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In memoria di Sigmund Freud, innammorato dell’Italia - a gloria eterna ...

POLITICA E URBANISTICA. ROMA E I "SETTE COLLI": LO SCEMPIO DEL “TERRITORIO” E LE “CAMERE” SGARRUPATE!!! L’allarme dell’Accademia dei Lincei. A "Lucio Camurzio Punico" e al prof. Giovanni Garbini, un ringraziamento e un omaggio - di Federico La Sala

mercoledì 15 agosto 2018 di Emiliano Morrone
[...] il socio dell’Accademia, il prof. Giovanni Garbini, ordinario di filologia semitica all’Università di Roma “La Sapienza” e autore - tra tante altre opere - di una eccezionale traduzione del Cantico dei cantici (Paideia Editrice, Brescia 1992), che rende e restituisce - contro tutte le menzogne e le disperazioni - il v. 8.6 (“Amore è più forte di Morte”) al suo valore e splendore assoluto [...]
La "Camor-ra" ... e le "Camer-e" sgarrupate!!!
NAPOLI e LA CAMORRA. (...)

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> POLITICA E URBANISTICA. ROMA E I "SETTE COLLI" ---- A VILLA ADRIANA, "COR-COLLE" SI’!!! La discarica di Malagrotta: Corcolle sì. Palazzo Chigi dà l’ok alla discarica. Ornaghi dice no, Carandini abbandona il Mibac, l’opposizione si allarga (di Stefania Carboni)

mercoledì 23 maggio 2012

RIFIUTI

-  Palazzo Chigi dà l’ok alla discarica di Corcolle
-  Ornaghi dice no, si allarga l’opposizione

-  Dopo le notizie sul sostegno di Mario Monti al sito cresce l’opposizione. Carandini abbandona il Mibac, mentre l’associazione Italia Nostra presenta un esposto. Positivo invece il giudizio della Polverini: "Finalmente si va verso una soluzione". La Provincia: "contraria da sempre".

-  di STEFANIA CARBONI *

Corcolle sì, Corcolle no. Mentre si delinea sempre più la scelta del luogo a due passi da Villa Adriana come sito del dopo Malagrotta, aumenta la polemica. Stamane a dare un brusco risveglio ai comitati antirifiuti ci ha pensato il presidente del Consiglio Mario Monti, con una lettera che dà il via alla costruzione della discarica. L’idea sostenuta dal prefetto Giuseppe Pecoraro, va avanti, ma potrebbe creare non pochi problemi, data la contrarietà dei ministri Corrado Clini e Lorenzo Ornaghi, rispettivamente Ambiente e Beni culturali.

"Rimango contrarissimo - afferma il ministro dei beni culturali Lorenzo Ornaghi - Per il bene del paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati". A unirsi anche Stefania Prestigiacomo, ex ministro dell’ambiente del Pdl: "Vogliamo fare della capitale un altro scandalo mondiale? Ma ci si rende conto dell’enorme danno di immagine?"

"La provincia è stata da sempre contraria a questa scelta" sottolinea Michele Civita, assessore provinciale alle politiche del territorio e alla tutela ambientale. Mentre Italia Nostra presenta un esposto in procura, Andrea Carandini abbandona il Mibac: "Esistono per ciascuno di noi dei limiti di tolleranza. Le ultime notizie giuntemi sulla discarica, straordinariamente gravi e alle quali non arrivo a credere, rappresentano la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso". Carandini scrive tutto in una lettera, rivolta al ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi, con la quale l’ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali annuncia l’abbandono del suo incarico. "Tra gli altri motivi - spiega Carandini - c’è un taglio di 9 milioni alle risorse e tutta una situazione molto difficile. Non si può servire un paese così. Non mi va più di lavorare in un clima del genere".

Il coro dei no. "Centuplicheremo le nostre iniziative. Domani presenteremo un esposto in procura - afferma Carlo Ripa di Meana, presidente locale di Italia Nostra - Venerdì sembra essere il giorno del sì o del no, ci riserviamo ogni altra iniziativa nelle sedi di giustizia e nelle sedi della mobilitazione civile".

