L’Anm a Berlusconi: "Insulti rischiano di sovvertire equilibri"
Luca Palamara replica all’ennesimo "stillicidio" del premier: "Non si può mettere in modo così violento in discussione un organo dello Stato". E accusa: "Si vuole una magistratura docile, che non disturbi il manovratore di turno" *
ROMA - "Nell’ultimo periodo per scelta ci eravamo imposti di non replicare a quello che è diventato uno stillicidio. E’ difficile trovare termini per esprimere il nostro rimpianto e disappunto. Non si può mettere in modo così violento in discussione un organo dello Stato, non è più solo un problema dei magistrati, ma di tutte le istituzioni". Lo ha detto Luca Palamara, presidente dell’Anm, ospite di Sky Tg24 Pomeriggio, replicando alle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi, che ieri ha proposto una commissione parlamentare di inchiesta contro "certa magistratura".
"Assistiamo a invettive e insulti. - accusa ancora Palamara - Si vuole una magistratura docile che non disturbi il manovratore di turno". Il che non significa però che la magistratura sia, come accusano tanti esponenti di governo, "una corporazione che vuole assolvere tutto": "Il 10% dei magistrati in servizio viene sottoposto a procedimento disciplinare e il 3% viene condannato a sanzioni disciplinari", assicura Palamara.
"Mettere in maniera così violenta in discussione una funzione dello Stato rischia veramente di sovvertire quelli che sono gli equilibri. - avverte il presidente dell’Anm - Ogni inchiesta della magistratura viene strumentalizzata, si attribuisce un colore ad ogni inchiesta: non vorrei che si dimenticasse il ruolo fondamentale che la la funzione giudiziaria ha in uno stato democratico".
* la Repubblica, 04 ottobre 2010