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COME SE AUSCHWITZ NON FOSSE MAI AVVENUTO, PER LA CHIESA DI PAPA RATZINGER. Si continuano a "concedere a Hitler delle vittorie postume" (Emil L. Fackenheim: "Tiqqun. Riparare il mondo")!!!

PAPA RATZINGER, ANNO SACERDOTALE E PEDOFILIA. I PASTORI SI MANGIANO LE PECORE? E’ "UN FENOMENO RIDOTTO"!!! Il ’rassicurante’ bilancio di Monsignor Charles J. Scicluna, il «promotore di giustizia» del Vaticano. Un’intervista di Gianni Cardinale - a cura di Federico La Sala

"I casi di preti accusati di pedofilia vera e propria sono quindi circa trecento in nove anni. Si tratta sempre di troppi casi - per carità! - ma bisogna riconoscere che il fenomeno non è così esteso come si vorrebbe far credere".
martedì 16 marzo 2010 di Federico La Sala
[...] Può essere che in passato, forse anche per un malinteso senso di difesa del buon nome dell’istituzione, alcuni vescovi, nella prassi, siano stati troppo indulgenti verso questi tristissimi fenomeni. Nella prassi dico, perché sul piano dei principi la condanna per questa tipologia di delitti è stata sempre ferma e inequivocabile. Per rimanere al secolo scorso basta ricordare l’ormai celebre istruzione Crimen Sollicitationis del 1922... [...]
SULLA PEDOFILIA, L’ALLARME DELLA RIVISTA (...)

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> I PASTORI SI MANGIANO LE PECORE? E’ "UN FENOMENO RIDOTTO"!!! -- Australia. Il cardinale Pell condannato per abusi (di Gianni Cardinale).

martedì 26 febbraio 2019

Australia.

Il cardinale Pell condannato per abusi

Il cardinale è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori. Pell continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello

di Gianni Cardinale (Avvenire, martedì 26 febbraio 2019)

Il cardinale George Pell è stato giudicato colpevole da un tribunale in Australia di abusi sessuali su due ragazzi di 13 anni e rischia fino a 50 anni di carcere. Il verdetto unanime dei 12 membri della giuria della County Court dello stato di Victoria è stato emesso l’11 dicembre dopo oltre due giorni di deliberazione, ma il tribunale aveva vietato ai media di darne notizia fino ad oggi.

Pell, 77 anni, avrebbe molestato i due giovani componenti del coro dopo aver presieduto la messa nella cattedrale di San Patrizio a Melbourne nel 1996, quando all’epoca aveva 55 anni ed era arcivescovo di quella diocesi. La giuria ha anche dichiarato che Pell si è reso colpevole di aver aggredito in modo indecente uno dei ragazzi in un corridoio più di un mese dopo. L’udienza di condanna inizierà domani. Il cardinale, che rimane libero su cauzione, continua a dichiararsi innocente e il suo avvocato prevede di ricorrere in appello.

Pell è stato ordinato prete a Roma nel 1966, dove ha studiato. E’ stato nominato arcivescovo di Melbourne nel 1996, poi di Sydney nel 2001 e creato cardinale due anni dopo da Giovanni Paolo II. Nel 2013 Papa Francesco lo ha nominato membro del Consiglio di cardinali, il C9, e nel 2014 lo ha scelto come prefetto della Segreteria per l’economia per promuovere la riforma delle finanze della Santa Sede.

Nel giugno 2017 il cardinale Pell era stato rinviato a giudizio ed era rientrato in patria per affrontare il processo. Nell’occasione la Sala Stampa vaticana aveva emesso un comunicato in cui si riferiva che il Papa gli aveva “concesso un periodo di congedo per potersi difendere”. Nella nota si specificava poi che “la Santa Sede esprime il proprio rispetto nei confronti della giustizia australiana che dovrà decidere il merito delle questioni sollevate”.

“Allo stesso tempo - aggiungeva il comunicato - va ricordato che il Cardinale Pell da decenni ha condannato apertamente e ripetutamente gli abusi commessi contro minori come atti immorali e intollerabili, ha cooperato in passato con le Autorità australiane (ad esempio nelle deposizioni rese alla Royal Commission), ha appoggiato la creazione della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e, infine, come Vescovo diocesano in Australia ha introdotto sistemi e procedure per la protezione di minori, e per fornire assistenza alle vittime di abusi”.

Il cardinale Pell ricopre ancora formalmente l’incarico di prefetto della Segreteria per l’economia, mentre da dicembre non fa più parte del C9.


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