COLLOQUIO DI MEZZA ESTATE.
di don Aldo Antonelli
Avezzano; ore 9,15 - Piazza Municipio.
Esco dal bar ed incontro un mio vecchio amico.
Un abbraccio, un saluto e parole di convenienza:
"Ciao, come stai? Che fai di bello? Sei andato in ferie?".
"Bene, grazie!"
"Sono tornato domenica dalla Sardegna".
"Immagino sei andato in qulche convento o seminario...".
"No! Non mi piacciono i conventi; e i seminari mi stanno stretti. Quando vado in giro, preferisco i normali alberghi per normali cittadini!".
"Beh! La chiesa è sempre la tua famiglia...!".
"Caro N.N. la mia famiglia è il mondo! Ti dirò di più: se mi poni davanti due persone, un cristiano ed un ateo, la loro appartenenza non mi dice niente che mi leghi più al primo che al secondo!
Anzi, un ateismo appassionato e impegnato può essere più meritavole di una fede stanca ed interessata".
Scrive Nicholai Berdayev: "La più terribile forma di ateismo la troviamo non nella battaglia militante e appassionata contro l’idea di Dio, ma nell’ateismo pratico della vita quotidiana, nell’indifferenza e nel torpore. Spesso incontriamo queste forme di ateismo proprio tra coloro che sono formalmente cristiani".
"Non è irreligioso chi rinnega gli dei del volgo, ma chi le opinioni del volgo applica agli dei" (Epicuro).
Un abbraccio.
Aldo