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ANNO SACERDOTALE E AFFARI: "IN GOD WE TRUST"!!! NEI TEMPI DI CARESTIA, L’ "EU-CHARIS-STIA" BISOGNA VENDERLA A "CARO PREZZO” (Benedetto XVI, Deus caritas est, SCV 2006)!!!

FIRENZE: DON ALESSANDRO SANTORO, LE PIAGGE, E L’INTERVENTO DELL’ARCIVESCOVO BETORI. Notizie sul caso - a cura di Federico La Sala

La vicenda di don Alessandro Santoro, il parroco delle Piagge rimosso dal suo incarico da Monsignor Betori dopo aver celebrato il matrimonio in chiesa di Sandra Alvino, ex trans con il compagno di una vita, continua ...
mercoledì 11 novembre 2009 di Federico La Sala
[...] LA LETTERA DELL’ARCIVESCOVO - «Cari amici della comunità Le Piagge - scrive Betori - vi ringrazio per l’attenzione che state manifestando alla vita della comunità e alla persona di don Alessandro Santoro, avendo anche presente ciò che questa attenzione ha generato negli anni. Ma non posso trattare il caso che vi riguarda diversamente da come ho sempre impostato il mio impegno nelle nomine e trasferimenti dei presbiteri diocesani, anche quando esse hanno dovuto provocare sofferenze (...)

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> FIRENZE: DON ALESSANDRO SANTORO, LE PIAGGE, E L’INTERVENTO DELL’ARCIVESCOVO BETORI. --- DOMENICA PROSSIMA, A MESSA ALLE PIAGGE (di Pierluigi Sullo)

venerdì 30 ottobre 2009

A messa alle Piagge

di Pierluigi Sullo (il manifesto, 30.10.2009)

Quando mi chiedo perché reagisco con fastidio ai toni anticlericali che vengono adoperati nella polemica su contraccettivi e simili, le risposte che mi vengono in mente sono nomi e cognomi: Alex Zanotelli, Pierluigi Di Piazza, Gianni Fazzini, Filippo Mondini e Giorgio Poletti, Antonio Rovelli, Andrea Gallo, Albino Bazzotto, Daniele Moschetti... E Alessandro Santoro, beninteso. Preti, missionari, che ho incontrato facendo Carta, cioè razzolando nei cortili della società. Persone che affermano, anzi fanno, la lotta per la pace e la sperimentazione di altri consumi, una socialità accogliente e il rifiuto del razzismo, la tutela dei beni comuni e la pura e semplice democrazia (che non è quella che si vede in tv).

L’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, ovviamente conosce meglio di me la parola di Cristo, che io cito a memoria (grazie agli anni dai Salesiani) e che dice più o meno: chi dà scandalo ai bambini, gli si leghi una pietra di mulino al collo e lo si getti nell’acqua.

«Scandalo» è la parola che usa la Comunità delle Piagge per esprimere lo stato d’animo comune dopo la rimozione di Alessandro, colpevole - come è noto - di aver celebrato un matrimonio non tanto formale ma molto affettuoso tra un uomo e una donna nata uomo.

Betori aveva spiegato il provvedimento dicendo che i cristiani delle Piagge erano «sconcertati e confusi». E loro rispondono che no, non sono affatto sconcertati o confusi, ma scandalizzati del fatto che il vescovo, «ad un anno dalla nomina a Firenze non ha sentito la necessità di incontrare e conoscere da vicino la nostra realtà», e anche perché la punizione è stata comunicata prima alla stampa che alla Comunità e allo stesso Santoro.

Assieme ai nostri amici delle Piagge Carta ha organizzato proprio lì, al Pozzo, il 10 e 11 ottobre scorsi un incontro: duecentocinquanta persone a discutere di «democrazia chilometro zero», ossia di come rovesciare il procedimento e ricostruire la democrazia dai luoghi dove i cittadini vivono.

C’era gente venuta dalla Val di Susa che si oppone alla Tav alla Sicilia contro la mafia, dai vicentini antibase ai promotori dell’economia solidale. Che la cosa, assai improbabile coi tempi che corrono, sia riuscita si spiega perché la Comunità negli anni ha accumulato un prestigio molto più diffuso di quanto monsignor Betori sospetti. Ci sentivamo a casa, con quelli delle Piagge e il loro prete dai modi spicci, le parole dirette e la capacità di trasmettere affetto senza quasi parlare. Questa, dice la Comunità è «la Chiesa capace di sporcarsi le mani con gli ultimi, di tutti quelli che difendono la dignità umana».

Ora ci sentiamo sfrattati da casa nostra. E però abbiamo una conferma: che la ricostruzione di una vita civile, solidale, prescinde da ideologie e religioni, e che la faglia che attraversa il mondo di chi crea da quello di chi distrugge passa tra l’alto e il basso. Perciò domenica prossima dovrò, dopo tanti decenni, andare a messa. Colpa di Alessandro, accidenti a lui, che officerà la sua ultima funzione alle Piagge. Sono certo che, atei o credenti, saremo moltissimi.


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