Inviare un messaggio

In risposta a:
ANNO SACERDOTALE E AFFARI: "IN GOD WE TRUST"!!! NEI TEMPI DI CARESTIA, L’ "EU-CHARIS-STIA" BISOGNA VENDERLA A "CARO PREZZO” (Benedetto XVI, Deus caritas est, SCV 2006)!!!

FIRENZE: DON ALESSANDRO SANTORO, LE PIAGGE, E L’INTERVENTO DELL’ARCIVESCOVO BETORI. Notizie sul caso - a cura di Federico La Sala

La vicenda di don Alessandro Santoro, il parroco delle Piagge rimosso dal suo incarico da Monsignor Betori dopo aver celebrato il matrimonio in chiesa di Sandra Alvino, ex trans con il compagno di una vita, continua ...
mercoledì 11 novembre 2009 di Federico La Sala
[...] LA LETTERA DELL’ARCIVESCOVO - «Cari amici della comunità Le Piagge - scrive Betori - vi ringrazio per l’attenzione che state manifestando alla vita della comunità e alla persona di don Alessandro Santoro, avendo anche presente ciò che questa attenzione ha generato negli anni. Ma non posso trattare il caso che vi riguarda diversamente da come ho sempre impostato il mio impegno nelle nomine e trasferimenti dei presbiteri diocesani, anche quando esse hanno dovuto provocare sofferenze (...)

In risposta a:

> FIRENZE --- L’ultima messa di don Santoro, "esiliato dalla Curia" (di Osvaldo Sabato)

lunedì 2 novembre 2009

L’ultima messa di don Santoro, "esiliato dalla Curia"

di Osvaldo Sabato *

Per chi gira nel quartiere fiorentino delle Piagge può stare tranquillo perché la sindrome di Stendhal non è in agguato. Le Piagge, periferia occidentale di Firenze, sono un quartiere sorto alla fine degli anni 80, frutto di «una progettazione negligente, di risorse e servizi carenti e di famiglie dal passato difficile parcheggiate» come scrive lo storico Paul Ginsborg nell’introduzione del libro di Francesca Manueli «Le Piagge. Storia di un quartiere senza storia».

È in questa periferia di Firenze che nel 1994 don Alessandro Santoro celebrò nel mese di novembre la sua prima messa all’aperto. Da allora sono trascorsi quindici anni. Ieri l’ultima domenica del prete alle Piagge dopo il suo allontanamento deciso dall’ arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. La mattinata fa il pieno di sole e di tristezza, di sguardi smarriti e di lacrime delle oltre mille persone che hanno assistito all’ultima messa di don Alessandro Santoro. Il sacerdote è stato punito da Betori «per il suo atto di disobbedienza» per aver celebrato il matrimonio tra Sandra Alvino, una donna nata uomo, e Fortunato Talotta, sposati entrambi da 25 anni ma con rito civile.

L’ultima messa di don Santoro è un concentrato di emozioni, lo stesso prete parlando davanti ai suoi parrocchiani si ferma più volte per la commozione. «Vado via perché obbedisco a quello che il vescovo mi chiede anche se non so il motivo preciso per cui obbedisco» dice don Santoro. «Ma lo farò» spiega alla sua gente «se sono estromesso io, non voglio che venga estromessa la mia realtà cioè voi». Preferisce farsi da parte «piuttosto che trascinare 15 anni di storia con voi» contro la Curia «gigante invincibile», come la definisce don Santoro. Pare che i vertici della Chiesa fiorentina abbiano chiesto al prete di dimettersi anche dalle cariche sociali che ha nelle due cooperative (Il Cerro e Il Pozzo) nate alle Piagge.

«In questo modo vogliono proprio tagliare qualsiasi rapporto con questa realtà» dice un collaboratore di don Santoro. Intanto la comunità delle Piagge non si arrende e continua nella sua difficile battaglia per tentare di convincere Betori a fare marcia indietro. Prima un’assemblea, poi una veglia e infine una lettera inviata direttamente a Benedetto XVI per raccontare quanto è stato fatto negli anni alle Piagge e sostanzialmente viene chiesto al Papa di «lasciare don Santoro come cappellano della comunità delle Piagge» e di chiedere a Betori un incontro con i fedeli. «Siamo certi - scrivono a Papa Benedetto - che il suo intervento cambierà una decisione presa in modo arbitrario».

In realtà dalla Curia non arrivano segnali positivi per un cambio di rotta e a don Santoro non resta che aspettare venerdì quando dovrà inesorabilmente lasciare le Piagge. Su facebook spuntano tre gruppi pro Santoro e i suoi sostenitori sono pronti a far piovere sulla Curia migliaia di mail. Sullo sfondo sono in cantiere altre iniziative: digiuni a staffetta sul sagrato del Duomo fino ad un volantinaggio quando è Betori a dire messa. «Posso ancora celebrare messa ma non ho più un popolo: è di questo che sono stato privato» afferma il parroco nella messa di ieri.

I suoi parrocchiani non si arrendono e non vedono di buon grado neanche la scelta dell’anziano prete don Renzo Rossi (ex missionario e amico di don Milani)di prestarsi al gioco «arbitrario» di Betori. Insomma verso la Curia tira aria di sfida. Non a caso nelle prossime settimane alle Piagge verranno a celebrare messa una pattuglia di preti «disobbedienti» come don Vitaliano Della Sala, don Andrea Gallo e don Armando Zappolini. «Il vescovo mi ha detto di fargli proposte, ci parlerò in settimana, poi vedremo quanto durerà l’esilio» conclude amaramente don Alessandro Santoro.

* l’Unità, 02 novembre 2009


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: