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COME SE AUSCHWITZ NON FOSSE MAI AVVENUTO, PER LA CHIESA DI PAPA RATZINGER. Si continuano a "concedere a Hitler delle vittorie postume" (Emil L. Fackenheim: "Tiqqun. Riparare il mondo")!!!

PAPA RATZINGER, ANNO SACERDOTALE E PEDOFILIA. I PASTORI SI MANGIANO LE PECORE? E’ "UN FENOMENO RIDOTTO"!!! Il ’rassicurante’ bilancio di Monsignor Charles J. Scicluna, il «promotore di giustizia» del Vaticano. Un’intervista di Gianni Cardinale - a cura di Federico La Sala

"I casi di preti accusati di pedofilia vera e propria sono quindi circa trecento in nove anni. Si tratta sempre di troppi casi - per carità! - ma bisogna riconoscere che il fenomeno non è così esteso come si vorrebbe far credere".
martedì 16 marzo 2010 di Federico La Sala
[...] Può essere che in passato, forse anche per un malinteso senso di difesa del buon nome dell’istituzione, alcuni vescovi, nella prassi, siano stati troppo indulgenti verso questi tristissimi fenomeni. Nella prassi dico, perché sul piano dei principi la condanna per questa tipologia di delitti è stata sempre ferma e inequivocabile. Per rimanere al secolo scorso basta ricordare l’ormai celebre istruzione Crimen Sollicitationis del 1922... [...]
SULLA PEDOFILIA, L’ALLARME DELLA RIVISTA (...)

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> IL CASO DEI PASTORI CHE SI MANGIANO GLI AGNELLI. ... Ecco la lettera di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi: "Sdegno profondo" (di Orazio La Rocca)

sabato 20 marzo 2010

La lettera ai vescovi irlandesi "Avete tradito la Chiesa"

Ratzinger ai preti pedofili "Vi condanno senza appello"

Ecco la lettera di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi: "Sdegno profondo"

Quei religiosi hanno tradito il mandato evangelico e messo a repentaglio la vita di tante giovani vittime Gli abusi sui minori sono un segno contrario al Vangelo della vita Le ferite procurate da simili atti sono profonde ed è urgente ristabilire la fiducia e la verità di ciò che è accaduto in passato per evitare che simili drammi si ripetano in futuro

di Orazio La Rocca (la Repubblica, 20.03.2010)

CITTÀ DEL VATICANO - «Lettera pastorale ai fedeli irlandesi per il tempo di Quaresima». Salvo sorprese dell’ultima ora, sarà questo il titolo della lettera scritta da Benedetto XVI alla Chiesa d’Irlanda travolta dallo scandalo dei preti pedofili. Sacerdoti che - scrive tra l’altro Ratzinger - con la loro «condotta» hanno tradito «il mandato evangelico» e messo a repentaglio la vita di tanti giovani vittime, «meritevoli» per questo di una «condanna senza appello» da parte della Chiesa e della giustizia civile dopo regolari processi.

Il Papa l’ha firmata ieri mattina, festività di S. Giuseppe, «custode della Sacra Famiglia e patrono della Chiesa universale», come lo stesso pontefice aveva specificato all’udienza generale di mercoledì scorso, preannunciando la pubblicazione della lettera col chiaro intento di sottolineare la non casualità del giorno scelto per firmare quello che viene universalmente considerato come il documento più sofferto del suo pontificato. Un testo in cui il Pontefice esprime tutto il suo «sdegno» per quanto avvenuto negli anni passati in Irlanda, dove - secondo anche 2 inchieste governative - nella diocesi di Dublino una quarantina di bambini e bambine hanno subito violenze sessuali da sacerdoti e religiosi.

La lettera - 11 cartelle, tradotte in diverse lingue, tedesco compreso - sarà distribuita questa mattina, alle 11 nella Sala Stampa della Santa Sede dove il direttore e portavoce papale, padre Federico Lombardi, terrà anche un breve briefing per rispondere alle domande dei giornalisti. Stando a quanto trapelato ieri ufficiosamente in Vaticano, il Pontefice nel testo sintetizza quanto già detto sul drammatico tema delle violenze sessuali a minori nella Chiesa cattolica durante i recenti viaggi fatti negli Usa e in Australia, e nel corso delle due udienze concesse l’11 dicembre 2009 e il 16 febbraio scorso ai vescovi irlandesi.

«Gli abusi sessuali sui minori - scrive tra l’altro Ratzinger - sono un segno contrario al Vangelo della vita», generano «dolore nella Chiesa» e procurano «danni indescrivibili alle vittime e alla comunità...». Ed ancora: gli abusi sessuali su minorenni «da parte di alcuni sacerdoti generano vergogna» sono atti di «grave tradimento della fiducia» loro riposta. Le vittime, per il Papa, non vanno mai «dimenticate». Chi ha subito violenza deve ricevere «compassione e cura», mentre i responsabili di atti così «abominevoli» vanno «portati davanti alla giustizia» per «essere condannati in modo inequivocabile».

Le «ferite» procurate da «simili atti» - scrive il Papa - «sono profonde ed è urgente ristabilire la fiducia e la verità di ciò che è accaduto in passato per evitare che simili drammi si ripetano in futuro». Ai cattolici irlandesi - ma il richiamo è estensibile anche in quegli altri paesi dove si sono verificati analoghe violenze come gli Usa, la Germania, l’Olanda, l’Austria - Benedetto XVI ricorda, comunque, che «il grande impegno della maggioranza di sacerdoti e religiosi di Irlanda non deve essere oscurato dalle trasgressioni e dai tradimenti di alcuni loro confratelli...». Per il futuro, Ratzinger alla Chiesa chiede un impegno maggiore per «la difesa dei bambini» e ai sacerdoti di sforzarsi ancora di più «nella preghiera e nella santificazione lungo il cammino tracciato da Gesù».


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