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FEDERALISMO E PRESIDENZIALISMO DI UN’ITALIA E DI UN PARLAMENTO "CON LA COPPOLA", QUELLA DI "FORZA ITALIA" E DEL "POPOLO DELLA LIBERTA’" ...

PER L’ITALIA, PER LA BANDIERA DEI TRE COLORI, E PER LA COSTITUZIONE. Un commento di Eugenio Scalfari, con alcune note di Federico La Sala

I tre colori e i tre principi: libertà eguaglianza fraternità. La rinuncia a quei tre colori e a quei tre principi significherebbe la fine dell’unità perché su di essi si basa il patto costituzionale (...).
lunedì 10 gennaio 2011 di Federico La Sala
[...] Proprio mentre si celebra l’unità d’Italia, la separazione tra le istituzioni e il popolo ha superato i livelli di guardia e non è un caso se la sola istituzione che raccoglie il massimo consenso sia proprio quella che ha sede al Quirinale: un’istituzione che però ha il solo potere della parola e della testimonianza, così come si era già visto quando toccò a Ciampi lo stesso compito.
Il Risorgimento può essere interpretato in molti modi, ma ce n’è uno che sottolinea la continuità (...)

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> PER L’ITALIA, PER LA BANDIERA DEI TRE COLORI, E PER LA COSTITUZIONE. ---- Addio Pdl, si chiamerà "Italia", il nuovo partito di Berlusconi. Il nome della nuova forza politica sarebbe stato registrato subito dopo il voto di fiducia dello scorso 14 dicembre.

lunedì 10 gennaio 2011

L’INDISCREZIONE

Addio Pdl, si chiamerà Italia

il nuovo partito di Berlusconi

L’indiscrezione pubblicata sul sito della Dire. Il nome della nuova forza politica sarebbe stato registrato subito dopo il voto di fiducia dello scorso 14 dicembre

Il nuovo simbolo secondo le indiscrezioni della Dire *

ROMA - Berlusconi si sarebbe deciso: sarà semplicemente "Italia" il nome della nuova creatura politica che prenderà il posto dell’ormai disintegrato Pdl. A rivelare la scelta è l’agenzia Dire 1 che sul suo sito pubblica anche il logo che dovrebbe sostituire quello attuale. Un cerchio azzurro con fascia tricolore al centro non molto diverso da quello attuale ma con la grande scritta "Italia" in stampatello nel lato superiore e "Berlusconi presidente" in quella inferiore.

Come sottolinea la rivelazione della Dire, gli strateghi del premier con la scelta del nuovo nome contano di sfruttare anche l’effetto promozionale indiretto legato al fatto che quello appena aperto è l’anno delle celebrazioni dell’Unità d’Italia. Niente ’Popolari’, quindi, come si era ventilato in un primo momento prima delle levata di scudi degli ex democristiani, ma, sottolinea ancora la Dire, "un nome ancora più asciutto e lontano dalla sigle partitiche di cui il Cavaliere si dice stanco da tempo". Tra i nomi scartati pare ci sia stato anche quello di "Viva l’Italia", per via dell’acronimo poco attraente di Vli.

Stando a quanto riferisce l’agenzia, anche i sondaggisti promuovono l’idea di Berlusconi di trasformare il Pdl in "Italia". Il nuovo nome, che secondo fonti di partito sarebbe stato registrato dal Cavaliere lo scorso 15 dicembre (all’indomani della fiducia conquistata in Parlamento), dice ad esempio Renato Mannheimer "evoca molti sentimenti in una buona parte dei cittadini".

* la Repubblica, 10.01.2011


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