"É una tripla tenaglia quella che si stringe oggi sulla città. Da un lato la vicenda di Corcolle con il beneplacito di Monti, mentre arrivano con straordinaria sincronia le dichiarazioni del amministratore delegato di Ama che definisce, come al solito irrealizzabili, le proposte del Ministro Clini di portare la capitale al 65% entro il 2014. La cosa non ci sorprende. Ama non è in grado, o non vuole, di fare la differenziata, la appalta all’esterno con procedure opache" osserva Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.

"Oggi il mio cuore è ferito - commenta Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Fai, fondo ambiente italiano - mettere una discarica a meno di tre chilometri da Villa Adriana significa distruggerla". Ad aggravare infatti la scelta del luogo è la vicinanza a Villa Adriana, patrimonio dell’umanità dal 1999.

"Sono stradelusa. Ed è una delusione doppia, da un lato per la discarica e dall’altro perché la decisione arriva da Monti che per me era una figura quasi evangelica di salvatore - commenta l’attrice Franca Valeri, madrina del comitato ’Salviamo Villa Adriana’- Fare una discarica in quel posto non può essere che un imbroglio".

Il sostegno. Positivo invece il giudizio di Renata Polverini, presidente della Regione: "Finalmente, si va verso una soluzione, di questo problema. Sentiremo Pecoraro. Se c’è una lettera la vedremo, ci sarà una conferenza dei servizi e mi auguro che finalmente si possa andare avanti. Anche perché abbiamo perso tempo prezioso".

Il sindaco. "Non abbiamo ancora avuto nessuna comunicazione ufficiale, lo abbiamo letto sui giornali" commenta Gianni Alemanno, sindaco di Roma. "Attendiamo una comunicazione ufficiale - ha aggiunto - che ci spieghi i parametri della scelta. Su questo faremo delle osservazioni perché non siamo favorevoli. Non è un atteggiamento di ostruzionismo ma vogliamo verificare con i ministri Clini e Ornaghi che la pensano come me, il motivo di questa scelta".

Niccolò Rinaldi, europarlamentare e capodelegazione Idv, va sul piede di guerra preannunciando una interrogazione urgente su Corcolle: "Concedere il via libera al sito che sostituirà Malagrotta è irresponsabile e ridicolizza un ministro come Corrado Clini le cui posizioni sono invece apprezzate in Europa".

Legambiente. "Per quanto apprendiamo gli studi tecnici, che tutti avremmo il piacere fossero resi pubblici, l’area di Corcolle non è inquinata, il terreno è tufaceo e richiederebbe un’impermeabilizzazione di metri e metri di costosa argilla- aggiunge Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. - E’ ovvio, e allora? Addirittura sarebbe stata chiesto all’Unesco una riperimetrazione del sito, ma siamo davvero pazzi? Per realizzare quello scempio servirebbero tali e tante deroghe alle norme di legge e spese enormi e inutili da rendere irrealizzabile l’opera".

Il presidente della sezione di Tivoli, Gianni Innocenti, portavoce del comitato ’Uniti contro le discariche’, solleva il problema delle falde acquifere: "Sotto il sito individuato inoltre c’è il condotto dell’Acqua Marcia. Ma il problema principale è quello della falda idrica sotterranea a Corcolle, che è un fiume d’acqua di circa mille litri al secondo che va ad alimentare i pozzi di prelievo di Acea Ato 2 che servono le case dei quartieri ad est di Roma".

Opposizione europea. L’eurodeputato del pd, Guido Milana, ha inviato oggi la lettera-appello a Monti, per chiedere di non avallare l’ipotesi. L’appello, già sottoscritto da 77 europarlamentari di una quindicina di paesi membri (altri, in queste ore, chiedono di firmare) si rivolge al premier "affinché sia scongiurata questa eventualità, confidando sulla sua sensibilità e su una valutazione la quale, possa includere come elemento primario la tutela e conservazione di un bene storico-archeologico di primaria importanza mondiale. L’iniziativa di Milana è sostenuta anche dai tre capidelegazione italiani a Bruxelles, Davide Sassoli (S&d), Mario Mauro (Ppe) e Niccolò Rinaldi (Alde), dai due vice presidenti del parlamento europeo e da numerosi parlamentari italiani, tra cui Rita Borsellino, Luigi Berlinguer, Sergio Cofferati, Iva Zanicchi, Gianni Vattimo e Debora Serracchiani.

* la Repubblica, 23 maggio 2012


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