Inviare un messaggio

In risposta a:
CRISI COSTITUZIONALE E SONNO DELLA RAGIONE (1994-2010). Che il Presidente della Repubblica svegli Berlusconi (e i suoi amici) dal ’sogno’ di essere il presidente d’Italia, con il suo partito "Forza Italia" e "Popolo della libertà"!!!

LA PROTEZIONE CIVILE DI BERTOLASO E LA SETE DI VERITA’ DELL’AQUILA NELL’ITALIA DEL CAVALIERE?! Ma via, ancora!!! Viva il "Popolo della liberta’": "Forza Italia"!!! Le riflessioni di Barbara Spinelli - a cura di Federico La Sala

Non credo che gli studenti dell’Aquila chiedano menzogne e illusioni, quando gridano a Bertolaso e alla politica, ai magistrati e ai giornali: «Diteci che non è vero!».
domenica 14 febbraio 2010 di Federico La Sala
[...] In un editoriale sul Corriere del 30 gennaio, Sergio Romano dice una cosa assai giusta, su Blair, Sarkozy e Schröder. Denuncia la propensione a mescolare pubblico e privato, a edificare carriere «sull’immagine e sulla comunicazione piuttosto che sulla buona gestione della Cosa pubblica», e conclude: «Il giudizio politico non ha bisogno di scranni, parrucche e banco degli imputati, secondo le liturgie della giustizia (...). La vera punizione, molto più grave di una semplice sentenza, è (...)

In risposta a:

> LA PROTEZIONE CIVILE DI BERTOLASO E LA SETE DI VERITA’ --- L’Aquila, i terremotati invadono la zona rossa. Centinaia di persone in piazza con cartelli con scritto’Io non ridevo’ e ’Riprendiamoci la nostra città’.

domenica 14 febbraio 2010


-   Centinaia di persone in piazza con cartelli con scritto
-  ’Io non ridevo’ e ’Riprendiamoci la nostra città’
-  forzato un posto di blocco all’altezza dei Quattro cantoniper entrare a Piazza Palazzo

-  L’Aquila, i terremotati invadono la zona rossa
-  "Non possono portarci via 700 anni di storia"

-  Sono saliti sui cumuli di macerie del terremoto
-  di aprile urlando la propria rabbia.
-  Ognuno ha preso una pietra

L’AQUILA - Centinaia di aquilani si sono ritrovati stamani in piazza con cartelli con scritto ’Io non ridevo’ e ’Riprendiamoci la nostra città’, in segno di protesta alla luce delle intercettazioni divulgate negli ultimi giorni relative all’inchiesta fiorentina sugli appalti del G8. I manifestanti hanno forzato un posto di blocco all’altezza dei Quattro cantoni, nel cuore della zona rossa, per entrare a Piazza Palazzo, considerata inaccessibile.

Le forze dell’ordine, dalla polizia all’esercito, hanno provato a impedire ai manifestanti, circa 300, di varcare le transenne, ma è stato inutile: al primo tentativo di forzare i blocchi, le persone al posto di guardia hanno preferito lasciar passare la gente per evitare disordini. Così i manifestanti hanno raggiunto piazza Palazzo, la stessa in cui un mese fa era stato celebrato un Consiglio comunale tra cumuli di macerie. Gli stessi cumuli su cui una decina di aquilani sono saliti, urlando la propria rabbia per non avere più a disposizione la loro città. Simbolicamente ogni persona ha preso con sè una pietra dalle macerie residue dai crolli del terremoto di aprile.

"Non possono portarci via 700 anni di storia - ha commentato la docente universitaria Giusi Pitari, tra i manifestanti - è ora di riprenderci la nostra città, siamo indignati - ha proseguito - anche di fronte all’assenza dei nostri rappresentanti istituzionali".

"Non ridevamo, non ridevamo quella notte - ha urlato un altro dei manifestanti, Stefano Cencioni - perché tra questi vicoli sono morte delle persone, e queste macerie ne sono la testimonianza". Cencioni, un uomo sulla quarantina, ha voluto precisare che il suo "non è uno sfogo contro il sistema della Protezione Civile che tanto ha dato a questa città". "Ho conosciuto volontari - ha detto - che hanno lasciato le loro attività anche in Sicilia e in Valle d’Aosta per venire ad aiutarci e la persona a capo di questo sistema non può essere una persona da condannare", ha detto riferendosi a Guido Bertolaso. Molte sono state però le critiche rivolte al capo della Protezione Civile sollecitate da quei comitati cittadini vicini al Movimento ’3e32’ che fin da subito non hanno risparmiato critiche al sistema del Dipartimento.

* la Repubblica, 14 febbraio 2010


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: