le iscrizioni alla scuola elementare, rinnovato centinaia di aziende sanitarie, cominciato a ricostruire le strade e riavviare le reti elettriche.

Abbiamo fatto passi importanti per sradicare la corruzione e rimuovere funzionari senza scrupoli. La crescita annua ha raggiunto il livello di diversi punti percentuali. E, soprattutto, viviamo in pace. Stiamo ricostruendo la nostra nazione riportandola a quella che era, vibrante di vita, e siamo già riusciti a rimettere in moto il componente principale di questa rinascita: la speranza. Senza il sostegno internazionale non saremmo mai riusciti a compiere questi progressi e saremmo oggi ancora a rischio di ripiombare in una guerra.

La crisi economica globale sta minacciando i progressi fatti dal mio Paese e nel resto del continente. La riduzione delle rimesse dai lavoratori all’estero, il ridimensionamento dello scambio merci e degli investimenti rischiano di danneggiare le nuove attività imprenditoriali, togliere il lavoro a migliaia di persone, aumentare la tensione e l’instabilità. La crisi - che l’Africa non ha contribuito a causare - richiede una reazione forte. Le nazioni del nostro continente devono fare la loro parte continuando a lottare contro la corruzione ed eliminare gli ostacoli alla crescita del settore privato. Ma così come i Paesi industrializzati hanno bisogno di stimoli, così le economie africani necessitano di un impulso per mantenere il loro progresso.

Il vertice del G8 che si terrà in Italia ha un ruolo importante. Tra le altre misure da prendere, le nazioni del G8 devono mantenere le loro promesse di aumentare gli aiuti e renderli più efficaci attraverso la riduzione dei ritardi burocratici, dell’acceleramento degli esborsi e di un maggiore coordinamento con le priorità africane. Aiuti efficaci non sono certamente l’unica risposta da dare, ma hanno un ruolo sempre più importante man mano che le altre risorse si prosciugano. Sono necessari per porre le basi alla crescita del settore privato. Per una nazione europea come l’Italia si tratta di un investimento intelligente nella prosperità e nella stabilità nel proprio cortile di casa.

Sarebbe un’ironia crudele se, proprio mentre l’Africa comincia ad assaporare il successo, le sue prospettive venissero troncate da una crisi che il continente non è in grado di controllare. Una forte azione dei governi africani insieme a un robusto sostegno della comunità internazionale possono impedire il deragliamento della rinascita africana. Ma per farlo ci vuole l’impegno di tutte e due le parti.

* presidente della Liberia e autore di «This Child Will Be Great: Memoir of a Remarkable Life by Africa’s First Woman President».


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