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QUALE DIO DOPO I LUMI DI CRISTO SULLA VERITA’ ("DEUS CHARITAS EST": 1 Gv.: 4.8)? CHIESA ED EVANGELO: DEMOCRAZIA E COSTITUZIONE ... "Se mi sbalio, mi coriggerete" (Giovanni Paolo II).

LA CHIESA (L’AZIENDA), IL POTERE, E LA VERITA’ DEL PAPA. PER IL CARDINAL BERTONE IL POTERE DEL "DIO" DEL SUO PAPA ("DEUS CARITAS EST", 2006) E’ INDIVISIBILE E INDISCUTIBILE. In Polonia, una "lectio magistralis" sull’argomento - a cura di Federico La Sala

Dopo le settimane di veleni del ’Boffo-bis’, il segretario di Stato vaticano, cardinal Tarcisio Bertone, vola a Breslavia, in Polonia, per una "lectio" alla locale università e per ricevere un dottorato honoris causa.
venerdì 12 febbraio 2010 di Federico La Sala
[...] Parla della democrazia, Bertone, definendola un sistema di governo che si basa "sulla ripartizione di potere". Ed è a questo punto che pronuncia parole che sembrano suonare un riferimento alle vicende del dopo Boffo e alle tensioni che agiterebbero i vertici vaticani. "Una dinamica di potere che se trasportata nell’ambito ecclesiale, non può non diventare radicalmente equivoca, perché nella Chiesa il rapporto strutturale tra la gerarchia e il resto del popolo di Dio, non può mai (...)

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> LA CHIESA (L’AZIENDA), IL POTERE, E LA VERITA’ DEL PAPA. ---- «Consultateci sul nuovo vescovo». "Chicco di senape": a Torino la base si mobilita, per decidere il successore del Cardinale Poletto (di Emanuele Buzzi).

venerdì 12 febbraio 2010


-  Ma a Torino la base si mobilita
-  «Consultateci sul nuovo vescovo»

di Emanuele Buzzi (Corriere della Sera, 12 febbraio 2010)

In politica le chiamerebbero primarie. Per i fedeli, invece, sono più un ritorno alle origini. Di sicuro, si tratta di una piccola novità che apre nuovi scenari. A Torino, l’associazione cattolica «Chicco di Senape» ha chiesto di promuovere dei colloqui aperti per decidere il successore del cardinale Severino Poletto, vicino alla pensione. E lo ha fatto inviando una missiva, pubblicata anche sul sito internet del gruppo: «Chiediamo alla gerarchia e a chiunque possa aver voce sulla scelta del nuovo Vescovo che questa sia preparata - si legge - da una preghiera comune e da un’ampia consultazione dei parroci, degli altri preti e dei laici nelle parrocchie, nelle associazioni e negli istituti religiosi, per fornire il profilo del nuovo pastore atteso». Uno scritto che non lesina anche duri affondi al criterio decisionale ecclesiastico simile a quello «di stampo monarchico, oligarchico, autocratico».

Tommaso Giacobbe, membro del comitato di coordinamento, mette però le mani avanti: «Siamo solo un piccolo gruppo di credenti: pensiamo che nella Chiesa non ci debba essere necessariamente univocità di espressione. In fondo, si tratta di un ritorno a espressioni già in uso nell’antichità». E chiarisce: «Le modalità possono essere inventate, concordate. Vogliamo solo aprire il dialogo. Stiamo spedendo copia della lettera in giro. Anche al vescovo e al nunzio. Ma al momento non abbiamo ricevuto risposte». In realtà, la missiva ha numeri tutt’altro che esigui: «Un migliaio tra email e lettere a iscritti e simpatizzanti», precisa Giacobbe. L’associazione «Chicco di senape», nata nel 2007, vanta già 14 gruppi e molte adesioni tra personalità di spicco del mondo torinese, come quella di Ugo Perone, assessore alla Cultura della Provincia di Torino per il Pd, e Valentino Castellani.

Proprio l’ex sindaco interviene con una battuta sulla lectio magistralis di Tarcisio Bertone: «Sant’Ambrogio, che venne eletto vescovo per acclamazione, il cardinale Bertone non l’avrebbe scelto. E credo anche io, nei suoi panni». «Una Chiesa che riposi solamente sulle decisioni della maggioranza- aveva detto il segretario di Stato Vaticano- diventa una Chiesa puramente umana, ridotta al livello di ciò che è fattibile e plausibile», «dove l’opinione sostituisce la fede».

Insomma, l’antitesi della proposta lanciata da «Chicco di senape»: «Rappresentiamo solo noi stessi- afferma Castellani -. Ma vorremmo rompere questa dialettica decisionale tutta verticale, dove a volte possono prevalere logiche umane, anche di potere. Lo Spirito di Dio non passa dalla pura maggioranza ma neanche solo da scelte gerarchiche». Quella che per ora è una proposta, cela anche una speranza: «Il cammino dello Spirito apre le porte nel modo più impensato al soffio dell’innovazione», conclude Castellani.


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