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Nuovo comunicato stampa

San Giovanni in Fiore, l’ex sindaco incontra i cittadini domenica 6 marzo

Il sindaco sfiduciato dopo soli 9 mesi di amministrazione, spiega in un dibattito il perchè si debba ricorrere di nuovo alle urne
domenica 6 marzo 2011 di Vincenzo Tiano
Il Comitato pro-Antonio Barile sindaco comunica che l’incontro-dibatto “Perché di nuovo al voto a San Giovanni in Fiore”, programmato per domenica 27 febbraio, si terrà domenica 6 marzo, alle ore 17, presso il Polifunzionale di San Giovanni in Fiore. Si ricorda che Barile, sostenuto da Pdl, Udc e Rd, nel 2010 vince le elezioni comunali a San Giovanni in Fiore (Cs) con 7.297 preferenze e il 64,48 % dei consensi, conquistando una roccaforte storica del centro-sinistra. Dopo nove (...)

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In risposta alla Sig.ra Anna

domenica 27 febbraio 2011

Egr. Sig.ra Anna,

i suoi interventi dimostrano la superficialità di chi non vive o approfondisce la realtà e - mi voglio augurare - non sia la mala fede di chi conosce la realtà e tuttavia fa finta di ignorarla. Nel contesto di San Giovanni in Fiore non centrano nulla le stragi, la nascita di Forza Italia e Ruby. E Berlusconi è lontano mille miglia. Quello che è capitato, qui, è una vera e propria rivoluzione, segnata da battaglie di popolo, le battaglie che si fanno per strada e tra la gente, e non nei salotti della televisione o sulle pagine dei giornali. La stessa rivoluzione che aveva tentato di fare il direttore Emiliano Morrone, con la lista “Vattimo per la Città”, per contrastare e vincere un sistema politico consolidato e negativo, rappresentato dal centro-sinistra tradizionale. Voglio ricordarle che al ballottaggio tra Barile e Nicoletti, lo stesso Vattimo ebbe a sostenere, con una dichiarazione riportata anche sul Corriere della Sera del 14/04/2005, “Voto Forza Italia. Sinistra clientelare e arrogante: la destra è la novità”. Barile allora perse, ma la tornata successiva, sostenuto al primo turno da una sola lista di ragazzi volenterosi e coraggiosi, i quali solo per caso si trovarono sotto il simbolo del Pdl, non essendo riusciti a fare una lista civica per mancanza di numeri. Al ballottaggio si aggiunsero Udc e Rinnovamento democratico (una lista di sinistra alternativa), e di fatto, anche se non sulla carta, Italia dei Valori con il suo responsabile locale Pasquale Gallo. Le dirò di più, qui a San Giovanni in Fiore è stata una battaglia che possiamo definire tra progressisti e conservatori, tra coloro che volevano il cambiamento e coloro che rappresentavano l’immobilismo e il malaffare. Alla fine, Barile ha vinto con il 65 per cento dei consensi. Questa sinteticamente la storia. Che lei mi ricordi le stragi e Ruby in un contesto del genere è assolutamente fuorviante. Se vuole approfondire la vicenda, si faccia un giro dalle nostre parti. Infine, vorrei precisare, in relazione a quanto scritto dal direttore Emiliano Morrone, che quanto pubblicato sopra non è un articolo, ma un comunicato stampa di un comitato civico che ha una sua autonomia.

Distinti saluti

Vincenzo Tiano


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