BENEDETTO XVI
Il Papa: "Prevenire la violenza sui bambini
E i pastori proteggano il gregge dal Male"
Poco dopo l’ultimo scandalo abusi (scoppiato in Belgio) il Papa chiede che chi ha la
vocazione eserciti "una ascesi severa" E poi benedice l’associazione Meter *
CITTA’ DEL VATICANO - A pochi giorni dall’ultima drammatica rivelazione - uno stupro commesso dal vescovo di Bruges in Belgio, le cui dimissioni sono state accettate immediatamente - Benedetto XVI benedice l’associazione Meter e ricorda la Giornata nazionale per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, ringraziando e incoraggiando "quanti si dedicano alla prevenzione e all’educazione". Tra questi, ha menzionato anche "tanti sacerdoti, suore, catechisti" "che lavorano con i ragazzi".
Nel suo discorso, il Pontefice parla dei "combattimenti" che devono impegnare i pastori per difendere dal male il loro gregge. "Solo il Buon Pastore custodisce con immensa tenerezza il suo gregge e lo difende dal male, e solo in Lui i fedeli possono riporre assoluta fiducia", dice infatti, nel breve discorso che ha preceduto la preghiera del Regina Caeli che nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus.
"In questa Giornata di speciale preghiera per le vocazioni - continua il Papa - esorto in particolare i ministri ordinati, affinchè, stimolati dall’Anno sacerdotale, si sentano impegnati per una più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi. Ricordino che il sacerdote continua l’opera della Redenzione sulla terra; sappiano sostare volentieri davanti al tabernacolo; aderiscano totalmente alla propria vocazione e missione mediante un’ascesi severa; si rendano disponibili all’ascolto e al perdono; formino cristianamente il popolo a loro affidato; coltivino con cura la fraternità sacerdotale".
Vescovi e sacerdoti - chiede ancora in Pontefice - prendano esempio da saggi e zelanti Pastori, come fece san Gregorio di Nazianzo, il quale così scriveva all’amico fraterno e vescovo san Basilio: ’Insegnaci il tuo amore per le pecore, la tua sollecitudine e la tua capacita’ di comprensione, la tua sorveglianza, la severità nella dolcezza, la serenità e la mansuetudine nell’attività, i combattimenti in difesa del gregge, le vittorie conseguite in Cristo".
* la Repubblica, 25 aprile 2010)