IL CASO
Saviano e la foto all’obitorio
"Speculazione di cattivo gusto"
Su Max in edicola venerdì una immagine che ritrare lo scrittore sul tavolo mortuario.
"Si specula cinicamente sulla condizione di chi vive protetto" *
ROMA - "Trovo il fotomontaggio che mi rappresenta morto in obitorio di cattivo gusto". Così lo scrittore Roberto Saviano commenta la fotografia 1 che apparirà nel prossimo numero del mensile Max e che ritrae lo scrittore steso su una barella da obitorio con tanto di cartellino di identificazione legato all’alluce, ripreso di scorcio dai piedi.
Una postura - accompagnata dalla scritta ’Hanno ammazzato Saviano’ - che riprende il Cristo di Mantegna e la famosa foto di Che Guevara morto.
"Un’immagine - commenta Saviano - utilizzata per speculare cinicamente sulla condizione di chi come me in Italia e all’estero vive protetto. Un’immagine profondamente irrispettosa per tutti coloro che per diversi motivi, spesso lontano dai riflettori, rischiano la vita. Tutta questa pressione sulla mia morte, poi, lascia sgomento me e la mia famiglia. Ad ogni modo rassicuro tutti: non ho alcuna intenzione di morire".
* la Repubblica, 23 giugno 2010