Piagge, don Santoro ritorna «Pentito, ho creato disagi»
La decisione è avvenuta dopo che don Santoro ha scritto una lettera all’arcivescovo nella quale «si rende conto di aver provocato disagio e turbamento». Ha fatto giuramento di fedeltà. Betori: Riconosco il pentimento del sacerdote *
LA LETTERA - Don Santoro, conosciuto come uno dei sacerdoti «di frontiera», ha spiegato che qualora dovessero presentarsi «situazioni particolari e al limite», in nome della comunione con «il corpo ecclesiale», lui le sottoporrà «alla riflessione sua e degli organismi interessati». Monsignor Betori spiega che nell’incontro il sacerdote «ha sottoscritto la formula di fede e il giuramento previsto dalla normativa canonica, in segno di piena adesione alla dottrina della Chiesa e di obbedienza al vescovo», e auspica che questa soluzione «costituisca un nuovo inizio per il servizio pastorale di don Santoro e per la vita ecclesiale della gente delle Piagge».
IL PERDONO - L’arcivescovo Giuseppe Betori ha preso atto che don Alessandro Santoro, anche nella lettera, ha riconosciuto che la celebrazione di quel matrimonio, da lui compiuta, «ha provocato disagio e turbamento in buona parte della comunità ecclesiale e presbiteriale», provocando, «anche se senza volere, un’incrinatura in questa comunione». Un pentimento che il sacerdote ha ribadito nel giuramento di fedeltà sottoscritto oggi, assumendo nuovamente l’incarico di cappellano. Nella formula canonica, infatti, si aderisce «con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice e il Collegio episcopale propongono quando esercitano il loro magistero». E, inoltre, si assicura che nel portare avanti il compito affidato, si respingerà «qualsiasi dottrina contraria» alla Fede della Chiesa curando «l’osservanza di tutte le leggi ecclesiastiche, in particolare di quelle contenute nel Codice di Diritto canonico».
IL CASO CHE SCATENO’ TUTTO - Il matrimonio tra Sandra Alvino e Fortunato Talotta venne celebrato alle Piagge nonostante il divieto imposto a don Santoro dal predecessore di Betori, il cardinale Ennio Antonelli, ribadito poi dal nuovo arcivescovo di Firenze, che nei mesi scorsi ha incontrato anche i due coniugi, sposati civilmente da oltre 26 anni, spiegando anche a loro i motivi di un «no» che deriva direttamente dal Diritto canonico. Al reinserimento di don Santoro, il vescovo spiega di essere arrivato «dopo un dialogo fraterno» con il sacerdote e anche per questo l’arcivescovo si augura che «l’intera Chiesa fiorentina si senta richiamata alla fedeltà verso la fede e gli ordinamenti ecclesiali - conclude Betori - e non meno all’accoglienza delle persone secondo i principi evangelici della verità e della misericordia».
*dal Corriere della Sera -Toscana
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/22-aprile-2010/don-santoro-torna-piagge-1602887903388.shtml