Abusi,vescovo chiede asilo alla Santa Sede
L’ex-vescovo di Bruges,mons.Roger Vangheluwe, che ha confessato di aver abusato sessualmente di suo nipote quando questi era minore,ha lasciato il Belgio su ordine della congregazione vaticana per la dottrina della fede, rende noto la nunziatura vaticana a Bruxelles in un comunicato.
di Giacomo Galeazzi (La Stampa, 9/4/2011)
Inseguito dall’indignazione popolare per gli atti di pedofilia dei quali fu protagonista, l’ex vescovo di Bruges, Roger Vangheluwe, ha chiesto asilo diplomatico riparando nell’ambasciata della Santa Sede a Bruxelles. Il suo nome non era stato dimenticato dall’opinione pubblica, che si attendeva di vederlo processato per quanto compiuto sui bambini circa trent’anni fa e svelato ad aprile dello scorso anno. Quando si è saputo che i reati sono stati prescritti, la voce della rabbia popolare si è fatta sentire fin dentro le stanze della remota abbazia nelle Fiandre in cui l’anziano prete, 74 anni, si era ritirato dopo aver confessato almeno un abuso ed essersi dimesso dall’incarico. Il caso di Vangheluwe fu uno di quelli sollevati dalla commissione d’inchiesta voluta dal Vaticano e presieduta dallo psichiatra per l’infanzia Peter Adriaenssens. Il rapporto della Commissione fa luce su almeno 450 casi di pedofilia nella chiesa, avvenuti tra il 1960 e il 1985. Tredici delle vittime degli atti sessuali, sottolinea il rapporto, si suicidarono.