Inviare un messaggio

In risposta a:
MEDICINA E ILLUMINISMO KANTIANO. L’OMEOPATIA E IL CORAGGIO DI SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA ("SAPERE AUDE!": KANT, 1784). "ORGANON DELL’ARTE DEL GUARIRE": "AUDE SAPERE" (HAHNEMANN, 1819).

C. F. SAMUEL HAHNEMANN: CRITICA DELLA RAGIONE MEDICA. LINEE-GUIDA PER DIVENTARE MEDICI RESPONSABILI (SENZA VIRGOLETTE). Alcune sue pagine (del 1825) tutte da rimeditare - a c. di Federico La Sala

La migliore occasione per esercitare e perfezionare la nostra capacità di osservazione è fornita dall’istituire esperimenti con farmaci su noi stessi.
mercoledì 28 maggio 2014
"Era angosciante per me procedere sempre al buio, senz’altra luce se non quella che si poteva ricavare dai libri, quando dovevo guarire i malati [...] Non potevo curare coscienziosamente le nuove e ignote affezioni morbose dei miei fratelli malati con quei farmaci sconosciuti [...] Diventare in tal modo l’assassino o il torturatore dei miei fratelli era per me un’idea tanto terribile e opprimente che, subito dopo il mio matrimonio, rinunciai all’esercizio della professione medica e mi (...)

In risposta a:

>A difesa del Giuramento d’Ippocrate e dell’«alleanza terapeutica». Il rifiuto da parte dell’Ordine milanese del nuovo giuramento è il primo segnale contro il nuovo Codice di deontologia medica (di Adriana Bazzi).

sabato 21 giugno 2014

La fedeltà al giuramento d’Ippocrate, il medico difende la sua indipendenza

di Adriana Bazzi (Corriere della Sera, 21.06.2014)

La rivolta parte dall’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Milano: noi continueremo a mantenere il vecchio giuramento d’Ippocrate. Quello nuovo, che è stato discusso a Bari nei giorni scorsi e costituisce una sorta di prefazione al Codice deontologico dei medici (appena approvato a Torino), è dannoso e pericoloso.

Dannoso, secondo il presidente dell’Ordine milanese Roberto Carlo Rossi, perché elimina il concetto di «alleanza terapeutica» e la sostituisce con una più generica «relazione di cura» che non sottolinea abbastanza il valore di uno stretto rapporto medico-paziente. Pericoloso, perché minaccia l’indipendenza della categoria e rischia di aprire la porta a derive come il caso Stamina o la richiesta per i medici di pronto soccorso di denunciare gli immigrati clandestini (è stata, infatti, cancellata la frase che recitava: «Osserverò le norme giuridiche che non sono in contrasto con la mia professione»).

Così i nuovi medici che si laureeranno nei prossimi mesi e si iscriveranno all’Ordine di Milano (ma probabilmente anche a quello di Bologna e di Ferrara, che si sono posti sulla scia di Milano) continueranno a giurare sul vecchio testo che, rispetto alla versione originale del medico di Kos, è stato via via aggiornato fino all’ultima versione del 2006-2007.

Il rifiuto da parte dell’Ordine milanese del nuovo giuramento è il primo segnale concreto di una protesta che riguarda il nuovo Codice di deontologia medica, vissuto come non necessario, dal momento che in otto anni la professione medica non è cambiata radicalmente e, in alcuni punti, inaccettabile (per esempio, l’obbligo di assicurazione per il medico).

Ma se respingere il nuovo giuramento di Ippocrate è semplice perché su questo tema gli ordini possono deliberare autonomamente, ricorrere contro un codice con tanto di articoli è molto più complicato. Rifiutare il nuovo e confermare il vecchio creerebbe non pochi problemi agli ordini in caso di provvedimenti disciplinari e ai tribunali in caso di contenziosi giudiziari .


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: