Il presidente della Repubblica Napolitano chiede una politica comune sull’immigrazione Lampedusa frontiera d’Europa *
ROMA, 30. "Quello degli sbarchi a Lampedusa non è solo un problema italiano, perché a Lampedusa non c’è solo la frontiera dell’Italia, ma anche quella dell’Europa. Chi sbarca a Lampedusa pensa di essere arrivato in Europa. Perciò ci vuole una politica comune europea sull’immigrazione e non 27 politiche nazionali sullo stesso tema. So che c’è una riluttanza a fare questo passo. Bisogna superarla". Lo ha detto il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, nell’intervista pubblica rilasciata ieri alla New York University, in occasione del conferimento di una medaglia d’onore.
Sull’isola siciliana, ormai al collasso, è giunto oggi il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Sempre oggi sono arrivate le prime due delle cinque navi inviate per trasferire gli oltre seimila migranti presenti, molti dei quali, nei giorni scorsi, hanno dovuto accontentarsi di ripari di fortuna. In giornata è previsto l’arrivo di altre due navi con migliaia di metri cubi d’acqua potabile. Questa notte, intanto, non è stato registrato alcuno sbarco, mentre a Linosa sono giunti 31 tunisini sfuggiti ai controlli sul canale di Sicilia. È stato nel frattempo smentito che a Lampedusa si corra il rischio di epidemie ma - come hanno sottolineato i sei ispettori epidemiologici inviati dal ministero della Salute - lo stato igienico-sanitario desta comunque allarme e preoccupazione.
* L’Osservatore Romano 31 marzo 2011