Antonio Giuliano. Ricordi di un archeologo: “Per tutta la vita ho studiato il passato mi sento un esodato dalla tecnologia” (di Antonio Gnoli):
[...] Freud fu un appassionato di mondo antico e di archeologia, in particolare.
"Non capiva sempre l’importanza di quello che vedeva. E spesso acquistava oggetti insignificanti sul piano formale. Un suo consulente fu Emanuel Loewy, che detenne a Roma la prima cattedra di archeologia. Era viennese come Freud. Parlava un italiano buffissimo. Questo a detta di Roberto Longhi che seguì alcune sue lezioni al museo dei Gessi a Testaccio".
Buffe in che senso?
"Si esprimeva in un italiano appreso dai libri, artificioso. Nel 1915, allo scoppio della guerra, Loewy si rifugiò in Svizzera, come austriaco non voleva combattere contro l’Italia. Il mio professore Giulio Quirino Giglioli, suo allievo, gli fece avere una pensione, in anni in cui gli austriaci non erano visti di buon occhio". [...]