EMERGENZA IMMIGRAZIONE
Berlusconi arriva a Lampedusa: "In 60 ore l’isola sarà svuotata"
Berlusconi: Nobel per la pace ai lampedusani
Parte il piano di evacuazione,
il Cavaliere: "Candidati al Nobel
tornerete di nuovo un paradiso" *
ROMA Tutti i migranti via dall’isola entro 48-60 ore. È la promessa fatta dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giunto a Lampedusa per dare il via al trasferimento dei circa 6mila tunisini.
Dal palco allestito davanti al Municipio, il premier ha spiegato che «il piano è scattato a mezzanotte. Ci sono 6 navi, e si tratta per una settima, con una capienza di 10mila paseggeri». Gli immigrati saranno «portati in Italia, non solo in Sicilia ma anche in altre regioni. Libereremo anche il Centro di accoglienza e una nave sarà sempre qui per trasferire i nuovi arrivati».
«Stamattina - ha proseguito - sono arrivati 140 uomini delle nostre forze armate ed è scattato un piano di pulizia di tutta l’isola, che verrà riportata in condizioni normali». Lampedusa deve essere rimborsata per il sacrificio a cui è stata sottoposta: ci saranno «una moratoria fiscale» e la richiesta di istituire «una zona franca urbana». «Candideremo Lampedusa al Nobel per la pace», ha poi garantito Berlusconi, spiegando di voler «diventare lampedusano» anche lui e di aver comprato per questo «una casa bellissima a Cala Francese».
All’alba era giunta la nave «San Marco» della Marina militare, la prima delle navi che imbarcheranno gli immigrati, naturalmente solo quelli già identificati: le prossime ad attraccare saranno la «Catania» e la «Clodia». Sull’isola nella notte non si erano registrati nuovi sbarchi, ma il flusso è ripreso in mattinata con l’approdo di un centinaio di persone a bordo di un barcone giunto al porto vecchio. Allarme, nelle stesse ore, per una segnalazione dei servizi segreti circa la presenza di esplosivo o di armi su una barca in arrivo, ma i controlli degli artificieri sull’unità - intercettata dalle motovedette della Guardia costiera - hanno per fortuna dato esito negativo.
Di fronte al problema dell’immigrazione, ha ribadito il ministro degli Esteri Franco Frattini, l’Europa è rimasta «inerte» perchè non bastano i soldi stanziati dall’Unione per far fronte all’emergenza degli sbarchi: è necessario «un intervento politico» comunitario. La Commissione europea mette a disposizione 18 milioni di euro per il periodo 2010-2011 per co-finanziare, fino al 75%, i costi per il rimpatrio degli immigrati clandestini: lo ha detto il portavoce Ue, Matthew Newman, precisando che l’Italia per quest’anno usufruirà di 6,9 milioni mentre nel 2010 ne ha usati 6,7.
* La Stampa, 30/03/2011