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Materialismo storico e Teologia.

KARL MARX E WALTER BENJAMIN: L’ "ODIO DI CLASSE" di EDOARDO SANGUINETI, oggi. "Ieri" a Roma la «Lectio Magistralis» dedicata a Pietro Ingrao - selezione a cura del prof. Federico La Sala

Sul concetto di presente storico. Note per le "Tesi" di W. Benjamin (cfr. pdf allegato).
domenica 7 gennaio 2007 di Emiliano Morrone
[...] oggi, “nella ideologia dominante, invece, la teologia ha assunto il materialismo storico al proprio servizio, approfittando
della congiuntura per la quale esso è oggi
quel nano che facilmente si occulta, piccolo e brutto
come si ritrova” (cfr. E. Sanguineti, Introduzione, K.
Marx - F. Engels, Manifesto del Partito Comunista,
Roma, Meltemi editore, 1998 [...] (UN RICONOSCIMENTO E UN OMAGGIO - DEL 2000 - A EDOARDO SANGUINETI. Una citazione da: "CHI" SIAMO NOI IN REALTÀ)
A (...)

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> KARL MARX E WALTER BENJAMIN: L’ "ODIO DI CLASSE" di EDOARDO SANGUINETI... --- Ingrao non si è mai arreso alla moda. La fedeltà al principio speranza (di Massimo Cacciari)

lunedì 28 settembre 2015

La fedeltà al principio speranza

di Massimo Cacciari (la Repubblica, 28.09.2015)

Gli storici, meglio e più di compagni e colleghi, potranno aiutare a comprendere il ruolo civile e culturale svolto da Ingrao nel nostro Paese, ruolo che trascende di gran lunga l’importanza della sua figura politica e istituzionale. Io che lo conobbi prima come dirigente impegnato in una battaglia decisiva dentro il suo partito e poi come presidente della Camera durante anni tragici - e che da allora più da lui mi allontanavo per tanti aspetti nelle idee e nelle scelte e più lo stimavo e più l’ho sentito umanamente prossimo - vorrei ricordarlo con un’espressione sola: “Ingrao o della fedeltà”. Le personalità di grande formato hanno una parte da coprire, possono interpretarla diversamente, ma rimane quella. Il loro posto assume il carattere di un destino, spesso drammatico, ma è quello che devono tenere. Come si continua a restare in una lingua, in una nazione, in una cultura, nonostante tutto.

Ingrao non si è mai arreso alla moda. Ciò può anche portare a errori: è possibile prender per mode anche aspetti di grandi, complessive trasformazioni. Ma l’essenziale è certo non illudersi che la vana moda sia chissà quale novitas , caratteristica principe della stupidità. Il “destino”’ che Ingrao sentiva in sé era quello di rappresentare il “principio speranza”, irriducibile alla prassi delle “modificazioni” permanenti, nella sinistra italiana. In questo senso Ingrao ha lottato per riformare questo Paese senza essere un riformista. Non si costruiscono “ismi” con le riforme, pena il fissare la prassi riformista come un limite ideologicamente insuperabile. Contro tale dogmatismo Ingrao, anche il poeta Ingrao, ha sempre combattuto.


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